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venerdì, Marzo 29, 2024

Quanto è difficile fare il sindaco!

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Anna Fermo | L’attendevamo, era ormai certo, visti gli atti che non abbiamo mai mancato di pubblicare sul nostro quotidiano e che non lasciavano alcun dubbio sull’esito del Processo che ha visto imputati l’ex sindaco di Ischia, Giosi Ferrandino e l’ex dirigente tecnico, Silvano Arcamone: Assoluzione con «formula ampia perché il fatto non sussiste». La sentenza emessa ieri, martedì 16 gennaio, dalla I sezione del Tribunale collegio B, presieduta da Francesco Pellecchia, non ci stupisce, ma di certo ci conferma che la “giustizia fa il suo corso”e che alla fine si rivela per ciò che è, Giustizia appunto e non mero giustizialismo.
Il 31 marzo 2015 gli arresti: Ischia si risvegliò con il proprio Sindaco in carcere ed il Dirigente tecnico comunale ai domiciliari. Quattro mesi di restrizioni detentive mentre l’onta mediatica assaliva l’intera isola aleggiando sino a ieri, o almeno si spera, in un’opera di lapidazione senza eguali che con questa assoluzione non può non rientrare a pieno titolo tra le pagine di autentica barbarie legata al giustizialismo italiano.
Quanto è difficile fare il Sindaco e quanto è complicato il mestiere di dirigente comunale! E’ una riflessione che va fatta, a prescindere dal merito del processo giudiziario che ha coinvolto Giosi Ferrandino e Silvano Arcamone, cui vanno i nostri complimenti per l’esito più che positivo, meritato, anche per l’atteggiamento assunto nell’affronto, mai fuori luogo e sempre fiducioso nel lavoro dei giudici chiamati a sentenziare.
Dal 2008 ad oggi, gli enti locali hanno dovuto subire un taglio della spesa, degli investimenti con necessità di aumento delle imposte mai conosciuto nella storia della Repubblica. Gli scenari peggiori vedono Comuni su Comuni alle prese con emergenze di cassa e con un carico di debiti preludio di dissesti finanziari.  Onta quest’ultima, che è toccata ad 84 comuni italiani tra l’inizio del 2011 e l’estate del 2016, quasi 200 se si contano pure quelli in pre-dissesto. Sindaci e Funzionari sono chiamati a far fronte a tutto questo, quotidianamente. Come se non bastasse, ci sono le indagini. Non esistono numeri precisi, ognuno conta gli inguaiati altrui, ma basta scrivere su Google “sindaco indagato” e scorrere le decine, centinaia di pagine che si aprono su storie di appalti, abusi d’ufficio, turbative d’asta. A volte ruberie conclamate, a volte vizi procedurali, a volte semplici bolle di sapone, che finiscono per costare avvisi di garanzia, iter processuali, talvolta pure carcerazioni preventive o detenzioni restrittive com’è stato il caso dei nostri due ex Sindaco e Dirigente, e lo stigma di ladro e inquisito, emesso all’occorrenza ad uso e consumo di chi vuole troncarne la carriera politica e quella lavorativa, chiaramente il tutto prima di qualsivoglia sentenza. E’ la storia della nostra Italia: Politici indagati da magistrati, massacrati dai media, scannati dai politici avversari, (cosa quest’ultima che abbiamo potuto constatare con mano nei confronti di Giosi Ferrandino nei ripetuti ja daccuse dei vari Bernardo, Telese e company volti a rincarare la dose sull’inchiesta in corso), riabilitati da altri magistrati, ma purtroppo con assoluzioni che sopraggiungono per inchieste talmente ipermediatizzate da rendere difficile nell’opinione pubblica la cancellazione del dubbio sulla verità dei fatti.
Se una volta questi due “mestieri”venivano considerati i migliori cui si potesse aspirare, oggi non è affatto così. Sono piuttosto delle rogne cui ci si può sacrificare solo se si crede fortemente nel valore e nel ruolo delle Istituzioni rispetto ai cittadini e nel bene pubblico. A conti fatti, oggi, ci vuole una forte dose di senso civico, di coraggio ed anche di follia, e di certo, tanta competenza e pazienza.
“Un avviso di garanzia è stato per oltre venti anni una sentenza mediatica definitiva. Io sono per la giustizia sempre, non per i giustizialisti. Credo nei Tribunali e non nei tribuni.” Parole di Matteo Renzi, parole che risuonano.

3 COMMENTS

  1. Forse sarà pure difficile fare il sindaco il fatto è che, almeno ad Ischia, neanche ci provano. Vedi il degrado in cui l’isola ormai vegeta da anni.

  2. Forse dovremmo cominciare a distinguere l’azione di Giosi Ferrandino come sindaco dalle sue vicende processuali. Sulle seconde non entro perché non conosco gli atti processuali, dobbiamo solo prendere atto che un tribunale della repubblica lo ho assolto. Sul l’azione amministrativa invece si deve dire che è stata totalmente inefficace. Sono passati dieci anni inutilmente ed Ischia invece che progredire è piombata nel degrado più assoluta. Per non contare della barbarie politica dov’è ci ha condotti. La Fermo che a lui deve tantissimo, come molti ancora presenti in municipio, senza aver vinto alcun concorso, e che quindi è di parte, accusa come sempre Telese e Bernardo, ma non è credibile. La condotta amministrativa e politica dell’ex sindaco non è stata per nulla all’altezza delle aspettative di quando arrivò da Casamicciola ad ischia

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