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Monnezza e incuria si, biglietteria no

By Redazione Web

July 21, 2020

Vitantonio Polito è un giovane armatore che sfida il sistema “Ischia” con la sua Summer Breeze un piccolo battello bianco che organizza giri dell’isola a piccoli gruppi di passeggeri.

Un concorrente del gruppo storico dei barcaioli del porto che, però, non ha problemi con la concorrenza, che sarebbero anche calcolati, bensì con il Comune di Ischia.

Polito, pensava che tutti i comuni fossero come Forio e, invece, si sbagliava.

Il 29 luglio, Polito, ha chiesto al comune di Ischia l’autorizzazione all’installazione di una piccola biglietteria di un metro quadrato per poter svolgere la sua attività. Una richiesta che, però, il 17 luglio gli è stata negata dal responsabile del servizio 10, Salvatore Marino, ovvero il fratello di una delle prime vigilisse promosse non solo a tempo pieno ma anche tolta dalla strada e sistemata negli uffici.

Marino prende atto del parere negativo del Comando vigili del comune di Ischia, prende atto del regolamento per l’occupazione del suolo pubblico e comunica il suo diniego.

Fin qui potrebbe sermbare tutto normale. Ma prima di capire cosa accade sul porto di Ischia sarebbre è appena il caso di ricordarci quando l’operatore di una delle ditte che fanno i giri dell’isola prestava servizio e faceva biglietteria sulla piattaforma di Ischia Risorsa Mare. Ops, quando si è amici intimi del vicesindaco, allora le regole non servono.

Ma Vitantonio Polito non si dato per vinto e, con forza e coraggio, ha pubblicato il reportage fotografico che correda questo articolo. “Ecco Ischia creato dalle amministrazioni, poi dare un metro per un metro di suolo publico per istallare una cabina in legno amovibile a una società che vuole dare posti di lavoro gli viene negata. Comune di Ischia il peggiore d”Europa. Ma noi non ci fermeremo vergognatevi”

E come dargli torto? Pensate che il comune di Ischia ha avuto il coraggio di esporre quel ridicolo cartello “welcome to Ischia” che per metà è stato vandalizzato o si è danneggiato. Sono talmente sciatti e inadatti a ricoprire i ruoli che ricoprono che non si rendono neanche contro di quanto faccia schifo quel pezzo di alluminio vuoto!

Già ne abbiamo parlato, ma vogliamo commentare i rifiuti speciali stoccati ai piedi del municipio o dei pezzi di pontili galleggianti “buttati” sulla banchina dove attraccano i maxi yacht?

Assurdo. Ischia è il paese dove si dice si a monnezza e incuria e si dice no ad un’azienda che vuole fare turismo, dare lavoro ,pagare suolo pubblico e offrire un motivo in più per “venire a Ischia”.

La verità è che Enzo e gli altri vogliono tutt’altro!