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martedì, Marzo 19, 2024

Missile-Piro contro la danni pesanti: «La ricostruzione non avverrà mai»

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Ida Trofa | L’avvocato già capogruppo e fedelissima di Castagna, ancora una volta, fuori dal coro della maggioranza e scaglia un missile terra aria contro la ricostruzione. Come se non bastassero le macerie!

“Con l’ordinanza numero 7 di Schilardi la ricostruzione non avverrà mai tranne che per casi isolati. Il terremoto ha dato la stura a problemi che già c’erano. L’ordinanza si fonda su atti del Centro Italia che non hanno dato effetti. La ricostruzione omogenea e concreta deve assicurala Schilardi. Noi richiamiamo ordinanze che non sono servite altrove figurasi a noi. L’ordinanza è insufficiente. La gente resta in balia delle istituzioni” parole demolitorie quelle di Nunzia Piro, presidente del consiglio comunale di Casamicciola che prende le distanze dalla sua stessa maggioranze e smentisce le chiacchiere e le esultanze varie del suo sindaco, Giovan Battista Castagna.

Una “Nunzissima”, come abbiamo titolato ieri, che chiude la seduta dell’inutile consiglio comunale di Casamicciola, parlando a titolo personale contro la gestione del terremoto e che, come Matteo Renzi, si rivela la vera spina nel fianco del Governo Castagna. Parole, queste della Piro, che, va rimarcato, sono in netta antitesi alla fiducia e alle convinzioni del sindaco Giovan Battista Castagna che, invece, suggerisce di avere fede e pazienza.
Le esternazioni del Presidente Piro, nell’ambito della consulenza tecnica dell’ex sindaco Giuseppe Conte stigmatizzano una serie di passaggi tecnici in un lunghissimo e articolato documento. Secondo la Piro-Conte, infatti, l’invito è a non demandare le scelte al singolo cittadino. Scelta che risulta anacronistica e fuori luogo nel merito di un terremoto dove tutto è stato lasciato al libero arbitro, senza un piano, né una via di fuga.

La valutazione politica.
In tutto questo, però, va anche detto che l’avvocato Piro sottolinea l’inutilità dell’ordinanza numero 7 ma non dà alternative. La proposta risulta essere un atto tardivo. Dov’era la Piro quando,da soli, gridavamo contro gli errori macroscopici che conteneva l’ordinanza numero 7? Sia chiaro, anche Lei è complice di questo scempio!
Fatte le elezioni, chiusi i seggi e la partita, soprattutto sistemati i propri affarucci, tutti i massimi pensatori, solo ora escono dalla tana, comoda, degli accordi con GiBì e il governo della rielezione by Carlo Schilardi.

IN CONSIGLIO
Con il documento, giunto fuori tempo massimo per la trattazione, indirizzato all’attenzione dei consiglieri comunali la Piro mette in imbarazzo il sindaco Castagna e chiede la sottoscrizione di un atto che, di fatto, mette alla gogna il prefetto Carlo Schilardi e fa a pezzi l’ordinanza numero 7, quella per la ricostruzione pesante.
Ignazio Barbieri, con il sogno del rientro in maggioranza, tiene banco al Presidente ma l’argine di Luigi Mennella tiene duro. Il pistolotto di Peppe Conte non fa breccia nel capogruppo di “Casamicciola sicura” che, al contrario, vuole vederci chiaro senza fare il gioco dell’ex capogruppo di maggioranza sottoscrivendo un documento che “dice tutto ed il contrario di tutto” tuona Mennella.
Il dato essenziale, però, è uno: Nunzia mette in difficoltà la sua stessa maggioranza e ridicolizza una minoranza, al netto di Mennella, che resta a gongolare come quei cagnolini che si poggiano sui cruscotti delle auto, che scalpitano per “entrare” nella partita della succulenta ricostruzione e per sedere, ancora, al tavolo che conta.
Per ora il fuoco amico è esploso, nessuna sottoscrizione, ma appuntamento, parola di Giovan Battista Castagna, ad un prossimo, ipotetico, consiglio comunale.

