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giovedì, Aprile 18, 2024

Ordine pubblico, questo sconosciuto | #4WD

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Daily 4ward di Davide Conte del 13 maggio 2022

La stagione turistica va avanti ma, con lei, avanzano anche tanti cantieri su tutto il territorio comunale di Ischia: dai marciapiedi di Via Antonio Sogliuzzo con tanto di doppio semaforo per senso unico alternato fino alla rotonda della Piripissa, passando per l’immancabile ed eternamente incompiuto Parcheggio della Siena, ancora una volta Ischia non riesce a mostrare il meglio di sé, neppure alla vigilia della campagna elettorale. E non parliamo degli automezzi di Ischia Servizi che raccolgono in pieno giorno lungo il Corso e dintorni.

Quanto al traffico, poi, la situazione è ormai da anni totalmente fuori controllo. Non intendo soffermarmi più di tanto su Via Michele Mazzella e Via Alfredo De Luca, men che meno su Ischia Ponte a ZTL non attiva. Ma… provate per un attimo ad arrivare all’ingresso di Ischia Ponte poco prima delle 13.00, quando un incolonnamento si crea in modo sistematico quanto indisturbato per tutte le auto che attendono, spasmodicamente, di poter entrare nel Borgo Storico per andare a fare un cazzetto proprio qualsiasi. E all’uscita delle scuole elementari di Cartaromana? Ne vogliamo parlare? Lì viene ormai storicamente bloccato il traffico in un senso per una buona mezz’ora, perché bisogna consentire alle famiglie di parcheggiare lungo l’intera Via Nuova Cartaromana per avvicinarsi il più possibile al plesso dove prelevare i bambini: un autentico inferno!Vedete, non sono granché interessato a mettere in evidenza queste cose a un mese dal voto, perché so bene che sarebbe del tutto inutile. Quel che mi chiedo, però, è come sia possibile che tanta approssimazione continui a non vedere un briciolo di soluzione razionale anche di questi tempi. Ed è ancora più grave che sia la gente, in particolare chi in modo più diretto di altri con il turismo e l’ordine pubblico ci dovrebbe mangiare, non senta la necessità di esprimere neppure la più timida delle proteste. Come dire: “’u pesce feta r’a capa”, ma anche la coda non scherza.

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