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venerdì, Aprile 19, 2024

Nuova bufera sul porto di Lacco Ameno, chiesto il giudizio per Vincenzo D’Andrea!

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Ugo De Rosa | Una nuova inchiesta giudiziaria si abbatte sul Comune di Lacco Ameno, legata anche questa volta alla gestione del porto turistico. Al responsabile dell’Ufficio Tecnico Comunale – Settore Lavori Pubblici arch. Vincenzo D’Andrea e al beneficiario Samuele Carannante viene addebitata dal pubblico ministero che ha indagato sulla vicenda la responsabilità di aver “manipolato” la gara per i servizi di supporto nell’approdo espletata la scorsa estate. Aggiudicandola alla società del Carannante e arrecando un danno alla “Marina di Capitello”, di cui è amministratore Giuseppe Perrella.

Il pubblico ministero dott. Luigi Landolfi ha chiesto il rinvio a giudizio per D’Andrea, difeso dall’avv. Cristiano Rossetti, e per Carannante contestando il concorso nei reati di turbativa d’asta e abuso d’ufficio. L’udienza preliminare dinanzi al gup Vinciguerra è fissata per il 17 maggio prossimo.
La prima contestazione come detto riguarda la turbativa d’asta, «perché, in concorso tra loro, con più atti esecutivi di un medesimo disegno criminoso, anche in tempi diversi, D’Andrea, quale rup della gara di affidamento dei servizi di supporto alla gestione del porto turistico di Lacco Ameno per il periodo 01/7/2002 – 31/10/2022, indetta dal Comune di Lacco Ameno, Carannante, quale legale rappresentante della società Marine Sub Sas di Carannante Samuele & C, aggiudicatrice della gara, con mezzi fraudolenti, consistiti nel dichiarare falsamente di essere in possesso dei requisiti richiesti dal bando, attraverso la produzione di un contratto di avvalimento, apparentemente sottoscritto tra la suddetta società Marine Sub e l’avvalente società Cesino Paolo & Co sas, completamente contraffatto in ogni sua componente, nonché della certificazione di attività rese apparentemente redatta sempre dalla suddetta società Cesino, contraffatta in ogni sua componente, turbavano la suddetta gara di affidamento».

In sostanza, la “Marine Sub” si sarebbe aggiudicata la gara sulla base di requisiti prescritti dei quali invece non era in possesso. Questo reato era stato accertato a settembre scorso.
La seconda accusa, legata alla prima, è l’abuso d’ufficio, «perché, in concorso tra loro, con più atti esecutivi di un medesimo disegno criminoso, anche in tempi diversi, D’Andrea, quale rup della gara di affidamento dei servizi di supporto alla gestione del porto turistico di Lacco Ameno per il periodo 1/7/2002-31/10/2022, indetta dal Comune di Lacco Ameno, Carannante, quale legale rappresentante della società Marine Sub Sas di Carannante Samuele & C, D’Andrea Vincenzo, ufficializzando l’aggiudicazione della gara alla suddetta società Marine Sub Sas, con Determina di Aggiudicazione n. 94 del 26 luglio 2022, con conseguente ordine di sgombero alla società Marina di Capitello, che precedentemente gestiva il medesimo servizio, illegittima in quanto adottata in violazione del combinato disposto dell’art. 32 comma 7 e 33 comma I del D.Lgvo n. 50/2016 Codice degli Appalti (che prevede che l’atto della Commissione di gara sia solo una proposta e quindi atto assolutamente non vincolante e quindi non idonea a produrre effetti giuridici) intenzionalmente procurava a Carannante Samuele l’ingiusto vantaggio patrimoniale pari all’aggiudicazione della gara, con ingiusto danno per la società Marina di Capitello Scarl, con sede in Napoli alla via San Pasquale n. 48, di cui è legale rappresentante Perrella Giuseppe».

L’abuso d’ufficio è stato accertato lo stesso 26 luglio dello scorso anno.
In sostanza, per il pubblico ministero Landolfi l’estromissione della società di Perrella sarebbe illegittima. Sembra destino che l’approdo turistico si ritrovi al centro di ripetute bufere giudiziarie… Come persona offesa viene ad ogni modo identificato il Comune di Lacco Ameno nella persona del sindaco pro tempore.
Come fonti di prova il pm indica ben quattro informative redatte dalla squadra operativa della Tenenza di Ischia della Guardia di Finanza, rispettivamente il 19 agosto, il 7 settembre, il 18 e 30 novembre 2022; la documentazione amministrativa relativa alla gara di affidamento dei servizi di supporto alla gestione del porto turistico di Lacco Ameno per il periodo 1/7/2002-31/10/2022 (quest’ultimo riferimento temporale, contenuto anche nei capi d’accusa, è frutto evidentemente di un errore e si deve fare riferimento al luglio 2022); infine il decreto di sequestro probatorio.

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