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giovedì, Aprile 25, 2024

Qatargate, Franco Iacono: «Difendiamo le istituzioni europee e il Socialismo»

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Il Qatargate non poteva lasciare indifferente Franco Iacono, che ha ricoperto la carica di europarlamentare per il gruppo PSE dal 1989 al 1994. Indignato per uno scandalo che mina le istituzioni europee e lo spirito del socialismo, ha chiesto al presidente dell’Associazione degli ex Deputati Europei – “Former Members Association”, Klaus Haensch, di attivarsi per affinché la stessa associazione si costituisca parte civile nel processo che seguirà all’inchiesta.
Nella nota indirizzata anche al segretario generale Elisabetta Fonck e per conoscenza all’on. Monica Baldi Franco Iacono scrive: «Caro Presidente, ti allego la mia riflessione indignata su questa vergogna che ferisce il prestigio del Parlamento Europeo e l’onorabilità di quanti hanno avuto il privilegio di farne parte. Ritengo opportuno e giusto che l’Associazione si costituisca parte civile nel processo che seguirà, al fine, appunto, di tutelare il valore di quella che è la più alta Istituzione democratica del nostro Continente. Saranno gli organi giudiziari del Belgio a valutarne la ammissibilità.

Ti prego di sottoporre questa proposta ai membri del Consiglio di Amministrazione, mentre vado ad informare i colleghi che posso raggiungere, perché anche essi ne valutino la fondatezza ed eventualmente la condividano».
E da questa riflessione emerge tutta l’amarezza per gli episodi di corruzione emersi nel Parlamento Europeo e che hanno destato sconcerto nell’opinione pubblica: «Dolore e malinconia per lo sfregio che alcuni, anche deputati europei, hanno fatto alla più alta Istituzione democratica del nostro Continente. Dolore e malinconia tanto più grandi se si pensa che questa vergogna è stata organizzata prevalentemente da esponenti del Partito del Socialismo Europeo. Al netto di ogni doveroso garantismo, dalle cronache di questi giorni emerge tanta volgarità, con centinaia di migliaia di euro che passano di valigia in valigia, e forse nelle stesse stanze del Parlamento Europeo.

Ho avuto l’onore ed il privilegio di rappresentare l’Italia ed il Partito Socialista, dal 1989 al 1994, quando in quella Istituzione sedevano uomini prestigiosi da Giscard d’Estaing a Simone Veil, a Baron Crespo, a Biagio De Giovanni, a Marco Pannella e per il nostro gruppo, quello espresso dal Partito Socialista Italiano, oltre a Bettino Craxi, uomini come Pierre Carniti, Enzo Bettiza, Giuliano Ferrara, Maria Magnani Noya, Enzo Mattina, Gianni Baget Bozzo, Lelio Lagorio, Mario Dido’.
Insieme a tanti amici e compagni mi sento ferito ed offeso solo al pensiero di come siano state calpestate le intuizioni di quanti vollero l’Europa unita, a cominciare da Altiero Spinelli e dagli estensori del Manifesto di Ventotene. E quindi di coloro come De Gasperi, Adenauer, Spaak che gettarono le basi di questa costruzione che ha garantito all’Europa, dopo due guerre mondiali nate qui nel giro di venti anni, oltre settant’anni di pace. Per non dire di quanti, socialisti prestigiosi, lo hanno illustrato, tanto che l’aula del Parlamento a Strasburgo era, e mi auguro lo sia ancora, intitolata a Willy Brandt».

1 COMMENT

  1. Certo che è il colmo quando un socialista si scandalizza per un altro socialista che viene beccato a rubare! Con tutto la storia del passato del partito socialista non ci si dovrebbe scandalizzare più di tanto. Anzi chiedersi come mai ci abbiano messo tanto tempo a scoprirlo.

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