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giovedì, Marzo 28, 2024

Mister Taratà: “Il calcio giocato dell’Ischia è difficile da vedere in queste categorie”

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In vista di Pomigliano-Ischia, la seconda trasferta consecutiva per l’undici di mister Enrico Buonocore, facciamo il punto della situazione con un’altra icona del calcio ischitano. Mister Franco Impagliazzo, Taratà. Uno dei massimi esponenti del “pallone” giocato e pensato ad Ischia e non solo che, in questa intervista, parla di Ischia, del “gemello diverso, il mister del Real Forio, Billone Monti e del Barano Calcio facendo i complimenti anche al meno quotato Ciro Mennella.

Mister, questo è proprio un inizio col vento in poppa per l’Ischia. Sembra che Taglialatela e Buonocore abbiano lavorato e programmato bene le loro scelte.
“L’Ischia ha una buona squadra per la categoria e, devo dire, allenata da un ottimo allenatore. Enrico è un ragazzo che vede il calcio a 360°, cercando di far giocare la squadra sempre in modo propositivo, curando nei minimi dettagli la fase difensiva. L’Ischia è una squadra che gioca ad alti livelli e cerca di giocare difendendosi e attaccando. Una cosa che per queste categorie, è difficile vedere questo tipo di calcio. Abbiamo una squadra che in ogni partita riesce a produrre dalle 13 alle 15 palle gol. Togliendo la prima partita di campionato, dove, comunque, c’erano l’esordio, le emozioni e le varie circostanze della gara, per il resto è stato un continuo crescendo e tutto questo è merito dell’allenatore che sta facendo un lavoro ottimo.”

Il ruolo di Giovanni Mattera, in particolare, ci sembra che sia quello un po’ più centrato rispetto ai tanti. In qualche quello che sembra essere la pedina migliore in campo.
“Giovanni Mattera è un ragazzo che già conosco da tempo, fin da quando partecipò ad un ritiro con il Real Forio. E’ un calciatore che può giocare tranquillamente in tutti i ruoli e, forse, solo il portiere non può fare. E’ un giocatore talmente eclettico che dispone di una forza fisica ed esplosiva con cui riesce a sopperire anche a qualche negligenza che può avere a livello tattico, perché è un attimino indisciplinato. Però, comunque, ha talmente tanta forza che forse sarà stato uno degli acquisti più azzeccati dell’Ischia, senza ombra di dubbio.”

Il gol di angelo Scalzone segna un momento importante. Scalzone che si sblocca significa tanto per la squadra soprattutto per l’apporto che potrà dare e per la qualità che ha disposizione.
“Angelo sta crescendo a livello fisico. Nelle interviste rilasciate pochi giorni fa, ho letto che è venuto fuori da un periodo dove il Covid, il problema al ginocchio, la morte del padre nel 2019 duro e che ha fatto sì che questo ragazzo si battesse un po’ a livello morale. Stare mesi fermi per un infortunio al ginocchio, per un ragazzo della sua struttura fisica, non è facile rimettersi in sesto. Oggi è un ragazzo che sta migliorando e credo che durante l’arco dell’anno ci possa dare una grandissima prestazione perché, per quanto riguarda l’aspetto tecnico, è un ragazzo che sicuramente è uno dei più qualitativi per la rosa dell’Ischia. Ha delle giocate chenegli altri nemmeno le immaginano. E’ un calciatore completo e, nel momento in cui Enrico ne avrà bisogno, sarà sicuramente in grado di soddisfare quello che sono le esigenze e le problematiche della squadra. Lo ripeto, questa è una squadra che usa un bel calcio e quindi, per uno che sa giocare a calcio, non ci potrebbe essere cosa migliore.”

Altra scelta indovinata e ben programmata è quella che vede Giovanni Ballirano come protagonista. Un under che serve alla squadra e che sta dando un buon contributo.
“Giovanni è una nota bellissima, però l’Ischia è formata da una squadra dove, grazie a Lubrano e allo stesso Enrico, gli over sono tutti calciatori di categoria superiore, mentre gli under sono un gruppo di giovani tutti quanti all’altezza. Che giochi Luca Pesce o Matteo Arcamone, non te ne accorgi. Calciatori capaci, giocatori atletici che possono ricoprire diversi ruoli.”

