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giovedì, Aprile 25, 2024

Meritata ed apprezzata napoletanità: perché indignarsi? | #4WD

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Daily 4ward di Davide Conte del 21 giugno 2022

Non sono un estimatore del repertorio che ha da tempo sdoganato Gigi D’Alessio da precursore neomelodico a cantautore di punta della musica leggera italiana, avendo giudicato da sempre quei brani inascoltabili per i miei gusti. L’ho però sempre reputato un ottimo musicista. E allorquando la sua precaria dizione italiana, o l’imbarazzo nel leggere il “gobbo”, lascia il posto all’interpretazione unplugged di alcuni tra i più bei classici della canzone napoletana, sono in pochi quelli che si rivelano artisticamente adatti al ruolo come lui. E per dirla tutta, l’ho anche apprezzato nel ruolo di giudice nelle due edizioni trascorse di The Voice Senior.

Con la scomparsa di mostri sacri come Renato Carosone e Pino Daniele, la figura di Gigi D’Alessio può tranquillamente meritare una scena come quella dedicatagli dalla Rai e dalla stessa città di Napoli in occasione del trentesimo anniversario della sua carriera. E onestamente trovo grotteschi alcuni commenti indignati per tanta visibilità o, addirittura, per avergli concesso di esibirsi al San Carlo con un’orchestra di sole donne nel suo “Non dirgli mai”.

Lo ius della sua napoletanità è più che fondato! E anche la fama ottenuta in questi sei lustri, tra gioie e dolori, scelte di vita discutibili e slanci di grande generosità, può essere considerata più che meritata. Proprio come il tributo incredibile ricevuto l’altra sera a Piazza Plebiscito, privilegio ottenuto da pochissimi e al pari dei più grandi che proprio in quella cornice sono stati consacrati nell’olimpo di quegli autori ed interpreti che si sono resi, in un modo o nell’altro, ottimi ambasciatori di parole e note inimitabili che sono l’autentica napoletanità sa abbinare in armonia e sentimento. E la presenza della prima rete nazionale, insieme ad alcuni tra i personaggi di maggior spicco dello showbiz di casa nostra, ne sono stati la più inconfutabile testimonianza.

Non cambierò certo il mio concetto di Gigi D’Alessio, ci mancherebbe altro! Ma non per questo potrei negargli il giusto rispetto dovuto ad una carriera dal successo tutt’altro che irrilevante.

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