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sabato, Aprile 20, 2024

Porto Turistico a Lacco Ameno. Diportismo, pescherecci e residenti storici: ecco la cura Carbone

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Ida Trofa | Il comune di Lacco Ameno attraverso il lavoro del Commissario Prefettizio Ida Carbone, con due atti separati ha approvato i nuovi regolamenti che regolamenteranno la gestione del Porto Turistico. Nessuna novità rilevante rispetto al passato eccetto che per la drastica riduzione dei posti barca destinati ai residenti nelal zona del Regina Isabella. Il particolare, ovviamente, non mancherà di sollevare malumori e proteste tra i cittadini da sempre impegnati in una strenua lotta nella preservazione degli spazi destinati ai residenti e da anni in lotta per contrastare lo strapotere del privato concessionario, La Marina di capitello  Scarlatto di Giuseppe Perrella che per motivo politico e d’impresa ha fatto si che venissero ridotti al lumicino gli spazi “cortesia“ in favore dei teutonici possessori di barca.

Ora, la dottoressa Carbone con due deliberazioni, le N.13 e 14 ha approvato rispettivamente il regolamento dell’approdo turistico e peschereccio ed il regolamento per assegnazione e utilizzo dei posti per le barche dei residenti storici.

Le procedure, scrive il reggente pro tempore dell’Amministrazione lacchese “Al fine di poter meglio inquadrare le disposizioni normative che seguono è opportuno definire alcune nozioni di base sulla natura giuridica che assume “l’Approdo turistico”.

Per individuare la natura giuridica del bene, cioè l’Approdo per Unità da diporto, e come  fare riferimento all’obiettivo primario a cui esso assolve; tale funzione risponde a quella propria dei porti, previsti dall’art. 28 dei Codice della Navigazione (beni del demanio marittimo), e più in generale ai beni del demanio pubblico ai sensi dell’art. 822 dei C.C..

Con tale inquadramento, assume pertanto rilievo la destinazione giuridica del bene che si concretizza nella fruizione collettiva e quindi nel soddisfacimento di interessi pubblici in materia di navigazione- si legge in calce alle nuove procedure- Col Regolamento vanno disciplinate tutte le attività che si svolgono all’interno dell’Approdo esonerando, in parte, quelle disposizioni afferenti gli aspetti di sicurezza che sono di diretta attribuzione dell’Autorità Marittima e disciplinate da quest’ultima; nel primo caso, si applicheranno le norme contenute nel Regolamento e saranno applicate dal Gestore preposto alla sorveglianza o dal Comune di Lacco Ameno, nel secondo caso si applicheranno norme sanzionatorie secondo il Codice della Navigazione e della Nautica da Diporto, che potranno essere erogate dal personale militare dell’Autorità marittima“.

Regolamento dell’approdo turistico e peschereccio

Con un documento di 42 pagine, 15 capitoli e 61 articoli è stato approvato il regolamento sia dell’approdo turistico gestito dalla Marina di Capitello che le concessioni in favore dei pescherecci.

Il Regolamento disciplina l’uso delle infrastrutture e i servizi relativi alla gestione delle attività dell’Approdo. Si applica a tutti gli Utenti e a coloro che a qualsivoglia titolo, anche temporaneo, utilizzano ormeggi, banchine, pontili, i beni e tutte le infrastrutture ricadenti negli ambiti demaniali marittimi, a terra e a mare, interessate dall’Approdo. Inoltre, vincola

tutte le Unità, di qualunque bandiera, che attraccano nell’ Approdo stesso (qualunque soggetto, insomma, che per qualsiasi ragione, anche transitoria, si trovi in detto ambito). Lo stesso costituisce parte integrante di qualsiasi contratto che si stipula ai fini dei servizi e attività dell’Approdo in favore della SCARL di Perrella. Il Regolamento è depositato anche presso la Capitaneria.

Regolamento per l’assegnazione e l’utilizzo dei posti per le barche dei residenti storici

L’Amministrazione diretta dalla Carbone ha altresì predisposto un regolamento al fine di disciplinare l’assegnazione e l’utilizzo dei posti per le barche dei residenti storici. 13 pagine e 14 articoli per dare una minima organizzazione al sistema residenti. All’art. 3 del “Regolamento dell’ Approdo Turistico e Peschereccio del Comune di Lacco Ameno” viene individuato uno specchio acqueo destinato all’ormeggio delle barche dei residenti (Zona 3) che sarà regolamentato successivamente con opportuno atto. Si tratta della zona regina Isabella dove non potranno più ammassassi le barche dei residenti, ma essere regolarmente ormeggiati con apposito ordine e quant’altro. Da qui il netto taglio alle abitudini pregresse della comunità che aveva fatto, con la cessione del porto, di necessità virtù.

