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giovedì, Marzo 28, 2024

Promozione. Procida, missione futuro

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Dopo alcuni anni altalenanti e una serie di punti interrogativi sul futuro, il Procida Calcio ha avuto la forza e la lungimiranza di far nascere un nuovo progetto con nuove prospettive e un budget quasi pari allo zero.
Tutto ha avuto inizio nel periodo pre-Covid quando, con l’ex Presidente Cesarano, si è cercato di dare un nuovo impianto alla squadra e alla struttura societaria grazie allo storico Direttore Generale Gerardo Lubrano, disposto a guidare la nuova società, e con sé tanti altri appassionati che amano questi colori e hanno dato fiducia a questo gruppo.
La nuova rosa del Procida Calcio è composta da più di 40 tesserati, tutti ragazzi figli di quest’isola.

Una ventata di rinnovamento è subito avvenuta con la scelta del giovane mister Simone Lubrano che, con la sua visione di calcio moderno, ha portato tanta competenza e fame di vittoria.
I primi risultati sono stati ottenuti lo scorso campionato: dopo il saluto all’isola per il presidente Cesarano a causa di problemi personali, il Direttore Lubrano – insieme al suo fedelissimo staff e all’aiuto di tanti amici imprenditori – è riuscito a sostenere quelle le spese per portare a termine il campionato.
Sul campo invece mister Lubrano ha compiuto un vero e proprio miracolo sportivo conquistando la salvezza con due giornate d’anticipo (poi si è concretizzata la retrocessione a causa di una regola, rimossa questa stagione, della FIGC).
I frutti dei sacrifici fatti e delle scelte intraprese dalla società sono stati apprezzati non solo da chi mastica calcio sulla terra ferma, ma specialmente dal popolo isolano. Ogni sabato, allo stadio Mario Spinetti, sono state decine e decine le persone che sono salite sugli spalti per incoraggiare i ragazzi a raggiungere l’obiettivo salvezza. Si è formato, per la prima volta nella storia dell’isola, un gruppo di giovani ultras che ha iniziato a seguire la squadra anche in trasferta.
Il cuore si è riempito di gioia quando circa 500 tifosi hanno partecipato alla penultima giornata dello scorso campionato, decisiva per la salvezza.
Il percorso del Procida, tuttavia, non finisce qui e anzi punta ad alzare l’asticella.

Dopo le dimissioni del presidente Cesarano e le incertezze per motivi personali legate alla panchina di mister Lubrano (qualcuno dall’esterno ha aspirato al suo posto), il Procida Calcio è ripartito più forte, nonostante mille problematiche burocratiche create dal Comune.
Sono stati nominati il nuovo Presidente, Mimmo Parascandolo, e il nuovo Vice-presidente, Antonio Scotto di Perta. Confermati tutti, dalla dirigenza alla squadra: gli storici fratelli Costagliola, Muro, Piro, i fratelli Veneziano e due ragazzi della terra ferma, Francesco Lamarra e Massimo Minauda, ormai figli di quest’isola amati tanto dentro quanto fuori dal campo.
Ma non solo. Quest’anno al gruppo squadra si sono aggiunti molti giovanissimi, come Renifilo e Gadaleta che, dopo un anno di esperienza fuori porta (precisamante a Foggia), hanno deciso di dare il suo contributo per il bene di questi colori.

La società ha sempre creduto nella passione che da secoli lega chi segue questo sport e in tal senso ha preso una decisione: non richiedere alcun biglietto per assistere alle partite, in modo da permettere a chiunque di seguire la squadra del cuore.
Il Procida Calcio è come una famiglia composta da gente che quotidianamente si prende cura del campo, dal Presidente fino al magazziniere e agli stessi ragazzi. Eppure, c’è sempre chi cerca di mettere il bastone tra le ruote. Ogni giorno ci sono nuove pratiche comunali da sbrigare e si è dovuto trovare un accordo per il pagamento dell’impianto, nonostante il club non abbia una scuola calcio e nessuna entrata extra.
Ciò che mantiene viva questa società è lo spirito di appartenenza, perché il Procida è una famiglia dove tutti vengono trattati alla pari.
Soprattutto, gli obiettivi principali sono quelli di trasmettere ai ragazzi i valori dello sport e continuare a portare ogni sabato tantissimi tifosi al campo per sostenere la squadra di quest’isola, che di pallone ha sempre vissuto.

1 COMMENT

  1. Sindaco Ambrosino non devi far pagare lo stadio al procida perchè è la squadra del comune e fanno tanti sacrifici per portare avanti il progetto. Datti una mossa e produci atti di utilizzo gratuito dell’impianto

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