L’Ischia riesce a tenere il secondo posto ed
invariato il distacco dal Pianura capolista, anche dopo l’insidiosa sfida
casalinga contro il Rione Terra. La squadra gialloblu ha sofferto in avvio
(Mennella ha parato un calcio di rigore a Di Matteo al 7’ ed ha dovuto compiere
altri interventi di rilievo) ed un po’ per tutto il primo tempo, ma nella
ripresa ha cambiato marcia e con Castagna ha sbloccato il risultato non
riuscendo a chiudere il match nonostante le tante occasioni da rete create. In
sostanza, il successo è oro per i gialloblu, che in questo modo allungano a 9
la striscia di partite senza conoscere sconfitta in campionato (unica al pari
del Pianura) ed ottengono la terza vittoria di fila, la seconda consecutiva in
casa col minimo scarto. Al termine della sfida fra Ischia e Rione Terra è
intervenuto ai nostri microfoni l’allenatore della squadra gialloblu, Giuseppe
Monti, che ci ha commentato l’andamento della stessa. Ecco le parole di
Billone.
Mister Monti, è stata una partita abbastanza complicata, visto che il Rione
Terra non era affatto male come avversario…
“Il Rione Terra ha fatto un’ottima partita, si è dimostrato un ottima squadra,
molto ben allenata dal mio amico Tiziano Montefusco. Questo però ci dà più
merito. Sapevo che il Rione Terra fosse così, infatti coi ragazzi abbiamo
cercato di limitare le possibilità di Di Matteo, di Corace, poi anche di
Liccardi. Quella flegrea è una squadra molto ben costruita e lo dimostra il
fatto che fosse un punto sotto di noi. Sta facendo bene, qualche partita gli è
andata male, però noi comunque siamo riusciti a farci non tirare in porta”.
Mister, veniamo all’Ischia. Subito un grande rischio, ma è stato bravissimo
Luigi Mennella, poi nella ripresa i gialloblu sono stati bravi e per sfortuna
sono mancati altri gol. Ma nel primo tempo forse c’era stata un po’ di foga, un
po’ di voglia di strafare di troppo?
“No, dobbiamo essere onesti nel valutare le cose. Il Rione Terra è una buona
squadra con alcune individualità tecniche che forse alcuni non conoscono, ma io
li conosco da anni, perché alcune di loro le ho incontrate decine di volte. Per
quanto riguarda gli episodi, credo sia stata una cazzata grande. Secondo me,
poteva essere più rigore l’altro, quello su Corace, che ha avuto più una
spinta. Poi, c’era anche un rigore per noi, su Castagna. Ma al di là di questi
episodi, che valgono per il risultato, come successe a noi col Procida al 93’,
la mia squadra la partita che doveva fare, l’ha fatta. Ha concluso in porta
tante volte, due palle sulla linea e nel secondo tempo ha sprecato diverse palle.
Soprattutto nella ripresa ha mostrato una buona condizione fisica, poi c’è un
avversario che in certi frangenti può metterti in difficoltà con fasi di gioco,
tenendo palla, portando più gente possibile presso l’area di rigore, buttando
palloni a creare delle mischie. Però, tiri veri e propri verso la nostra porta
non li ho visti. Anche se, ripeto, il Rione Terra è una buona squadra”.
Gigio Trani e Luigi Castagna in campo nonostante il campo fosse reso pesante
dalla pioggia…
“Si, altre volte li ho più accentrati, mentre stavolta conoscendo l’avversario
li ho portati più larghi. Nel primo tempo non hanno fatto bene bene perché si
sono intestarditi a portare palla a non giocarla col compagno, si stavano
innervosendo. Nell’intervallo abbiamo parlato un pochino, gli ho invertito le
fasce, portando Gigio a sinistra, zona del campo dove si trova meglio, da dove
può convergere per il tiro e mettere un cross dal fondo. Quindi siamo andati
molto meglio, potevamo segnare di più, legittimando il vantaggio. Non ci siamo
riusciti come tante volte…”.
Questo è il vostro rammarico, non riuscire a chiudere le partite e correre
rischi inutili…
“Sicuramente, come ci è successo col Plajanum, col Procida. Purtroppo, questo è
il calcio. Secondo me, l’Ischia vi sta abituando molto bene, perché crea tanto,
gioca, occasioni da gol, tiri. Ci saranno anche partite in seguito, quando
troveremo anche avversari come quelli di oggi (domenica, ndr), nelle quali non
riusciremo a concludere, a sviluppare una manovra fluida come col Rione Terra
nel secondo tempo. Quindi diremo che l’Ischia ha giocato male…”.
Un mister Monti col dente avvelenato nonostante la vittoria?
“No, nessun dente avvelenato, su nulla. L’Ischia è una squadra che si sta
esprimendo benissimo, a cui, secondo me, visto quello che ha espresso fino ad
adesso, mancano 4 punti. Però, questo non significa che l’Ischia farà tutte le
prossime partite così, perché io che sto nel calcio da tanti anni so che
possono esservi tante altre partite. Più avanti, le ammonizioni che prenderemo,
ci poteranno la squalifica di qualcuno che non è facilmente sostituibile, tipo
Invernini che è un 2001 ed è l’unico nel suo ruolo. Quando Invernini sarà
squalificato, si andranno a fare delle insalate miste per vedere i ruoli come
saranno coperti con gli under. Quindi, in quelle occasioni può darsi che
l’Ischia non riuscirà ad esprimersi, però secondo me l’Ischia deve avere
continuità di risultati. Ora avremo 2 trasferte, poi il Lacco Ameno e poi
un’altra trasferta. Nel girone di ritorno, non ci muoveremo dall’Isola
per 4 partite. Quindi, qualche punto che si potrà perdere lo si potrà
recuperare in seguito. L’importante è state tutti tranquilli, coi piedi per
terra, continuando a lavorare. Ormai, questa squadra, si è visto, è ottima. Può
darsi che a dicembre apporteremo qualche correttivo, in uscita ed in entrata.
Vedremo, ma l’importante è avere continuità di risultati”.
Ha parlato di insalate. Ma si è trovato più a suo agio ai fornelli o in
panchina?
“No, ai fornelli ho perso, perché il piatto dell’amico fraterno Taratà già
all’occhio si vedeva che fosse migliore. Poi, lui ha buttato meno pasta, io
abituato a quello che mangio, di più. Poi, lui saltava in padella, mentre la
mia pasta uscita fuori. Lui metteva poca acqua per fare il sughetto, mentre io
ne mettevo troppa. Onestamente, il suo piatto era migliore. Ma già lo sapevo,
perché quando andiamo a fare delle cene cucina sempre lui. Poi, mi guardava
ogni tanto e diceva: cosa stai mettendo. Però, è stata una cosa divertentissima
con un amico fraterno, con cui fino a pochi anni fa passavo più tempo che con
mia moglie…”.