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venerdì, Aprile 19, 2024

PASQUA SARA’ UN BANCO DI PROVA di Anna Fermo

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Anna Fermo | Dalle ultime indagini demoscopiche in corso, i dati ultimi su scala nazionale sarebbero questi: quasi 30 milioni di italiani (51% sul totale) hanno scelto di andare in vacanza nei prossimi mesi. Nove milioni (il 16% sul totale dei connazionali) hanno già provveduto a prenotare la villeggiatura, soprattutto nella fascia di età tra i 18 e i 35 anni, mentre il 35% sta pensando di programmare una vacanza per il rimanente periodo dell’anno in corso. Il 18% , pur manifestando interesse a partire, si dichiara tuttavia ancora indeciso. Confermata invece la scelta prevalente: una vacanza “nazionalista”; nel senso che 9 italiani su 10, di quelli pronti a fare le valigie, intendono trascorrerla nel Belpaese.
Sul versante opposto, il 10% ha in programma di recarsi all’estero e, di questi, il 7% ha programmato il viaggio in una destinazione europea, mentre il rimanente 3%, opta per una vacanza internazionale. Anche in questo caso, saranno i giovani (18-35 anni) a propendere maggiormente per un viaggio oltre confine.
Siamo appena alla vigilia di Pasqua e nonostante la guerra e la pandemia condizionino e non poco l’andamento del nostro turismo, con un 31% di connazionali che ha comunque, per il momento rinunciato alla vacanza per i prossimi mesi, (il 10% lo fa per timore degli effetti del conflitto in Ucraina e l’8% per il persistere del Covid e delle sue varianti, mentre il 13% degli italiani che non ha programmato la villeggiatura con la famiglia, ha dichiarato un peggioramento della condizione economica familiare rispetto allo scorso anno), qualcosa ci dice che l’estate 2022 potrebbe davvero andare più che bene per la nostra economia turistica.

Anche se, tra l’altro, si stima l’assenza dall’Italia di oltre 300 mila turisti ucraini e russi con una riduzione di 2,4 milioni di presenze e una contrazione della spesa turistica per quasi 180 milioni di euro, i flussi turistici di significativa importanza, provenienti da altri paesi si stanno già muovendo verso di noi.
“Pasqua da tutto esaurito a Napoli, e, tra le mete più gettonate, bene le Costiere con il ritorno degli stranieri, flussi in aumento rispetto a un anno fa, nelle isole del golfo e a Procida Capitale italiana della cultura. Anche se i numeri restano in generale più bassi rispetto al prepandemia, dopo due anni la macchina del turismo torna a girare a ritmi alti”. E’ questa la notizia del momento, quella che in parte ci aspettavamo e che per altri versi abbiamo sperato a più non posso negli ultimi due anni.
In questa settimana sono previsti 150 mila passeggeri soltanto a Capodichino, da giovedì al lunedì in Albis, e Federalberghi Napoli parla di camere piene, senza contare le prenotazioni dell’ultimo minuto, all’80 per cento. Il 70 per cento della clientela nelle strutture ricettive, dato non di poco conto, è straniera. Pienone anche in bed and breakfast e case vacanze.
Jetcost, motore di ricerca specializzato nel settore turistico, dal canto suo, indica Napoli fra le tre città preferite in assoluto dagli italiani per Pasqua e tra le prime cinque città d’arte italiane per gli europei.
E’ lecito dunque confermare che pandemia, guerra e caro vita non frenano le vacanze.