E il tuo rapporto con l’Ischia? Quali sono i consigli che hai dato ad Enrico?
“Ho fatto per talmente tanti anni questo tipo di attività, sia come calciatore sia come allenatore, che non mi permetterei, mai, assolutamente, di entrare nel merito delle scelte. Io posso, di volta in volta, quando mi viene chiesto, confrontarmi con l’allenatore e, se mi viene chiesto qualcosa provo a dare il mio contributo. Seguo tutti i giorni l’allenamento, perché sono quotidianamente al campo, tuttavia, non entro mai nel merito di quello che possono essere le competenze che non sono mie, ma di altri.”

La società, invece, che impressione ti ha dato? Da questo scampolo iniziale, penso che possiamo dire che Pino abbia fatto davvero un buon lavoro.
“Mi sembra che abbia fatto un miracolo! Questa squadra, due mesi fa, non sapeva nemmeno dire di esistere. E’ stata allestita una squadra grazie a Pino, cioè grazie agli sponsor che arrivano dalla terraferma e della stessa Ischia. Dopo un mese, io ho che i ragazzi hanno fatto davvero un bell’allenamento. Questa società ha le idee chiare, da farsi anche durante l’arco dell’anno.”

Voi siete un po’ i gemelli diversi del nostro calcio. “Billone” e il suo Real Forio, ha un momento un po’ particolare. Come l’hai visto? Il Forio sta affannando, che idea ti sei fatto?
“Guarda, io ho avuto modo di vederlo in quattro partite. La gara con l’Ischia in Coppa Italia, la partita col Cardito sempre in Coppa Italia e con il Savoia e Pompei in campionato. Billone è un uomo esperto, navigato per questi tipi di campionato e, sicuramente, col Forio, alla lunga, verrà fuori perché ne sono pienamente convinto anche se, oggi, fa i conti con alcune lacune a livello di organico. La squadra ha subito numerose negatività, dalle espulsioni alle partite a porte chiuse, senza pubblico a motivare i ragazzi. Mi auguro che già da domenica prossima, quando giocheranno col il Napoli United, invertiranno il trend dei risultati perché, se dovessero continuare questi risultati, alla fine potresti trovarti dopo 7/8 partite di campionato in una bassa classifica. La stessa società, che ha investito qualche soldo, poi si troverebbe in difficoltà.”

Il Barano sta mettendo a frutto i giovani ischitani della Juniores dell’Ischia, quelli che l’anno scorso hanno giocato con l’ischia, è un buon segno?
“Sicuramente un buon team. Ciro Mennella è un allenatore abbastanza preparato. Il Barano ha attinto diversi giocatori dalla Juniores dell’Ischia, che comunque ha avuto una buona rosa tanto è vero che è arrivata alle fasi finali delle regionali, perdendo la finale col Vico Equense. I migliori elementi, che all’epoca aveva l’Ischia nella rosa, erano Matteo Arcamone e Luca Pesce, che oggi fanno parte della prima squadra dell’Ischia. Sono giocatori che giocano in pianta stabile nella prima squadra, mentre gli altri sono andati in una categoria diversa a fare anche un’esperienza diversa.”

A Pomigliano andiamo a vincere, immagino che questo sia pure il tuo pensiero?
“Andiamo a vincere! La nostra squadra ha la mentalità di volersi imporre sull’avversario, ovviamente con tutto quello che dobbiamo fare, anche con la Coppa Italia, rimane difficile mantenere sempre una certa intensità e una certa concentrazione. Però è importante crederci ed entrare in campo sapendo di essere una buona squadra che vuole il buon gioco. Tante volte bisogna anche fare dei plausi all’avversario, però, sicuramente, per la mentalità che ha dato Enrico a questa squadra, potrà avere anche delle bellissime soddisfazioni durante l’anno.”

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