Ida Trofa | La crisi economica innescata dal Covid si ripercuote ancora sui collegamenti con le isole del Golfo. La situazione continua ad essere insostenibile, troppo elevati i costi rispetto a un numero esiguo di passeggeri. Con i tagli già registrati, legati al canonico taglio con la istituzione delle corse invernali ma soprattutto all’effetto coronavirus, da domenica prossima partiranno ulteriori dimidazioni. Da domenica SNAV sospende la corsa aliscafi dominicale. Tagli e limitazioni alla continuità territoriale che andranno ancora a danno delle collettività, tra il continente e le isole del Golfo di Napoli.
I tagli delle linee proseguono , dunque, e dal 29 novembre si registra lo stop ai già ridottissimi collegamenti veloci da Casamicciola verso Napoli e viceversa. A questo punto è chiaro che la regione debba intervenire anche in maniera forte dando un contributo amministrativo e politico ,ma sopratutto economico. Non può esser la sola utenza a pagare il prezzo più pesante restando ancora più isolata, senza tutela.
Dal Covid l’ultimo colpo, e l’isola come il resto della provincia di Napoli resta a piedi.
Inutile far navigare aliscafi e traghetti con pochissime persone a bordo solo per rispettare quei servizi minimi imposti dalla convenzione con la Regione. Come è ben noto, inoltre, sulle vie del mare non ci sono incentivi di sorta. Il costo di carburante ed equipaggio ricade unicamente sugli armatori, che hanno chiesto aiuto anche ai sindaci per trovare una sintesi. Lo smart working e la riduzione degli spostamenti hanno indotto le compagnie di navigazione a ridurre i collegamenti con le isole del golfo, Capri, Ischia e Procida, pur cercando di arrecare il meno possibile disagi agli utenti.
Certo, con le restrizioni da zona rossa gli spostamenti sono ridotti all’osso e non potremmo nemmeno muoverci, ci sono casi estremi e necessità che continuando di questo passo non avranno più garanzie, non avremmo più nemmeno le linee minime per muoversi e viaggiare anche in situazioni di impellente bisogno. Da domani, in ogni caso, la platea dei naufraghi ed isolati dal mare si allarga: l’azienda Snav, infatti, fermerà gli aliscafi la domenica.
Vero è che con il traffico passeggeri molto più che sensibilmente calato, impone le compagnie di navigazione a ridurre i collegamenti da e per la terraferma, l’ennesimo annuncio che ancor più la dice lunga sul momento drammatico che stiamo vivendo e, questo perché ad togliere completamente la domenica la tratta da Casamicciola per Napoli beverello è la SNAV, ovvero la società di proprietà di quello che può definirsi fra i più autorevoli armatori del mondo, Gianluigi Aponte.
Al netto delle seppur buone ragioni, non può non essere evidenziato che i sindaci in queste tristi circostanze, sembrano proprio brancolare nel buio, ovvero nessuno degli attuali amministratori delle municipalità isolane, si è posto il problema riguardo il fatto che comunque la domenica il presidio ospedaliero è operativo, per chi i cambi di guardia del personale sanitario che per oltre il 90% è della terraferma a questo punto potrà avere serie ripercussioni sul principale servizio per la nostra stessa sopravvivenza. A questo punto stante l’incapacità politica sarebbe auspicabile la costituzione di una unità di crisi a realizzarsi sull’isola a stretto contatto con le istituzioni regionali che consideri tutte le e eventualità ancor prima che le stesse compagnie di navigazione a torto o ragione continueranno ad intraprendere.