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giovedì, Aprile 25, 2024

Per battere il terrorismo bisogna liberarsi dei guerrafondai imperialisti, anche italiani

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Gianni Vuoso | Non basta l’emozione del momento per giudicare certi eventi. Occorrono anche le analisi politiche e storiche, fredde e razionali che abbiano il coraggio di andare al cuore dei problemi.

Purtroppo, anche i media spingono ad affrontare le diverse situazioni, con pesi e misure diverse: ampi e dettagliati servizi sui morti in Europa, trafiletti per le stragi compiute dalle bombe americane e francesi ai danni di civili, donne e bambini, perfino negli ospedali. Come se si potesse fare differenza fra morti e morti. Insomma, tanta e tanta ipocrisia organizzata in momenti come questi. Ecco perché non si può non condividere il comunicato stampa diffuso dal PMLI e condiviso dall’Organizzazione isolana del Pmli.

 

Comunicato stampa

Perché gli attacchi terroristici a Parigi

E’ la barbarie dell’imperialismo che genera barbarie

I marxisti-leninisti italiani si stringono solidali ai familiari delle vittime incolpevoli degli attentati terroristici a Parigi.

Questi attentati, non condivisibili ma comprensibili, sono la diretta conseguenza della criminale guerra che la santa alleanza imperialista, della quale fa parte la Francia di Hollande, conduce contro lo Stato islamico. Ed è facilmente prevedibile che essi continueranno e investiranno tutti i paesi della suddetta coalizione. Per evitarli l’unica strada è quella di cessare la guerra allo Stato islamico.
I popoli non hanno alcun motivo per appoggiare questa guerra che fa unicamente gli interessi degli imperialisti, cioè del capitalismo e delle classi dominanti borghesi, che per sostenere le loro economie e “spazi vitali” usano le armi per sottomettere i popoli che si ribellano al loro dominio e per depredare le ricchezze, soprattutto il petrolio e le materie prime, dei loro paesi.
Attualmente è il Medio Oriente, in particolare la Siria, l’Iraq e la Libia, che fa gola all’imperialismo americano, europeo e russo. Nonostante essi siano in contraddizione e in lotta per l’egemonia in quella regione, ora sono uniti per combattere lo Stato islamico, che rappresenta il maggiore ostacolo per i loro piani di dominio nel Medio Oriente.

Gli amanti della pace, della libertà e dell’autodeterminazione dei popoli, dell’indipendenza e della sovranità dei paesi, non possono quindi stare dalla parte degli aggressori imperialisti, ma da quella dello Stato islamico aggredito. Il PMLI, nonostante non condivida assolutamente la sua ideologia, cultura, tattica, strategia e tutti i suoi metodi di lotta, azioni e obiettivi, non può non appoggiarlo nella sua lotta contro gli imperialisti. Perché è interesse comune liberare il mondo dall’imperialismo, che è la causa delle guerre, dello sfruttamento dell’uomo sull’uomo, dell’esistenza delle classi, delle ingiustizie sociali, della fame, della disoccupazione, della disparità territoriale e dei sessi, del fascismo, del razzismo, dell’omofobia, dell’emigrazione. E’ la barbarie dell’imperialismo che genera barbarie.
Non esiste un imperialismo buono, quello russo o cinese, e un imperialismo cattivo, quello americano o europeo. Tutti gli imperialismi sono cattivi e nemici dell’umanità. Lottano tra di loro per il dominio sul globo anche a costo di scatenare una guerra mondiale. Devono essere fermati.
Il contributo più grande che il popolo italiano possa dare a questa lotta antimperialista universale è quello di opporsi a ogni atto interventista e guerrafondaio del governo imperialista del nuovo duce Renzi. Esso è presente in armi in Iraq e Afghanistan, ed è pronto a bombardare con i Tornado e i Droni lo Stato islamico nel territorio che questo ha strappato all’Iraq. Aspetta solo di avere la contropartita a cui tiene tanto, quella della guida della missione militare in Libia.
Il popolo italiano deve rifiutarsi di diventare carne da cannone per l’imperialismo italiano e, nel caso in cui l’Italia partecipasse a una eventuale guerra mondiale imperialista, deve sollevarsi anche in armi, se occorre, per impedirla.

Questo governo è una iattura per la sua politica interna ed estera, bisogna cacciarlo.
L’Ufficio politico del PMLI

14 novembre 2015, ore 9,04

1 COMMENT

  1. Voi comunisti avete fatto di peggio dello Stato Islamico e poi come sempre parlate male di una societá che vi ha dato mangiare per decenni.
    Tipico di chi non capisce un ca…!
    Appena succede qualcosa contro la societá occidentale allora é colpa degl´americani o della nostra mentalitá imperialista.
    Voglio solo ricordarvi cari comunisti che il Jihad Islamico é contro tutto e tutti che non sono daccordo con la loro interpretazione religiosa e per favore nessuno venga a dire che le crociate fecero la stessa cosa contro di loro perché le crociate iniziarono per difendere i cristiani contro gli attacchi Jihadisti.
    E come ben possiamo vedere oggi tutte quelle terre oggi non sono piú terre cristiane.

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