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“Noi a Ischia facciamo così!” | #4WD

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Daily 4ward di Davide Conte del 13 marzo 2025



Nell’immaginare l’Ischia del futuro, è inevitabile lasciarsi ispirare dalle visioni di chi, come l’amico Antimo Puca, sogna un’isola rinnovata e vibrante. Le sue riflessioni, condivise attraverso i social media, delineano (spesso in chiave per molti onirica e, a mio giudizio, troppo lunghe rispetto al format ideale gradito all’utenza dei lettori social e web in generale) un percorso di rinascita che affonda le radici nella valorizzazione delle nostre tradizioni e nella proiezione verso un domani sostenibile, con una politica locale affidata ai “veri migliori” e chiamata a un ruolo più attivo e innovativo. Non si tratta più di mera gestione ordinaria, ma di una visione che abbracci il futuro, l’innovazione e risposte concrete alle esigenze della comunità, andando oltre i compromessi a tavolino e proponendo soluzioni serie per il turismo e lo sviluppo economico dell’Isola. Questo richiede una classe dirigente capace di ascoltare, comprendere e agire in maniera efficace, mettendo al centro il bene comune. Tutto molto bello, per carità, ma tutt’altro che facile da attuare.
Bene dice Antimo quando ricorda che l’educazione e la formazione delle nuove generazioni sono pilastri imprescindibili per costruire l’Ischia del futuro. Investire in scuole, centri di ricerca e spazi dedicati all’innovazione significa preparare i giovani a raccogliere le sfide di domani, offrendo loro gli strumenti necessari per diventare protagonisti attivi del cambiamento. Un invito, il suo, a immaginare e perseguire una visione di isola dove tradizione e modernità si fondono armoniosamente, creando un modello di sviluppo sostenibile e inclusivo. Un’Ischia che, forte della sua identità, sappia aprirsi al mondo con orgoglio e fiducia.
Ma al di là dell’ormai irrinunciabile concretezza con cui la passione civile di ognuno di noi deve necessariamente scendere a patti attraverso il confronto con la realtà e il contesto sociale ormai degenerato dove, sebbene in una piccola realtà insulare in cui ci si conosce praticamente tutti, siamo costretti a coesistere, quel che più mi ha colpito di questo post di Antimo è la parafrasi di una celebre citazione di Pericle, leader militare e politico dell’antica Grecia (quella che “solo” tre secoli prima aveva fondato proprio qui ad Ischia la sua prima colonia occidentale): il suo “Potremo così, un giorno, affermare con fierezza “Noi a Ischia facciamo così” è molto più di un’espressione che racchiude in sé l’essenza di una comunità che potrebbe e dovrebbe ritrovarsi coesa, innovativa e rispettosa delle proprie radici intorno ad un progetto tangibile per il futuro. “Noi a Ischia facciamo così” -mi perdonerete la deformazione professionale da inguaribile comunicatore- potrebbe rappresentare il claim e il pay off della nuova immagine dell’isola d’Ischia nel mondo, un format globale di grande successo pronto a rappresentare un vero e proprio esempio e guida per altre realtà pronte ad ispirarvisi.Resta naturalmente immutato il mio quasi atavico interrogativo: quanto Ischia e gli ischitani sono realmente pronti a una rivoluzione così epocale? 

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