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martedì, Aprile 23, 2024

Primo e secondo condono, Caruso dà il via alla definizione delle istanze

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Urge evadere la gran mole di pratiche, dando risposte ai cittadini e sbloccando una annosa impasse. Il personale dell’Utc impegnato verrà retribuito con i proventi ottenuti dagli oneri riscossi. Non si esclude un incarico a professionista esterno

Ugo De Rosa | L’Amministrazione comunale di Serrara Fontana si attiva per definire finalmente le pratiche del primo e secondo condono edilizio (1985 e 1994) non ancora evase. Su proposta del sindaco Caruso, la Giunta ha infatti approvato un Progetto Obiettivo per l’impiego di personale dell’Utc (ma non si esclude un eventuale incarico esterno).

Un problema annoso da risolvere una volta per tutte. Caruso è partito dalla realtà della ingente mole di istanze che giacciono negli archivi dell’Ufficio tecnico e nella delibera si evidenziano i motivi per i quali è importante definire le pratiche: «Rispondere alle pressanti necessità dell’utenza; Archiviare i procedimenti sanzionatori conseguenti all’adozione del condono edilizio; Riattivare procedimenti sanzionatori pregressi; Accertare eventuali inottemperanze; Ridurre i contenziosi evitando l’esborso di somme per spese giudiziarie; Recuperare IMU; Recuperare TASI; Recuperare, per quanto possibile, somme dovute per oneri di urbanizzazione e costo di costruzioni; Consentire all’utenza di vendere gli immobili corredati dai titoli legittimati».

Nella delibera si ricorda anche che le somme introitate dai comuni come oneri concessori possono essere utilizzate per far fronte ai costi di istruttoria delle domande di concessione o di autorizzazione in sanatoria, per anticipare le spese di demolizione, per le opere di urbanizzazione primaria e secondaria, per interventi di risanamento urbano ed ambientale delle aree interessate dall’abusivismo.
La normativa vigente prevedere l’utilizzo dei diritti e degli oneri concessori per finanziare progetti finalizzati alla definizione delle pratiche da svolgere oltre l’orario di lavoro ordinario.

Benché sia prevista una possibilità di incremento fino al 10% dei diritti e oneri di istruttoria, Caruso non intende avvalersene. Si legge infatti in delibera: «Considerato che l’Amministrazione comunale, visto il particolare periodo di crisi, non intende ulteriormente gravare sui cittadini eventuali costi aggiuntivi oltre a quelli già previsti in base alla normativa Nazionale e Regionale, ma che obiettivo parimenti primario rispetto a quello dell’economicità è quello di portare a compimento in modo efficace ed efficiente le pratiche di condono edilizio ancora inevase». Di qui il Progetto Obiettivo proposto dal responsabile dell’Utc impiegando personale del settore tecnico/edilizia privata. Con una postilla: «Prevedendo altresì, vista la particolare complessità della materia, l’ingente presumibile mole di lavoro da espletare e la atavica situazione di carenza strutturale di personale di cui è affetto l’Ente, anche la possibilità di ricorrere a figura professionale esperta in materia per il supporto istruttorio alla definizione delle istanze».

Progetto Obiettivo ora approvato dalla Giunta. Stabilendo che il compenso spettante al personale impegnato sarà finanziato con i proventi ottenuti «da tutti gli oneri riscossi sulla scorta delle somme effettivamente incassate». Quindi «si demanda al Settore Ragioneria l’imputazione in favore del presente progetto del 5% dei proventi da oneri di urbanizzazione e costo di costruzione e del conguaglio dell’oblazione derivanti dal condono edilizio fino all’importo massimo di euro 20.000». Il progetto approvato ha validità annuale, ovvero fino al termine del 2019. Poi, evidentemente, verranno tirate le somme.

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