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giovedì, Aprile 25, 2024

Pezzullo: “Non lasciamo solo D’Aiello”

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Se l’antico adagio recita “passato il Santo, passata la festa”, ciò non vale per lo strascico di polemiche che si accompagna, ormai puntualmente, a molti eventi isolani.
A tenere banco è quanto accaduto durante la Festa di San Vito, terminata da pochissimo. Tra i vari episodi accaduti, vi è l’importante azione fatta dal Maresciallo della Polizia Locale D’Aiello, che ha protocollato la sua rinuncia ad occuparsi dell’aspetto relativo al mercato di San Vito.
Sull’argomento è intervenuto Francesco Pezzullo, presidente della Confesercenti.
“Gentile direttore – ci scrive Pezzullo – sento il dovere di intervenire in merito alla denuncia e sfiducia da parte del maresciallo D’Aiello in occasione della Festa di San Vito al suo comando e all’intera amministrazione di Forio. Un vigile che conosce e fa bene il suo lavoro.
La sfiducia da parte del vigile, che da sempre conosce e porta avanti bene il proprio lavoro, evidenzia l’indifferenza di alcuni colleghi verso il territorio e il non volersi assumere la responsabilità del proprio ruolo. Un esempio tangibile di ciò che è stato il comportamento dei colleghi del Maresciallo potrebbe essere questo: alle richieste del titolare del bancone con la rivendita di torrone, per dirne una, gli altri membri del corpo della polizia locale rispondevano che tali quesiti dovevano essere posti a D’Aiello.”
L’intervento di Pezzullo è molto duro e continua: “Se i vigili capissero che nel momento in cui indossano la divisa diventano a tutti gli effetti un pubblico ufficiale e devono intervenire dove c’è bisogno di aiuto e dove vedono un reato (art 328 cp) tutto sarebbe diverso. Una logica basilare chiarita anche nel codice penale che riporta, a quell’articolo, che il pubblico ufficiale o l’incaricato di un pubblico servizio, che indebitamente rifiuta(1) un atto del suo ufficio (2) che, per ragioni di giustizia o di sicurezza pubblica, o di ordine pubblico o di igiene e sanità, deve essere compiuto senza ritardo, è punito con la reclusione da sei mesi a due anni”.
“Ormai sono anni che viviamo da spettatori questo scandalo delle bancarelle – sottolinea un modo netto – che non è altro che una fiera campionaria, con i soliti banchi che vediamo tutto l’anno nei vari mercati isolani, introducendo nessuna novità. Il maresciallo è esploso dopo tanti anni di duro lavoro e impegno per far rispettare le regole, che Forio non vuole, a quanto pare, che siano rispettate. Si è sentito abbandonato dall’amministrazione e dal proprio comandante e colleghi. Con il suo gesto ha denunciato il malaffare che ormai è ben radicato da anni, con vari protocolli ha evidenziato al comando e delegati le problematiche del territorio con anche il controllo della Festa di San Vito riportando nomi e cognomi degli interessati. D’Aiello ha fatto emergere che ci sono conflitti di interessi, incompatibilità, abusi di potere e incapacità. Così come la Confesercenti ha denunciato e ha fatto proposte in merito.”
L’intervento di pezzullo è chiaro: “Ma ci rendiamo conto che Forio è un paese dove non ci sono regole, solo protezione agli amici degli amici? Vogliono – continua – come interlocutori, solo dei yes man. C’è un abbandono del territorio, camion della spazzatura che fanno da cartolina su un posto più bello del paese, transenne dappertutto, il fenomeno degli ambulanti abusivi che non vogliono risolvere.”
La Confesercenti è molto attiva su questo tema. “Con vari protocolli – conclude – abbiamo segnalato l’abbandono da parte dell’amministrazione a tutte le autorità. Abbiamo chiesto un incontro urgente con il sindaco ancora oggi non ci riceve. Abbiamo chiesto di cambiare da Fiera a festa di San Vito, creare percorsi di artigiani locali, Enogastronomica.”
Tante richieste fino ad ora non ascoltate.

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