L’ottimismo, tra l’altro, si stava già palesando a marzo, quando, senza eventi congressuali programmati, c’è stato un boom di turisti. Il sold-out, va detto, è confermato anche per il 25 aprile e il ponte del Primo Maggio con previsioni più che rosee per l’estate.
Il ritorno degli europei e degli statunitensi, dopo due anni, ha riportato non a caso il “tutto esaurito” anche in penisola Sorrentina ed in Costa d’Amalfi, a Capri ed, udite udite, anche qui da noi, sulla nostra bella isola d’ Ischia.
Le compagnie di navigazione stanno così finalmente incrementando i collegamenti marittimi con le isole, tra le isola e con la terra ferma, complice Procida, per l’appunto“da due giorni immersa nel successo di Capitale italiana della cultura”. Un Venerdì Santo senza eguali? Dopo due anni, il ritorno della storica e famosissima processione dei Misteri, siamo certi che richiamerà turisti da tutto il mondo, con sicuri risvolti positivi anche per la nostra economia turistica. Covid o non covid!
In Penisola sorrentina, pensate un po’, dopo la conferma del “tutto esaurito”, si è aperto il dibattito sul caso delle processioni pasquali che da sempre sono in questa location fiore all’occhiello nell’ ambito delle manifestazioni della tradizione.
Mentre tutte le congreghe delle chiese si apprestano da settimane ai preparativi, il coordinatore Francesco Fanara, dell’unità operativa di Prevenzione dell’Asl Napoli 3 Sud, ha inviato qualche giorno fa una nota ai sei sindaci ed al direttore sanitario distrettuale Grazia Formisano, mettendo in guardia circa i rischi di recrudescenza del Covid che potrebbero innescarsi. Va detto che l’aulemgo dei contagi è un dato generalizzato su tutto il territorio nazionale oltre che locale e chiaramente ciò che rassicura è il bassissimo numero di ricoveri. Ebbene, va da se che il sindaco di Sorrento, Massimo Coppola, non si facesse prendere dallo sgomento e dai dubbi. In men che non si dica, ha tenuto a precisare “A Sorrento le due processioni, quella Bianca e quella Nera si terranno regolarmente. Mi prendo tutte le responsabilità che mi consente la legge. Non capisco perché ora che si va allo stadio ed in discoteca l’Asl debba intervenire per dirci se fare o meno le processioni”. Un modo come un altro per confermare che bisogna andare avanti, certamente con responsabilità, ma senza eccessivi timori.
Come ha ben ditto il sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi, questo deve essere “l’ anno del rilancio” per il turismo nazionale ed internazionale a Napoli, nel golfo e nell’area metropolitana”; “È quello a cui lavoreremo nei prossimi anni sfruttando anche l’occasione di Procida capitale della cultura”, ha tra l’altro aggiunto durante la cerimonia inaugurale della manifestazione sull’isola di Graziella.

D’altro canto, dopo le rassicurazioni del Presidente del Consiglio Mario Draghi circa l’azzeramento della situazione debitoria “partenopea” e la garanzia di milioni e milioni di euro per far sì che a partire da Napoli, il mezzogiorno tutto possa finalmente portarsi ai livelli di progresso specie strutturali oltre che infrastrutturali del Nord e d’Europa in generale, l’ottimismo oggi non può che essere la sola religione, per le istituzioni quanto per le nostre imprese oltre che per ciascuno di noi, semplici cittadini.
Procida Capitale della Cultura 2022, per realtà turistiche “limistrofe” come la nostra avrà riflessi importantissimi, ma sapremo farne tesoro? Mi viene da dire, ci vorrebbero più sindaci come Dino Ambrosino, con qualità non comuni in questa epoca di amministratori locali insipidi.
Sarebbe necessario ampliare almeno la nostra offerta attraverso l’incremento dei servizi, quelli prestati da infopoint così come dalla mobilità in generale (via terra e via mare) oltre alla sicurezza, che va rafforzata inevitabilmente.
Pasqua 2022, per molti operatori del turismo nostrani sarà di certo un banco di prova, specie per il caro prezzi, ma ci auguriamo che il governo riesca a proporre soluzioni volte a mitigare o bloccare i rialzi nei limiti del possibile.
“Poco più di 92 milioni di arrivi e quasi 343 milioni di presenze tra italiani e stranieri, con una crescita rispettivamente pari al 43% e al 35% rispetto al 2021”. Sono queste le stime ultime per il turismo italiano 2022 emerse dall’ indagine di Demoskopika che l’Ansa ha pubblicato in anteprima in occasione della Bit, Borsa internazionale del turismo. Una tendenza in crescita, che seppur ancora lontana dallo scenario del 2019, comunque segna un effetto positivo anche sulla spesa turistica: 26 miliardi previsti, in crescita dell’11,8% rispetto al 2021.

«Sono dati buoni quelli odierni di Demoskopika, ma sono convinto che miglioreremo ancora». Così il ministro Massimo Garavaglia commentando le stime calcolate in previsione sugli afflussi. «Già l’anno scorso avevamo visto il fenomeno della prenotazione all’ultimo secondo, ma quest’anno è ancora amplificato. Poi è aumentato anche l’effetto del digitale. Per questo dobbiamo agire su tutte le leve».
Siamo appena all’inizio della nuova stagione, incrociamo le dita e, come dire, “che tutto si realizzi come speriamo”.

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