Antonio Iodice | Con Delibera n. 328 del 10 giugno scorso (BURC n. 39 del 12-5-25) la Giunta Reg. Campania ha approvato e pubblicato – entro i termini di legge – il nuovo calendario venatorio 2025-26, su proposta dell’assessore all’agricoltura, Nicola Caputo.
Confermati l’esclusione, dalle specie cacciabili, di coturnice, moretta, pavoncella, combattente e soprattutto della tortora (nota Min. Ambiente prot. n. 77946 del 24-4-25) nonchè gli appositi “piani di gestione” per il prelievo dell’allodola e del moriglione. Nuovamente proclamato lo stato di alta pericolosità d’incendi boschivi, in Campania, dal 15 giugno al 30 settembre.
Per il resto, la statuizione – tra le proteste degli ambientalisti ed in particolare della “P.A.S. Pan Assoverdi Salvanatura” (che, il 10-3-25, aveva formulato, agli Uffici dell’Ente di Santa Lucia, una rituale richiesta di partecipazione al procedimento amm. evidenziando, tra l’altro, che in Campania non sono più ammessi gli “appostamenti fissi di caccia”) recepisce gran parte dei “desiderata” delle doppiette, in distonia col parere dell’ISPRA. Rendendo felici le associazioni venatorie isolane più intransigenti come l’ACCEL, guidata dall’avv. Salvatore Serpico, consigliere comunale di Forio, legato (dal ramo materno) da una “scomoda” parentela col leader locale degli anticaccia (Rino Romano).
Prevista anche quest’anno (al di fuori delle Aree SIC) la preapertura, fin dal primo settembre – solo su appostamento temporaneo – per colombaccio, ghiandaia, gazza, cornacchia grigia. Per tutte le varietà della fauna omeoterma, la stagione si chiuderà il 31 gennaio 2026.
Nelle plaghe SIC-ZSC della “Rete Europea Natura 2000” – che coprono gran parte della superficie boschiva dell’isola cara all’archeologo tedesco, Giorgio Buchner (grazie al quale, Cuma perse il primato di prima colonia della Magna Grecia) la caccia si aprirà mercoledì primo ottobre e non si potrà sparare a codone, porciglione. Fermo restando il divieto di uso delle munizioni con piombo, nelle zone umide. Nel mese di gennaio saranno ammesse solo due giornate fisse di caccia vagante (non “a scelta del fruitore”): mercoledì e domenica.
Vietato l’addestramento dei cani, nell’antica Campania Felix, anteriormente a settembre. Tra le “stramberie” più eclatanti della nuova “deregulation” venatoria, l’invito ai seguaci di Diana a segnalare alle Autorità le coltivazioni di cannabis ed il pericolo di frane!
L’ultima parola sul calendario cinegetico 2025-26 spetterà comunque, come al solito, al TAR Campania, sebbene – in base alle modifiche introdotte dalla legge 207/24 – in caso di sospensiva cautelare dell’atto, da parte dei giudici amministrativi, tornerà in vigore la disciplina dell’annata precedente.