Il funzionario prefettizio ha rilevato che tale previsione è necessaria:  “appare opportuno che il Comune di Lacco Ameno, valutata l’assenza di un regolamento per l’assegnazione e l’utilizzo dei posti per le barche dei residenti storici del Comune di Lacco Ameno, provveda quanto prima ad adottarne uno“.  Pertanto a tal fine approva  lo schema di “Regolamento per l’assegnazione e l’utilizzo dei posti per le barche dei residenti storici del comune di Lacco Ameno”.

Il Regolamento, come dicevamo,  disciplina l’utilizzo dei posti di ormeggio nella zona 3, ed è rivolto ai proprietari di imbarcazioni dei residenti storici nel comune di Lacco Ameno da almeno 10 anni. Nel suddetto regolamento è previsto un totale di n° 30 posti di ormeggio per residenti storici per imbarcazioni di classe I, II e III a remi e/o con motore fuoribordo.

L’area individuata per l’ormeggio, denominata Zona 3, è posta sul versante Ovest del Porto nella zona limitrofa all’Hotel “Regina Isabella”, dove vi è posizionata una scogliera di protezione dai marosi, della lunghezza di ml. 155 e una larghezza media di 6 m, composta da gettata di massi di diversa categoria con sovrastruttura in calcestruzzo.

La suddetta area di ormeggio comprende solo il posto barca senza servizi di fornitura di acqua, fornitura di elettricità e assicurazioni per furti e danni. La vigilanza sarà garantita da un impianto di videosorveglianza collegato al Comando dei Vigili Urbani La sicurezza antincendio sarà garantita dall’istallazione di estintori a norma posti sulla spiaggia nei pressi dell’ Hotel de quo.  1 numeri degli ormeggi sono 30, suddivisi per imbarcazioni di classe I, II e III a remi e/o con motore. 

La domanda di assegnazione del posto barca deve essere compilata su apposito modulo. L’assegnazione del posto barca è solo stagionale, per il periodo che va dal 1 giugno al 31 ottobre dell’anno in corso. Il richiedente dovrà produrre apposita dichiarazione in ordine al possesso del requisito di “residente storico” a fronte del quale l’Ente si riserva i relativi accertamenti.  I posti barca verranno assegnati, dal Responsabile del V Settore LL. PP., con apposito sorteggio, presso la Sala Consiliare del Comune e tanto sarà tenuto un registro cronologico delle assegnazioni. L’Assegnazione viene disposta con provvedimento del Responsabile del Servizio Demanio e ha durata stagionale, con decorrenza dal | giugno fino al 31 ottobre dell’anno in corso. Gli utenti sono tenuti a rimuovere il natante a loro cura e spesa senza che sia necessario alcun preavviso entro la data del 31 ottobre dell’anno in corso. Qualora il proprietario del natante, alla data del 31 ottobre, non abbia rimosso il natante dal posto assegnatogli, il natante sarà rimosso e custodito a cura dell’Amministrazione comunale con spese a carico dell’utente, perdendo il diritto a ripresentare la domanda di stazionamento per gli anni successivi oltre la comminazione di una sanzione di € 500,00 .

L’assegnazione per l’uso dell’ormeggio è rilasciata nominalmente al proprietario dell’imbarcazione ed è riservata esclusivamente ad essa e non è trasferibile ad altra imbarcazione. AI momento del provvedimento con sottoscrizione per accettazione della scrittura privata per l’assegnazione del posto barca verrà consegnato un contrassegno da posizionare ben visibile sulla barca. L’autorizzazione allo stazionamento non comporta l’assegnazione di uno stallo ma unicamente la facoltà di mantenere l’imbarcazione all’interno delle aree di ormeggio secondo le dimensioni.   L’assegnazione del posto è soggetta al pagamento di una tariffa comprensiva dell’IVA come per legge, con riferimento della classe del natante che va da 150 euro per la I classe, passando per 200 euro per la II classe fino a 250 euro per la III.

Un atto destinato a fare rumore ma che di fatto tenta di dare un minimo di regolamentazione ad un sistema fin qui anarchico e poco chiaro.

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