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martedì, Marzo 19, 2024

Monticchio l’ombra della procura fa paura? Perché si smonta tutto?

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Gaetano Di Meglio | Questa del muro di Monticchio e del belvedere abusivo realizzato a Forio torna ad essere un caso.
Era lo scorso mese di dicembre quando, con molti interrogativi, avevamo visto all’opera diversi operai intenti alla realizzazione di diverse opere sul muro all’ingresso di Forio. Lavori che non erano passati inosservati e che, con un esposto alla Procura della Repubblica di Napoli, erano passati al vaglio della minoranza in consiglio comunale con Jessica Lavista, Stani Verde e Dino D’Abundo. Un esposto che oggi, stando ai rumors di paese, sembra sia tornato di attualità. Non sappiamo se la Procura di Napoli abbia dato seguito alla denuncia dei consiglieri comunali o se, qualche protagonista si stato ascoltato dai delegati del Pubblico Ministero incaricato del caso ma c’è qualcosa che non quadra.

Da diverse ore, infatti, quasi in contemporanea con i rumors circa l’azione della Procuda, è in corso un’attività, frenetica, di smontaggio. Si, avete capito bene, a Monticchio si stanno smontando gli arredi. Che fine ha fatto la scala? Che fine ha fatto la ringhiera? Perché dopo essere state installate soli pochi mesi fa, già si smontano?
Vuoi vedere che Verde, Lavista e D’Abundo erano stati profeti e quei lavori, davvero, erano abusivi? I riflettori restano accesi.
Nel frattempo, però, può essere utile fare un riassunto delle puntate precedenti.

L’APPALTO.
“Nell’ambito del solito costoso servizio di manutenzione del verde pubblico comunale, l’Amministrazione Del Deo vuol nascondere la realizzazione di un belvedere a Monticchio senza un progetto preventivamente approvato. Tutto “aum aum”. Questo il reale significato della determina adottata dal responsabile del III Settore Vincenzo Rando, che si richiama appunto al servizio appaltato due anni fa alla ditta “Della Speranza Claudio” per 153.085,54 euro oltre Iva. Mentre il costo dell’intero progetto ammontava addirittura a 280.254,54 euro. Servizio peraltro ancora prorogato.
Ma ora vengono affidati altri lavori che con il verde poco hanno da spartire. Nella determina infatti si legge che «con determinazione dirigenziale n.1282 del 16.11.2020 si è approvato il preventivo per l’effettuazione dei lavori di pulizia e potatura straordinaria della parete sulla strada in località Monticchio, vista la vegetazione cresciuta ormai in maniera spropositata e divenuta pericolosa per la circolazione sottostante; Dato atto che in questo periodo di Zona Arancione, il traffico sarà inferiore e quindi potrebbe essere il momento migliore per effettuare anche un intervento di messa in sicurezza di tutto il muro e in special modo di un tratto particolare iniziale, che durerà circa una settimana ed avrà bisogno della chiusura di una delle due corsie del lungomare, per essere effettuato in sicurezza».

LO SBANCAMENTO
E quindi Rando, che è anche direttore dell’esecuzione del contratto per la manutenzione del verde, ha richiesto un preventivo a due ditte per lavori edili e per la fornitura di una ringhiera in ferro. Poi approvandolo con determina datata 10 dicembre. Lavori edili eseguiti dalla ditta Salvatore Ruggiero per 9.200 euro e la ringhiera fornita dalla ditta Cristoforo Savio per 5.250 euro oltre Iva. Una spesa complessiva di 17.629 euro che non si capisce se verrà coperta con le economie dell’appalto per la manutenzione del verde.
Ma non è questo il punto. La determina, peraltro adottata a lavori già in corso, fa solo riferimento alla manutenzione del muro, senza uno studio preventivo e un progetto approvato. E nemmeno si spiega che tipo di lavoro si va ad effettuare. Ed in effetti cosa ha a che vedere una ringhiera con la manutenzione del muro? E quel muro è collaudato per altri usi?
Insomma, Del Deo ha avuto la “bella” pensata di nascondere la velleità di realizzare un belvedere con la scusa della manutenzione e messa in sicurezza. Tutto per velocizzare l’iter, senza piani di vera sicurezza, progetti, autorizzazioni della Sovrintendenza e così via.

IL BELVEDERE
Ma un belvedere è un’opera ex novo ed infatti i lavori stanno cambiando la conformazione del terreno e addirittura è stata scoperta la trave di fondazione del muro soprastante. Abbiamo rivolto ad un tecnico la domanda “Possono sbancare quel terreno senza autorizzazione e soprattutto senza uno studio adeguato sul lavoro da eseguire? E la risposta è stata: assolutamente no.

Una furbata tipica di certi politici che pensano di poter sfidare la legge mettendo oltretutto a repentaglio la sicurezza di tutti. Perché senza un progetto, chi può garantire che quel belvedere sia sicuro e che anche i lavori avvengano in sicurezza? A questo punto sarebbe il caso che intervenissero Procura, forze dell’ordine, Ispettorato del Lavoro e Sovrintendenza, visto che il Comune sta eseguendo opere abusive pericolose, prive di ogni necessaria autorizzazione, in particolare quella paesistica. Si vede, e non è certo la prima volta, che gli amministratori pensano di poter aggirare quelle stesse norme imposte ai cittadini.
Una sfida alle leggi, come detto. E non è casuale che i lavori siano iniziati prima dell’adozione della famosa determina. Si è cercata una “copertura”, la solita pezza a colori. Venuti a conoscenza che erano state scattate foto dei lavori in corso, nelle stanze del palazzo sono corsi ai ripari. Con la sparizione della scala e la opportuna determina “retroattiva”. E intanto giovedì 10, stesso giorno dell’adozione della determina, sotto la pioggia gli operai stavano montando l’impalcatura…

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