fbpx
venerdì, Marzo 29, 2024

Mercato a Casamicciola: l’ASL dice no, il Comando Vigili chiude, ma si vende lo stesso

Gli ultimi articoli

IDA TROFA | Incredibile a dirsi, quel che accade a Casamicciola supera ogni immaginazione. L’area del Pio Monte, che non può e non deve considerasi un mercato, stando agli atti, quanto un sito destinato alla vendita itinerante, non risulta in regola con le autorizzazioni sanitarie richieste. In più i venditori in servizio sono inseriti in una graduatoria ormai scaduta ed inutilizzabile e che deve essere rifatta. A dirlo non è solo il comandante della Locale Polizia Municipale, Giovanni Mattera, ma anche il responsabile dell’ufficio tributi, Antonio Iaccarino e quello dell’ufficio Commercio, Giuseppe Pisani. Una condizione illecita che unitamente agli omessi e regolari pagamenti di molti venditori aveva spinto il locale comando vigili a chiudere il sito. Lo stato della vicenda “Mercato” è stato chiarito nel corso di una conferenza di servizi e nel merito i funzionari responsabili, il sindaco Castagna e l’assessore al ramo Barbieri sono stati notiziati con una puntuale relazione a cui hanno fatto seguito scambi epistolari e dossier formali protocollati agli atti del municipio.
Ieri mattina la vendita è proseguita in totale dispregio delle indicazioni richieste e senza le nuove autorizzazioni igienico sanitarie!
Ignoti, dopo che il comune aveva interdetto l’area con cancelli e sbarre, hanno distrutto per ben tre volte i catenacci accedendo indisturbati al sito chiuso. Le chiavi erano e sono in possesso solo dell’UTC, quale responsabile del patrimonio e all’AMCa per la necessaria pulizia. Una situazione che rischia di protrarsi portando ad un sostanziale e pericoloso stop delle vendite. I commercianti itineranti continuano vanamente a raggiungere in processione il municipio di Casamicciola Terme per tentare di mettersi in regola. Non sono solo loro a non esserlo, ma l’intera area. L’area mercantile era ancora off limits. Il complesso caso di un sito evidentemente non idoneo rischiano di far saltare per sempre l’appuntamento se, davvero le autorità sanitarie prendessero coscienza di quanto avviene a loro insaputa. I Vigili non ha potuto far a meno di bloccare i lavori e chiudere i cancelli. Non c’è pressione politica che tenga. Ad imporre le direttive sono proprio tali autorizzazioni e gli atti non in regola che lo stesso Mattera richiede vanamente da mesi. Nel merito l’assenza del responsabile UTC con l’addio dell’Ingegner Grasso e la malattia del sostituto pro tempore Antonio Piro pesano come macigni per il governo locale rendendo impossibile trovare qualsiasi tipo di soluzione legale. Solo l’illegalità e l’indifferenza alle norme ha consentito che molti venditori vendessero nel piazzale dell’ex complesso termale. Su tutte, certamente, all’assenza delle autorizzazioni da parte dell’ufficio sanitario ASL mancati ha ritenuto non idonea l’area del Pio Monte
Alle 13.00 di ieri, a mercato praticamente concluso, la Polizia Municipale non aveva ancora ricevuto le autorizzazioni richieste eppure il commercio era proseguito per l’intera mattinata. A spiegarci la complessità dell’affare è proprio il tenete Giovanni Mattera.
«Abbiamo comunicato in tutte le salse la necessità di agire per mettere in regola quello che per brevità chiamiamo il mercato. Le autorizzazioni ad ora, quando sono le 13.00 del 18 settembre non ci sono. Abbiamo effettuato i controlli dovuti. Ho sollecitato più volte l’invio di tali atti, mi avevano assicurato giovedi che erano stati prodotti. A tutt’oggi non li ho ricevuti. Lunedi, in loro assenza, sicuramente chiuderemo l’area di vendita” ci ha dichiarato il comandante della Municipale che cosi prosegue illustrando quanto sta accadendo ormai da settimane.
