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venerdì, Aprile 19, 2024

Porto di Forio, addio privati?

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Giovedì assemblea Marina di Raggio Verde: scade il 45bis.

Quella di ieri mattina, diciamocelo come tra amici, è stata una trasferta in extremis e senza risultati per gli inviati del Sindaco Francesco Del Deo per incontrare il vertice regionale per la gestione dell’approdo di Forio.
Con l’avvicinarsi del prossimo 31 dicembre, infatti, la concessione dell’articolo 45bis del codice della navigazione riconosciuto in un sub concessione alla Marina del Raggio verde scade. Una scadenza, questa, che comunque viene gestita con enorme ritardo e senza un piano b.
E’ vero, la concessione demaniale del Porto di Forio è stata rinnovata, come tutte le altre, al lontano 31 dicembre 2020, ma in gioco c’è la sub concessione che il comune riconosce al soggetto misto (Marina del Raggio verde srl) e che scadrà, come detto, il prossimo 31 dicembre.
Dalla Regione, dagli uffici del demanio, sono stati chiari: sono contrari sia al rinnovo della sub concessione sia a concedere la possibilità al Comune, in questo caso il titolare del 45bis, di effettuare una gara pubblica per l’intera gestione del “marina”.
L’esempio con Sant’Angelo, a questo punto, è ancora più calzante.
Due estati fa, infatti, il comune di Serrara Fontana e il suo sindaco Rosario Caruso bandirono una gara per l’affidamento dell’intera gestione del porticciolo di Sant’Angelo. Una gara che non fu autorizzata dalla Regione Campania e che, dopo un anno, l’ente fu costretto ad annullare.
L’orientamento regionale, nel merito, non sembra essere mutato: gestione comunale e affidamento di piccoli servizi. Proprio come è successo a Sant’Angelo dove i sempre presenti Di Palo gestiscono solo i servizi di approdo.
Per Forio, questo orientamento, che ad oggi è quello più plausibile, significa una sola cosa: la fine della società Marina del Raggio Verde e, forse, anche la fine di frizzi e lazzi sul porto.
Ma affermarlo, ora, è ancora prematuro. In verità, la questione Forio è ancora più delicata perché, ad esempio, se non viene rinnovato il famoso 45 bis alla srl di cui il comune è titolare del 51%, l’ente dell’ex Green Flash perderebbe anche i pontili. Le strutture, come volevasi dimostrare, sono di proprietà del privato.
Ma cosa succede? Gli esperti del settore ci hanno assicurato che, forse, i tempi già sono oltre il loro limite naturale e che la stasi comunale dei mesi scorsi oggi pesa come un macigno. I soliti noti, malpensanti, aggiungono che la delegazione foriana non sia delle più incisive e che, ieri, dalla visita in Regione sia tornata con il paniere vuoto.
Giovedì mattina, per capire il da farsi e studiare una strategia operativa, è stata fissata un’assemblea della società con all’ordine del giorno proprio la situazione del 45 bis. Riusciranno a tirare un ragno da buco? Vedremo…
Ma se il futuro ha tinte nere e fosche, il passato è quello solito: melmoso, strano e pericoloso.
In questi anni la società che gestisce il porto e che non dovrebbe più, quanto ha versato nelle casse del comune? Facendo alcuni calcoli sembra quasi che la stessa ci abbia “rimesso”. Un capitolo a parte meritano i bilanci fantasma. Sul sito internet del Comune risultano pubblicati solo bilanci per gli anni dal 2010 fino al 2012. E il 2013? E il 2014? Missing, non c’è traccia…
Certo, a questo punto, è chiedersi come mai un’azienda che gestiste un affare così redditizio non riesca a produrre utile il Comune. Il piccolo comune di Serrara Fontana, con la gestione diretta, sembra abbia incassato ben oltre 350 mila euro nella scorsa estate. E Forio? Se a Serrara Fontana si può sperare in un ricavo netto di oltre 100 mila euro, Forio che fa? Mette l’ingrasso privati, amici e politichini? Misteri dei porti dai concessione. Forio come Ischia, dove non si guadagna!
Ma a Forio seguire l’esempio virtuoso di Sant’Angelo, invece che quello a “perdere” di Ischia, dovrebbe essere ancora più facile se pensiamo che il privato che gestisce il porto di Forio ha gestito anche quello di Sant’Angelo. Il gruppo Di Palo, infatti, due anni gestì il porticciolo di Sant’Angelo dopo aver vinto una gara ristretta (va detto che non pagò il Comune e il comune si sta rifacendo in tutti modi possibili, finanche denunciando la compagnia assicurativa che aveva emesso la fidejussione necessaria all’affidamento) e l’anno scorso, invece, ha servito l’ente di Rosario Caruso (con un’altra società) per la gestione solo dei servizi di ormeggio. Come detto, infatti, il porto di Sant’Angelo è di gestione comunale!
Da gallina d’oro a peso morto. Sul porto di Forio oltre al danno c’è anche la beffa. E’ quasi paradossale che il comune, titolare della concessione art. 45bis, numero 135/08 con scadenza 31/12/2020 per una superficie di mq. 662.099,92, con determina n. 898 del 15 settembre abbia dovuto liquidare il canone annuo del 2015 alla Regione Campania per € 114.241,25 (di cui € 91.393,00 per canone demaniale più la somma di € 22.848,25 per addizionale regionale). Ma il comune li ha incassati questi soldi? Quel che sembra è che il comune, per il porto, ci “rimetta” anche le spese del canone. Un porto a perdere…

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