Buche pericolose sui marciapiedi e per le strade di Panza. Alcune sono state riempite con dell’asfalto sciolto, altre sono state lasciate, altre si sono formate in questi giorni di maltempo. Urge un immediato e diffuso intervento di recupero prima che qualcuno si ferisca seriamente. Cavi elettrici penzolanti dai lampioni ed ingombri sulla strada sono ormai una costante basta andare sul Belvedere della Terra del Fuoco. Sono queste e molte altre le criticità rilevate, nella amena frazione foriana, dai cittadini che chiedono a gran forza la messa in sicurezza ed il ripristino del manto stradale.
La ex Statale 270, le strade che portano al centro di Panza sono irte di pericoli e piene di buche ed insidie. Buche dove sono già cadute ferendosi varie persone. Nella zona del belvedere che da sulla baia i Citara, zona Terra del Fuoco e Bernardo, i giardinetti sono un vero letamaio. Qui luci e lampioni pericolosi minacciano la pubblica e privata incolumità.
Sono mesi, forse anni, ormai che questi marciapiedi versano in uno stato pietoso. Sarebbe quanto mai opportuno che chi di competenza sistemasse la pavimentazione rimuovendo lo stato di pericolo.
Una azione necessaria prima che qualcuno si faccia del male seriamente.
In quel del centro di Panza parliamo e mostriamo la cronaca di una “buca” annunciata! Lavori fatti male, rattoppati, che costeranno al Comune ed alla Comunità
Dal parcheggio Cenerentola fino al centro dell’amena frazione foriana, il manto stradale è come una gruviera.
Una realtà pericolosissima. Col passare dei giorni a causa dell’assestamento del terreno il tratto di strada in questione è diventato una vera schifezza tanto che, a causa degli avvallamenti e delle ondulazioni dell’asfalto è diventato pericoloso da percorrersi con l’auto ed ancor peggio con le moto e le biciclette per i continui sobbalzamenti a cui si va incontro.
A tutt’oggi, nessuno ha pensato che questo con il tempo diventerà un problema ancora serio. Cedendo cedendo saranno le condotte sottostanti a risentire delle sollecitazioni. Una cosa è certa che passato del tempo, alla fine, i lavori per ripristinare al meglio il manto stradale ricadranno sul Comune e quindi sulla Comunità tutta che dovrà pagare i costi di ripristino. Il solito schifo made in Ischia, in questo caso, targato Forio.