“Ho sollecitato nuovamente proprio mentre parliamo e ancora mi hanno detto che entro oggi detto che avrebbero fatto autorizzazione. Per la verità non è arrivato niente, però e non ho ancora ricevuto niente”.
Mattera ci spiega che nel corso di una recente conferenza tra i politici ed amministratori e i funzionari dei vari settori interessati era stato convenuto che si sarebbe dovuta produrre una autorizzazione che consentisse, nelle morre del cambio del regolamento per il mercato, la vendita. In questo frangente verranno autorizzazioni a stare lì solo coloro che hanno i requisiti in regola, fatto o pagamento e che da anni con la vecchia graduatoria di assegnazione effettua la vendita bisettimanale.
“Questi problemi, sorgono perché c’è la necessità di cambiare il regolamento ma anche anche perché quegli spazi non si possono definire mercato quanto un’area dedicata alla vendita itinerante su suolo pubblico. Noi come comando – ci dice ancora Mattera – abbiamo rilevato delle irregolarità, alcune autorizzazioni sono scadute, serve una nuova graduatoria. Anche l’ufficio tributi si è espresso in tal senso. Doveva farsi un deliberato per consentire il tutto. Abbiamo scritto lettere, parlato di queste necessità, ma niente” prosegue prima di spiegarci che, essendo il comune responsabile di quegli spazi, proprio per preservarli, erano stati chiusi. Ignoti per tre volte hanno rotto i catenacci per accedervi.
“Abbiamo apposto delle sbarre. Era un area affidata al comune le cose andavano preservate proprio per le responsabilità intrinseche. Ma non è bastato. Le cose non erano e non sono in regola in relazione agli accertamenti ed alle richieste invierò un’ulteriore nota al sindaco a seguito del nuovo intervento dei vigili. Lunedi richiuderò la zona che per me non è aperta. Non è la vendita in se il problema, sono tutti venditori in regola con pagamenti e la licenza, quanto piuttosto la mancanza dell’autorizzazione ad entrare nell’area. Ad oggi -continua Mattera, agli atti non c’è! Se non arriva, predisporrò con l’ufficio tecnico la chiusura. Per quanto mi riguarda ad ora non sono autorizzati”.
Insomma irremovibile Mattera, chiuderà tutto senza sconti ulteriori: “Sono stati fatti degli incontro ed eravamo stati chiari che servivano nuove autorizzazioni a fronte di quelli scadute. Poi l’ufficio commercio sentito, quello tributi dovrà dare l’autorizzazione. Solo allora prenderò in considerazione la riapertura”.
Per il mercato resta dunque il nodo ASL sullo stato igienico sanitario dei luoghi e le autorizzazioni alla vendita che al momento si effettua su assegnazioni scadute e graduatorie inutilizzabili.
Non si contano i danni ed i disagi per i commercianti, pochi, in regola.
Lungo i viali d’ingresso campeggiano raccoglitori di abiti di origine ignota e di varia natura, senza nessuna protezione igienica. Un raccoglitore di oli esausti sporco e lasciato alla mercè degli incivili. Vorremo ricordare al governo locale che secoli fa Luigi Filippo d’Orleàns impedì di aprire aree mercatali senza requisiti igienici. A Casamicciola i barboni gestiscono il Capricho, autorizzati, e nel mercato comunale i fruitori, le mamme, gli anziani, i bambini, ma anche gli stessi venditori operano a rischio della propria salute e di contrarre malattie ed infezioni. Una deriva ormai consolidata.

2 COMMENTS

  1. Una struttura del genere, come mercato!?! Noi siamo ISCHIA, cari signori! Dovremmo avere mercatini tipici, non mercati rionali!

LEAVE A REPLY

Please enter your comment!
Please enter your name here

Gli ultimi articoli

Stock images by Depositphotos