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venerdì, Aprile 19, 2024

MOROSI OLTRE I 100 EURO: Mazzata alla Baranese: sfogliatella comunale per 70 imprese

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Qualcuno dice si deve pagare, qualche altro, invece, si chiede se la destra di Barano sappia cosa fa la sinistra. I più cattivi, invece, dicono un’altra cattiveria: l’ufficio tributi si è messo allo stesso livello dell’ufficio tecnico: "aro ver e a ro cec". Intelligenti pauca…

Gaetano Di Meglio | Chi di regolamento colpisce, di regolamento ferisce. Il comune di Barano ha iniziato ad applicare il regolamento che mette all’angolo, in questo periodo di difficoltà e di evidente sofferenza per tutta l’economia mondiale, tutte le imprese economiche che si trovano in una condizione di irregolarità contributiva oltre la somma di 100 euro.
Un regolamento comunale approvato nel 2019, con il voto contrario della minoranza, con la delibera numero 15 del 30 maggio e che oggi trova applicazione. Una mazzata comunale che è stata notificata ad oltre 70 imprese baranesi.

Una scelta, quasi obbligata da parte del dirigente Gigi Mattera che esegue quanto previsto dal regolamento, ovvero: “Ai fini dell’applicazione del presente regolamento, vi è irregolarità tributaria allorquando il contribuente (istante già titolare di attività) abbia un debito superiore ad euro 100,00 (cento/00) conseguente: ad omessa o infedele denuncia, oggetto di avviso di accertamento non impugnato o, se oggetto di impugnativa, con il passaggio. in giudicato della relativa sentenza che riconosce la legittimità dell’operato del Comune; al mancato e/o parziale versamento alla scadenza ordinaria degli importi dovuti (a titolo esemplificativo: mancato pagamento a e della TARI alle scadenze previste nell’avviso di pagamento non impugnato; diversamente si applicherà quanto stabilito al punto 1; dell’acconto e/o del saldo IM e/o TASI su immobili oggetto di dichiarazione; del canone occupazione suolo pubblico alla scadenza prevista; dell’imposta di soggiorno alle scadenze previste dal relativo regolamento).”

Una sfogliatella comunale amara che, però, va detto, in qualche modo grida giustizia rispetto a quanti, invece, versano i propri contributi regolarmente.
Il SETTORE TRIBUTARIO del comune di Barano d’Ischia, inviato una “catasta” di “Comunicazione di avvio del procedimento di revoca dell’autorizzazione per l’esercizio di attività commerciali/produttive.”
La nota, che riepiloga i tribuni non versati negli ultimi 5 anni, recita: “Egregio contribuente, al fine di dare attuazione al Regolamento Comunale, approvato con delibera n 15 del 30/09/2019, disciplinante misure preventive per sostenere il contrasto dell’evasione dei tributi locali ai sensi dell’articolo 15 ter del Decreto-legge 30 aprile 2019, n. 34 come modificato dalla Legge di conversione 28 giugno 2019, n. 58, sono state effettuate opportune verifiche alla Vostra posizione tributaria, in seguito alle quali è emersa la seguente situazione di morosità.
La invito, pertanto – si legge nella nota -, a regolarizzare la Sua posizione debitoria entro e non oltre il termine di 30 giorni dalla data di ricezione della presente comunicazione.

In caso di mancato riscontro, e quindi decorso infruttuosamente il termine sopra indicato, nei 15 giorni successivi si procederà all’emissione del provvedimento di sospensione dell’attività commerciale/produttiva, per un periodo di 90 giorni. Qualora non regolarizzi la sua posizione entro il predetto termine, il titolo abilitativo all’esercizio dell’attività verrà revocato». Patti chiari, amicizia lunga verrebbe da dire.
C’è, però, un’altra valutazione politica che merita di essere affrontata perché mette al centro del dibattito la comunicazione tra Dirigenti e Amministrazione. Prima che Gigi Mattera, obbligato(?) a procedere dal regolamento, si è consultato con la parte politica? Non era ipotizzabile la sospensione del regolamento in attesa che questo periodo di contingenza mondiale, tra costi dell’energia a palla e inflazione e post pandemia, terminasse? O, invece, è tutto tacito e Dionigi Gaudioso ha bisogno di fare cassa?
I procedimenti sono avviati e ogni iniziativa, la netto di un intervento difficile da ipotizzare (anche perché creerebbe un precedente), di bloccarli sarebbe oggetto di una potenziale indagine. Cosa si fa?
Qualcuno dice si deve pagare, qualche altro, invece, si chiede se la destra di Barano sappia cosa fa la sinistra. I più cattivi, invece, dicono un’altra cattiveria: l’ufficio tributi si è messo allo stesso livello dell’ufficio tecnico: aro ver e a ro cec. Intelligenti pauca…

Finalità e ambito di applicazione del regolamento

Scopo del presente regolamento è quello di dare attuazione alla previsione dell’articolo 15ter del decreto-legge 30 aprile 2019, n. 34 così come modificato dalla legge di conversione 28 giugno 2019, n. 58. L Per tributi locali si intendono tutti i tributi (tasse e imposte), compreso il canone di occupazione suolo pubblico, la cui soggettività attiva e relativi poteri gestori sono attribuiti per legge al Comune, ad eccezione dell’addizionale comunale all’IRPEF. Il presente regolamento si applica anche al tributo locale affidato dal Comune in gestione, in appalto o in concessione a soggetti terzi (a titolo esemplificativo Concessionario della riscossione). In tale caso, il soggetto terzo incaricato coopererà con l’ufficio tributi per dare attuazione al presente regolamento nell’ambito delle previsioni contrattuali o di ulteriori previsioni che dovessero rendersi necessarie in forza dell’applicazione del presente Regolamento e della normativa sopravvenuta in materia.

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1 COMMENT

  1. Perchè in questo periodo. Le cosidette sfogliatelle non potevano essere servite prima delle elezioni del 12 giugno??? Voto di scambio……forse. baranesi questo è il vassoio di Dionigi & C.
    pietro

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