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martedì, Marzo 19, 2024

Politicamente blindate? Macché!  |#4WD

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I ballottaggi di ieri hanno eseguito un ulteriore riparto dei Comuni al voto tra il centrodestra, il centrosinistra e le liste civiche. In tanti hanno, ad esempio, gridato al clamore per il fatto che Verona, storicamente governata dal centrodestra, sia andata al centrosinistra. O che Lucca, ancora una volta, abbia confermato nella rossissima toscana un’amministrazione di centrodestra. Ma… fino a che punto c’è da meravigliarsi?
Io sono convinto che l’involuzione subita dalla politica negli ultimi anni abbia minato alle fondamenta qualsiasi concetto di appartenenza territoriale e non mi riferisco certo al mero trasformismo di quelli che, impunemente, saltellano da un lato all’altro dell’arco costituzionale. Esiste ancora una forte connotazione geopolitica in Emilia Romagna e Toscana, ma se vogliamo già l’Umbria vi si è fortemente discostata, eleggendo tre anni fa un’amministrazione regionale di centrodestra e consentendo a un bravo Sindaco come il mio amico Antonino Ruggiano ottenere un terzo mandato grazie all’ottima amministrazione locale in quel di Todi.

Nel resto d’Italia le attività di partito sono state ridotte al lumicino perché è l’impegno nel sociale che non interessa più a nessuno! E’ l’opportunismo a farla da padrone un po’ ovunque, fino al punto che gli stessi dirigenti politici provinciali e regionali, in molti casi, preferiscono non misurarsi con la composizione di liste ufficiali, rifugiandosi con i loro insuccessi e la loro incapacità di aggregazione dietro il simbolo civico di turno e qualche candidato improbabilmente offerto in pasto alla competizione.

Ecco svanire, pertanto, i collegi elettorali sicuri, le città inespugnabili, le alleanze inossidabili, la fede incrollabile nel partito: forse è proprio questo il residuato di vitalità ancora ritrovabile sul fondo di bottiglia di una democrazia partecipativa che ormai, a quanto pare, è subordinata anch’essa all’opportunismo più becero o, se Vi piace di più, al nichilismo stile Di Maio delle ultime due settimane. E chissà se un giorno torneranno a contare uomini e programmi…

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