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venerdì, Aprile 19, 2024

Pillole di 4WARD di fine anno

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Gli “stellati” ad Ischia Ponte – Come tutto ciò che fa notizia, la manifestazione con i cinque chef stellati in quel di Ischia Ponte ha lasciato tanto parlare di sé, specialmente in ambiente social. Andrò subito al nocciolo, prendendo spunto dalle osservazioni di chi ha condannato il fatto che gli “assaggi” fossero a pagamento. Era la più semplice delle accuse, forse una delle poche indirizzabili ad un evento che sicuramente ha dato lustro al Natale ischitano (forse una delle cose migliori in cui si è espressa la fallimentare amministrazione che sopportiamo da ormai nove anni e mezzo). Volete sapere come la penso? C’è un confine, giustamente evidenziato dal nostro Direttore, che impone al “pubblico” di prendere le distanze dal “privato”; nel caso di specie, se è il Comune ad organizzare, è impensabile pensare di stabilire un prezzo con la scusa di “disciplinare l’afflusso”. Ci saranno state sicuramente tantissime spese, non v’è dubbio, ma a quel punto basta lasciar organizzare al “privato” e il “pubblico” si tira fuori dagli impicci. Personalmente non so chi abbia incassato tra i due, ma conosco bene il confine etico che impone ad un’Amministrazione Comunale che si rispetti (ecco le maiuscole doverose) la massima chiarezza gestionale in questo genere di situazioni. Tutto qua! Per il resto, ben venga questo genere di eventi, anche più volte l’anno, ricordando a tutti che non c’è benessere per il turista se non è innanzitutto il residente a vivere nel benessere.
Le radici sulla Borbonica e su Via Antonio Sogliuzzo – Capita spesso di percorrere la famosa strada Borbonica nel tratto che collega Lacco Ameno alta a Forio e se non si presta la massima attenzione, specie su due ruote, si rischiano incidenti che possono rivelarsi anche fatali. Le radici dei pini piantumati ormai da anni lungo i marciapiedi hanno creato avvallamenti pericolosissimi, deformando visibilmente la sede stradale e rendendola al limite della più elementare percorribilità. Il medesimo problema ricorre, ad esempio, anche lungo Via Antonio Sogliuzzo, dove in corrispondenza delle due pinete –sebbene non con la stessa gravità della Borbonica- dall’angolo con il Viale dei Bambini al Monte dei Paschi di Siena i “saltelli” sono pressoché inevitabili. La domanda, come diceva Lubrano, sorge spontanea: ma nessun amministratore pubblico foriano ed ischitano ha mai pensato di valutare una soluzione a tale problema? O dobbiamo aspettare che ci scappi il morto? Oltretutto proprio Via Sogliuzzo è stata oggetto di recentissime opere pubbliche che hanno letteralmente sventrato un’intera corsia di marcia. Signori, almeno quando si tratta di sicurezza stradale, possiamo essere un po’ più attenti? E ‘gghiamm!!!
Brava, Nuova Ischia! La nota positiva dello sport isolano di questa fine d’anno è la Nuova Ischia, la creatura del mio amico “patanaro” Gianni Di Meglio, indiscusso uomo di calcio e rappresentante di una famiglia grazie alla quale, che piaccia o no, il Comune di Ischia ha ancora la sua pedina nello scacchiere del calcio regionale. E’ solo grazie ai Di Meglio, infatti, che un gruppo di persone ha inteso unirsi e mettere nel piatto un po’ di soldi per fare calcio e ci sta riuscendo, gettando le basi per approdare nuovamente di qui a poco nel circuito pallonaro che conta. Sapete bene come la penso: sono un convinto assertore e sostenitore dell’importanza di un azionariato popolare, unico mezzo per dimostrare quanta sia la voglia di calcio degli Ischitani allorquando chiamati a dare il proprio contributo alla causa della loro squadra del cuore. Sì, perché oggi la Nuova Ischia non è ancora la squadra del cuore della maggioranza dei tifosi di casa nostra, ingiustificatamente nostalgici, perché il nome non è lo stesso, perché lo stemma pure, perché c’è la delusione di aver perso la LegaPro e perché, dulcis in fundo, “ce stann e Patanar ammiez”. Altro che pecunia non olet o gratitudine: qui non solo si assiste allo spettacolo pagato da altri, ma si vuole anche sindacare se il danaro che altri spendono per creare tale spettacolo profumi o maleodori. Solite beghe ischitane… Intanto, la Nuova Ischia è prima in classifica e personalmente sono convinto che Gianni DI Meglio, insieme allo zio Giovan Giuseppe e a tutti gli altri dirigenti e sponsor che si stanno impegnando per la squadra mettendo mano al portafogli, già dal prossimo campionato riuscirà a compiere un ulteriore salto di qualità, recuperando l’anno perso attendendo invano e con immotivato ottimismo gli sviluppi della vicenda Ischia Isolaverde, tragicamente conclusasi come tutti sappiamo. Adesso, che piaccia o no, non ci sono più attenuanti di sorta: il calcio ad Ischia è la Nuova Ischia e chi ama il calcio o lo ammette, o resti pure a casa. Nella speranza che anche i “Patanari” e i loro adepti non si scoccino presto di certe insopportabili beghe di Paese.
Si vota o no? Nel Comune di Ischia a maggio si voterà di sicuro. Ma… in Italia? Ogni pensiero, al pari delle insinuazioni qualunquiste, in questa fase può ottenere legittimità. Anche la semplice conclusione in stile andreottiano non merita di essere trascurata. Il Governo Gentiloni, al pari di molti Italiani, aspetta con ansia la pronunzia della Consulta del prossimo 24 gennaio, per poi regolarsi su tempi e modi. Ma ognuno di noi stenta a credere, a prescindere dal risultato per me tutt’altro che clamoroso del referendum costituzionale, che i parlamentari “novizi” siano disponibili a rinunciare ai propri privilegi previdenziali per votare prima di ottobre. E allora? Allora siamo al punto che solo un miracolo potrebbe smentire tutti quelli che, come me, sono portati a pensar male assistendo all’insediamento di un Governo-replica e ad una serie di dichiarazioni di disponibilità alla ricerca di intese dal sapore meramente dilatorio. E’ vero, la nostra Costituzione affida al Parlamento la creazione di fatto di maggioranze e minoranze e al Presidente della Repubblica il compito di prenderne atto e regolarsi di conseguenza. E’ altrettanto vero, però, che un briciolo di decenza imporrebbe di prescindere dai soliti cazzetti propri, tentando di assumere la parvenza di uno Stato serio e di una classe dirigente degna di essere definita tale. In questo panorama, il “mio” centrodestra sta continuando a brillare per totale insipienza. Non che dall’altra parte ci siano tanti guru della politica, ma almeno il collante del potere e l’onda lunga del populismo mitigano quell’immagine di assoluta disgregazione che sia il centrosinistra, sia i grillini, si sono appiccicati addosso. Speriamo che gennaio, oltre al primo mese di un anno migliore del precedente, si riveli anche il mese di quella verità che in molti vogliono dribblare ad usum delphini. Buon 2017 a tutti!

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