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sabato, Aprile 20, 2024

Pulizie al Rizzoli, 8 marzo di sciopero!

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Ida Trofa  |    Le segreterie sindacali Metropolitane di Napoli proclamano lo Sciopero generale. Data prevista l’8 marzo in occasione della festa della donna. Quale giorno migliore per scendere in strada e rivendicare i propri diritti. L’appello ai lavoratori è alla Partecipazione compatta per difendere il proprio lavoro: “Difendi i tuoi diritti, difendi il tuo salario,difendi la tua dignità“.

Cosi scrivono i sindacati annunciando lo sciopero delle lavoratrici e dei lavoratori delle imprese di pulizia e dei servizi integrati negli appalti dell’ASL NA 1, ASL NA 2 NORD, ASL NA 3SUD e OSPEDALI DEI COLLI.

Tutto permanendo la totale assenza della Regione Campania rispetto alle rivendicazioni ed alle preoccupazioni occupazionali e reddituali esposte dalle OO.SS per l’avvio della procedura e ricorso a CONSIP. Quest’ultima ritenuta dai sindacati una vera e propria macelleria sociale. Per i rappresentanti dei lavoratori sono venuti meno ad oggi gli impegni assunti dalla Regione Campania nell’incontro del 9 dicembre scorso.

“Le lavoratrici e i lavoratori tutti uniti e compatti mercoledì 8 marzo 2017 si fermeranno per l’intera giornata”- si legge nel manifesto programmatico di Cgil, Fisascat Cisl, Ultratrasporti e Ugl -. “Adesso basta lo sfascio della sanità non può ricadere sugli ultimi, sugli invisibili, sull’anello più debole del sistema i lavoratori e le lavoratrici che operano nelle pulizie degli ospedali, chiedono cosi come concordato nell’incontro del 9 dicembre 2016 di ripristinare con un primo incontro il tavolo permanente di confronto presso la Regione Campania, teso a garantire cosi come stabilimmo, un duplice e unico obbiettivo, ovvero garantire un adeguato ed efficiente servizio di qualità delle pulizie nelle strutture sanitarie regionali a tutela dell’utenza e degli stessi lavoratori addetti e operanti nel sanitario (personale medico e paramedico); garantire la tutela dei livelli occupazionali dei lavoratori storici addetti al servizio di pulizia. Circa 2000 a Napoli e provincia, 5000 in tutta la regione campania. Anche con riferimento alla salvaguardia degli attuali trattamenti salariali a vita”. Dopo la crisi di dicembre, all’orizzonte si profila una situazione tutt’altro che serena per il comparto sanitario campano che torna a manifestare ed incrociare le braccia dopo le polemiche e le contestazioni dello scorso anno. Scioperi e malumori che non lasciano presagire nulla di buono specie ora che Consip, la centrale acquisti della pubblica amministrazione italiana è finita nell’occhio del ciclone per gli abusi e le bustarelle pro appalti.

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