È stata fissata davanti al giudice per le indagini preliminari di Napoli, Nicola Marrone, l’udienza per la discussione dell’opposizione alla richiesta di archiviazione avanzata dai pubblici ministeri Castaldo e Canale nell’inchiesta contro ignoti sulla frana di Casamicciola del 26 novembre 2022.
Una vicenda giudiziaria che si intreccia con il dolore ancora vivo di una comunità colpita da una tragedia che costò la vita a dodici persone e provocò danni ingenti al tessuto abitativo e sociale di Casamicciola già provato dal terremoto del 2017.
La data fissata ha un valore quasi simbolico. Sarà infatti il 20 novembre 2025, a pochi giorni dal terzo anniversario del disastro, quando avvocati e pubblici ministeri si confronteranno nell’aula 413 del Tribunale di Napoli, con inizio alle ore 9.30, per discutere se il procedimento debba proseguire o concludersi con l’archiviazione. Sul tavolo non c’è soltanto una questione tecnica di diritto, ma anche il tema più ampio delle responsabilità, delle eventuali omissioni nella gestione del rischio idrogeologico e delle misure di prevenzione mai davvero adottate.
L’udienza diventa così un passaggio cruciale, non solo per gli atti giudiziari, ma anche per l’opinione pubblica che attende risposte a distanza di anni da una tragedia che ha messo in luce, ancora una volta, la fragilità del territorio e le carenze strutturali nella tutela della sicurezza dei cittadini.









