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martedì, Aprile 16, 2024

Privatizzazione Faro di Punta Imperatore: per ora vince “l’Opera Pia”

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Ricordate il bando indetto dall’Agenzia del Demanio dello Stato riguardo la concessione in affitto, fino a 50 anni, di 11 fari di proprietà dello Stato, tra cui il “nostro” faro di Punta Imperatore? Bene, dopo la chiusura dei termini per la presentazione delle domande, è scattata la seconda fase del bando, quella in cui le due commissioni di gara, una per l’Agenzia del Demanio e l’altra per il Ministero della Difesa, procedono in seduta pubblica all’apertura dei plichi e verifica della correttezza formale della documentazione presentata dai partecipanti.
Le proposte idonee saranno valutate secondo il criterio dell’offerta “economicamente più vantaggiosa”, data dalla proposta progettuale, valutata con punteggio pari al 60%, e dalla proposta economica, a cui può essere assegnato un punteggio massimo pari al 40%.
La valutazione della proposta progettuale terrà conto di elementi qualitativi quali: soluzioni di recupero del faro, manutenzione, fruibilità pubblica, contributo allo sviluppo locale sostenibile e la possibilità di creare un network tra più strutture, attraverso una rete di servizi e attività condivise.

Al momento per l’aggiudicazione del Faro di Punta Imperatore risulta essere prima tra tutte le sei idee che vedevano il faro isolano protagonista, la proposta formulata dall’Opera Pia Iacono Avellino Conte, di Celestino Vuoso e Silvano Arcamone.

Le operazioni di valutazione sono ancora in atto e, quindi, non vi è un dato definitivo, ma per ora, l’idea progettuale isolana (se così possiamo definirla) è prima in graduatoria.

Una gran bella soddisfazione per il progetto presentato dall’Opera Pia Iacono Avellino conte che si gode questo primo importante risultato che, momentaneamente li fa balzare ai vertici della graduatoria.

I PUNTEGGI

I punteggi che, in questa prima valutazione, sono stati attribuiti alla Fondazione isolana sono davvero molto alti ed ha staccato la seconda in classifica di circa 7 punti.

Tra i criteri di valutazione vi sono: soluzioni di recupero, manutenzione, conservazione e monitoraggio del faro, fruibilità pubblica della struttura, contributo allo sviluppo locale sostenibile e alla destagionalizzazione della domanda turistica e attività di networking. Tutte voci in cui l’offerta isolana ha registrato il maggior punteggio.

Ora resta ancora da quantificare il punteggio rispetto al “valore offerta economico temporale”.

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