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venerdì, Aprile 19, 2024

Procida: acque per la balneazione eccellenti

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Leo Pugliese | Arpac ha completato i controlli cosiddetti “pre-stagionali” sulla qualità delle 328 acque di balneazione in cui è suddiviso il litorale campano. Quest’anno il monitoraggio, normalmente svolto a partire da aprile, è stato avviato lo scorso 25 maggio a causa dell’emergenza Covid-19.
«La situazione della balneabilità in Campania», ha spiega la referente Arpac per le acque di balneazione, Emma Lionetti, «rispecchia al momento, aree di qualità “scarsa” solo per un 3% della costa monitorata e dunque da interdire alla balneazione ai sensi della normativa vigente.
Nell’area, classificata come “eccellente risultano le acque di Procida, di Ischia e di Capri.
«Così come prevede la normativa», ha spiegato Lucio De Maio, dirigente della Unità Operativa “Mare” dell’Agenzia, «dopo aver completato i prelievi pre-stagionali stiamo tornando in tutti i punti già monitorati, per i prelievi di routine del mese di giugno, e poi torneremo una volta al mese fino alla fine della stagione balneare”.
«I controlli pre-stagionali», ha osservato il direttore generale Arpac Stefano Sorvino, «hanno sostanzialmente confermato il quadro, ampiamente positivo, già noto. La elevata qualità delle acque di balneazione campane è ulteriormente attestata dalle recenti riabilitazioni di alcuni tratti precedentemente classificati come “scarsi”, tuttavia resta la necessità di seguire con attenzione alcune situazioni locali di inquinamento, anche di brevissima durata, in aree di consueto balneabili»

LA CLASSIFICAZIONE DELLE ACQUE
Il programma di sorveglianza sulla qualità delle acque di balneazione rientra tra i compiti istituzionali dell’ARPAC affidati dalla Regione Campania con Legge n. 10/98 istitutiva dell’Ente. Tale programma è svolto secondo le disposizioni in materia di monitoraggio, classificazione, gestione della qualità delle acque destinate alla balneazione e informazione al pubblico previste dal d.lgs. 116/08 e seguendo i criteri fissati dal decreto ministeriale 30 marzo 2010 e modificato dal D.M. 19 aprile 2018.
La balneabilità delle zone costiere per la stagione balneare 2020 è stata definita ai sensi della norma con la delibera regionale n. 680 del 30.12.2019 (pubblicata sul Bollettino Ufficiale della Regione Campania n. 2 del 07/01/2020),sulla base dei controlli eseguiti da ARPAC dal 1° aprile al 30 settembre delle ultime quattro stagioni balneari (2016-2017-2018-2019).
Il giudizio di idoneità di inizio stagione balneare, espresso in delibera, deriva dall’analisi statistica degli ultimi quattro anni di monitoraggio in base agli esiti analitici di due parametri batteriologici: Escherichia coli ed Enterococchi intestinali ritenuti dall’Organizzazione Mondiale della Sanità indicatori specifici di contaminazione fecale.
Le acque di balneazione sono classificate secondo le classi di qualità previste dalla norma: Scarsa, Sufficiente, Buona, Eccellente e riportate in forma tabellare negli allegati della suddetta delibera regionale. Le acque “non balneabili”, ad inizio stagione balneare, sono quelle che risultano di qualità “scarsa”. Per ciascuna acqua di balneazione classificata «SCARSA», ai sensi del D. lgs. 116/08, le Amministrazioni comunali dovranno adottare, ad apertura della stagione balneare, le seguenti misure:
adeguate misure di gestione, inclusi il divieto di balneazione, per impedire l’esposizione dei bagnanti all’inquinamento;
individuazione delle cause e delle ragioni del mancato raggiungimento dello status qualitativo «sufficiente»;
adeguate misure per impedire, ridurre o eliminare le cause di inquinamento;
garantire l’informazione al pubblico.
Nella categoria acque “Nuova classificazione” rientrano le acque riammesse alla balneazione negli scorsi anni in seguito al verificarsi delle condizioni di legge. Tali acque saranno classificate al raggiungimento del set di dati minimo necessario all’attribuzione della classe di qualità comprendente almeno 16 campioni (d.lgs. 116/08 art.7, c.4, 5).

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