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venerdì, Aprile 19, 2024

Procida. L’isola fragile: ennesima frana per un costone

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Leo Pugliese | Uno smottamento, per effetto delle piogge di questi giorni, si è verificato ieri l’altro a Chiaiolella su un tratto di spiaggia già interdetto alla sosta e alla balneazione.
Intorno ad ora di pranzo il forte boato ha scosso i pochi temerari che ancora gustavano le splendide acque del lido procidano. Una parte del terrapieno del costone detritico si è staccato precipitando letteralmente sulla spiaggia.
Già negli anni scorsi fenomeni simili avevano interessato la zona tanto da interdirne l’accesso. Sul posto sono giunti della Guardia Costiera via mare con la motovedetta e da terra la polizia municipale e i volontari della protezione civile che hanno transennato la zona e messo in sicurezza l’area.
Il fenomeno delle frane negli ultimi anni sta interessando non poco le coste isolane. Lo scorso anno un tratto di costone e terriccio alla chiaia ferì una coppia di ragazzi che fortunatamente se la cavarono con poche escoriazioni.
Da tempo tutte le amministrazioni di destra e di sinistra che si sono susseguite per così dire alla guida dell’isola hanno sempre prestato la massima attenzione al risanamento dei costoni procidani e più nello specifico per mettere in piedi tutte le azioni adeguate per risolvere uno dei problemi che da sempre attanaglia l’isola di Arturo.
Le criticità che vanno da Punta Pizzaco a Via Raia dove ci sono tratti di costa che sono misti tra tufo e friabili grigio e tufo consistente di tipo giallo. Il consolidamento ovviamente non basta a questo va aggiunto anche un piano scogliere a protezione delle coste isolane quelle di cui la consistenza appare più friabile.
Altra criticità restando sempre in zona è afferente sempre la baia della chiaia e più specificatamente il tratto di costone che va dalle scale di Graziella al Parco Margherita interessato anch’esso da tufo grigio.
Dalle Arcate fino alla punta di Via Marcello Scotti, per capirci tutta l’aria sovrastante dell’oratorio. Altra zona da Punta Serra fino alle scale di Ciraccio dove il costone appare messo molto male e sempre di consistenza grigia e dunque friabile. Proseguendo sono inevitabile lavori di consolidamento subito dopo da Via Cavone fino al tratto venuto giù ieri l’altro.
Sul versante porto va indubbiamente previsto un lavoro di riconsolidamento del tratto costiero da Via Scipione Brandolini a Punta Faro, tratto sempre di tufo grigio e dunque molto friabile. Lato portuale va riconsiderato un’azione sotto l’abbazia si terra murata e il carcere di Terra Murata. E l’elenco non è completo.
Negli anni si è preferito comunque consolidare in termini elettivi tratti di costone che potessero interessare anche gli arenili sottostanti, oppure come la zona di Lingua dove gli interventi sono stati necessari per approntare anche i lavori del depuratore.

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