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venerdì, Aprile 19, 2024

Non saranno i “3L” a far cadere Pascale. Lacco Ameno, terzo consiglio deserto

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Ida Trofa | Nessuno ha mai creduto, seriamente, che Giacinto Calise avesse o abbia ancora in animo di provocare la crisi del governo Pascale. Non che l’ex assessore non lo desideri in cuor suo. Il problema è che far inciampare un esecutivo richiede alcune precise condizioni e una certa dose di astuzia. Non saranno quelli della 3L, il popolo “libertà, libertà libertà” a far cadere Giacomo Pascale.

La sberla di Calise a Pascale (del primo ignoravamo l’esistenza politica fino a due mancati consigli comunali fa) ha avuto, per un mese, più o meno lo stesso impatto istituzionale del conteggio infinito e del voto eterno patito due anni fa nel piccolo comune martoriato dalla malapolitica e dal terremoto. Qualcuno, giustamente, ha fatto notare che, con una carneficina in corso, un conflitto bellico di proporzioni mondiali partito dalle Russia e l’Ucraina, non era il caso di mettere in scena una crisi elettorale nel pieno del riarmo internazionale e sul baratro di una minaccia nucleare.

Ma a Lacco Ameno, vige il moto del “francamente me ne infischio”. È da una franchezza all’altra il paese, al culmine del suo passaggio storico partito nell’ottobre di due anni, fa registra un nuovo giorno indimenticabile: il 29 marzo 2022. Il martedì nero di equilibri locali. Salta il terzo consiglio comunale di fila, il secondo di prima convocazione. Domani l’attesa seconda seduta per la cui conduzione, però, basterà un terzo dei consiglieri escluso il sindaco. Come andrà finire solo il tempo saprà dircelo. Intanto val bene il vecchio adagio: non c’è due senza tre. È sono proprio tre le sedute fallite dal governo guidato da Giacomo Pascale, tra defezioni, ammutinamenti, veti incrociati, dimissioni, passaggi di casacca e vacanze sciistiche.

Il consiglio comunale fissato ieri, alle ore 14,00, è stato dichiarato deserto per mancanza del numero legale (7 consiglieri, a norma di statuto la metà più uno dei consiglieri computando il sindaco) dal Segretario Andrea Pettinato e dal Presidente Dante De Luise. Il consiglio si aggiorna, dunque, al 31 marzo quando servirà un terzo dei consiglieri. Nulla di trascendentale per la maggioranza che ieri ha dovuto incassare l’assenza degli esuli Piero Monti e Giacinto Calise e l’assenza causa, vacanze sciistiche, di Giovanni De Siano, ma che domani potrebbe tranquillamente trascinare in porto il voto su debiti e PNRR e la convenzione con Pollena Trocchia. Giacomo vacilla sotto i colpi delle parentele, ma non crolla sfruttandone altre. Mai dire mai, però, quando si tratta di potere e affari.

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