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Pensare in grande: un atto dovuto | #4WD

By Redazione Extra

February 28, 2021

L’equiparazione dei dipendenti termali agli operatori sanitari, sottoponendoli da questo weekend al vaccino anti-Covid, rappresenta un risultato importantissimo conseguito dalla categoria. Non so chi ne sia stato artefice, ma si è trattato finalmente di una delle poche iniziative realmente importanti intraprese da sempre, avviata con rapidità e conclusasi con successo, nel comparto turistico che ci riguarda.

Non più tardi di qualche settimana fa avevo lanciato il piccolo sogno di un’isola Covid-free, auspicando un cospicuo investimento da parte della nostra classe imprenditoriale che, un giorno, avrebbe potuto trovare il modo di dribblare i meandri burocratici del piano vaccinale, acquistando -sponsorizzandolo- un numero tale di dosi da coprire l’intera popolazione locale, supportando poi un’iniziativa di comunicazione su larga scala che invogliasse i turisti a tornare a preferirci, in virtù di questa nuova forma di proposta d’unicità. Ebbene, quello concesso ai termalisti è senza dubbio il primo passo verso un messaggio che rilanci innanzitutto il comparto locale del benessere e, con esso, contribuisca ad incrementare l’indotto di una stagione turistica che ancora non promette granché di buono.

Ripeto: non so chi ne sia stato l’artefice, ma quello che è accaduto dimostra che quando le menti pensanti si mettono seriamente al lavoro, Ischia non è seconda a nessuno. Specialmente in un momento come quello creato dalla pandemia, pensare in grande è un atto dovuto, una pratica virtuosa che non dovrebbe spaventarci, ma diventare lo stimolo per incoraggiarci su larga scala intraprendendo un cammino di ripresa che, oggi più che mai, ha bisogno di gambe solide e passo sicuro.

Non è il momento di autolimitarci! Tiriamo fuori -ciascuno per quanto gli è possibile- il meglio di noi stessi e mettiamolo a disposizione di una comunità che non può assolutamente permettersi il lusso di restare al palo distruggendo la sua identità turistica.