NELLE CONCLUSIONI IL SILURO PIRO
Un documento in 10 pagine le cui conclusioni son inequivocabilmente in contro tendenza rispetto alle invenzioni. Dl sindaco Castagna e del Prefetto Schilardi. “Prima di ogni altro atto relativo alla ricostruzione degli immobili privati danneggiati dal sisma del 21 agosto 2017, è necessario che il Commissario provveda, con il supporto di INVITALIA, alla ricognizione dei danni unitamente ai fabbisogni e determini, di concerto con la Regione Campania, secondo criteri omogenei, il quadro complessivo degli stessi stimando il fabbisogno finanziario per farvi fronte, definendo altresì la programmazione delle risorse nei limiti di quelle assegnate nonché, nella fase di ricognizione, sempre col supporto tecnico di Invitalia, alla mappatura della situazione edilizia e urbanistica, per definire il quadro complessivo del rischio statico, sismico ed idrogeologico. Inoltre, sempre con il supporto di Invitalia la struttura commissariale dovrà attivarsi per la pianificazione territoriale ed urbanistica, anche per quanto riguarda la delocalizzazione e la trasformazione urbana . E’ necessario un intervento normativo, mutuando quanto previsto dalla Legge di ricostruzione del Centro Italia, con il quale il Commissario straordinario dott. Schilardi, a mezzo degli atti di cui all’art. 18, comma 2 del Dl n. 109/2018 conv. in L. n. 130/2018 (“il Commissario straordinario provvede anche a mezzo di atti di carattere generale e di indirizzo”) provveda a svolgere anche le seguenti funzioni: -definire criteri di indirizzo per la pianificazione, la progettazione e la realizzazione degli interventi di ricostruzione con adeguamento sismico degli edifici distrutti e di ripristino con miglioramento sismico degli edifici danneggiati, in modo da rendere compatibili gli interventi strutturali con la tutela degli aspetti architettonici, storici e ambientali, anche mediante specifiche indicazioni dirette ad assicurare una architettura ecosostenibile e l’efficientamento energetico. Tali criteri sono vincolanti per tutti i soggetti pubblici e privati coinvolti nel processo di ricostruzione; -definire i criteri in base ai quali la Regione, su proposta dei Comuni, perimetra, entro trenta giorni dalla data di entrata in vigore delle disposizioni commissariali, i centri e nuclei di particolare interesse, o parti di essi, che risultano maggiormente colpiti e nei quali gli interventi sono attuati attraverso strumenti urbanistici attuativi; -stabilire i parametri da adottare per la determinazione del costo degli interventi ed i costi parametrici; -definire i criteri e le modalità per la concessione dei contributi per gli interventi articolo legittimamente eseguiti e conclusi. -entro centocinquanta giorni dalla perimetrazione dei i centri e nuclei di particolare interesse, o parti di essi, che risultano maggiormente colpiti, i Comuni, anche con il supporto degli Uffici speciali per la ricostruzione, assicurando un ampio coinvolgimento delle popolazioni interessate, dovranno curare la pianificazione urbanistica connessa alla ricostruzione, predisponendo strumenti urbanistici attuativi, completi dei relativi piani finanziari, al fine di programmare in maniera integrata gli interventi di: a) ricostruzione con adeguamento sismico o ripristino con miglioramento sismico degli edifici pubblici o di uso pubblico, con priorità per gli edifici scolastici, compresi i beni ecclesiastici e degli enti religiosi, dell’edilizia residenziale pubblica e privata e delle opere di urbanizzazione secondaria, distrutti o danneggiati dal sisma; b) ricostruzione con adeguamento sismico o ripristino con miglioramento sismico degli edifici privati residenziali e degli immobili utilizzati per le attività produttive distrutti o danneggiati dal sisma; c) ripristino e realizzazione delle opere di urbanizzazione primaria connesse agli interventi da realizzare nell’area interessata dagli strumenti urbanistici attuativi, ivi compresa la rete di connessione dati. Solo attuando tali misure, incominciando dalla ricognizione dei danni unitamente ai fabbisogni di cui all’art. 18 comma 1 lett.c, – attività propedeutica a tutte le altre – è possibile concretamente realizzare una ricostruzione unitaria ed omogenea”. Solo così, per Nunzia e il suo consulente Conte, le ordinanze per la concessione dei contributi per i danni subiti dai privati e per la messa in sicurezza degli edifici pubblici avranno un senso.

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