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giovedì, Aprile 25, 2024

Mensa alla “Scotti”, sarà l’anno buono?

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Ugo De Rosa| Quando ormai non manca molto all’inizio delle attività didattiche, il Comune d’Ischia prepara la gara per appaltare il servizio di refezione scolastica per gli alunni delle classi a tempo prolungato della Scuola Media Statale “Scotti”. Operazione non facile, come viene evidenziato nella stessa determina del responsabile dell’ufficio competente e rup Michele Mancusi. Sia nel 2018 che nel 2017, infatti, le gare andarono deserte.
Per l’effettuazione del servizio di mensa sono necessari pasti per 130 utenti, tra alunni e personale ATA, come comunicato dalla dirigenza della scuola.

E qui si arriva al motivo per il quale si è deciso di partire con un avviso esplorativo per manifestazione di interesse, prima di indire la procedura negoziata con il criterio della offerta economicamente più vantaggiosa sulla base del miglior rapporto qualità/prezzo. Mancusi si richiama alla «oggettiva difficoltà di reperire ditte idonee disponibili all’effettuazione del servizio (vedi gare deserte del 2017 e del 2018)». Una indagine esplorativa, dunque, «al fine di verificare la reale possibilità di partecipazione da parte di operatori economici del settore disponibili all’effettuazione del servizio». Senza alcun impegno per il Comune ad indire poi la procedura.

L’importo stimato a base di gara è stato calcolato sui dati degli anni precedenti (lo scorso anno erano stati forniti 5.390 pasti) in 35.000 euro esclusi Iva e oneri di sicurezza per un anno scolastico. ovvero un costo unitario per singolo pasto di 6,10 euro moltiplicato per 120 pasti nelle tre giornate di tempo prolungato (lunedì, mercoledì, venerdì). Un importo, si precisa, meramente indicativo in quanto soggetto a variazioni. E dunque l’importo effettivo verrà liquidato in base al numero di pasti effettivamente erogati.

Nell’avviso pubblicato si specificano questi concetti e si descrive il servizio di gestione e funzionamento della mensa scolastica. Inoltre si precisa che «i pasti dovranno essere cucinati e confezionati presso il centro di cottura della ditta, da personale della stessa e con derrate approvvigionate a cura della ditta, la quale provvederà altresì al trasporto dei pasti pronti, con propri automezzi, utilizzando contenitori termici conformi e li consegnerà nel plesso scolastico per la distribuzione». Inoltre «il centro di cottura dovrà essere nella disponibilità della ditta e dovrà essere tassativamente ubicato ad una distanza tale da consentire un tempo di consegna dei pasti non superiore a 30 minuti».

Il servizio dovrà comprendere la fornitura di tutto il materiale necessario. Il numero presunto di addetti alla distribuzione dei pasti è di due unità. Il prezzo che verrà offerto dovrà comprendere anche i servizi di riordino, pulizia, disinfezione dei locali di refezione e di pertinenza.
Il termine ultimo per la presentazione delle manifestazioni di interesse scade alle ore 12.00 del 13 settembre. Dopodichè il Comune, eseguite le opportune verifiche, «provvederà ad invitare a presentare offerta tutti gli operatori economici che avranno presentato manifestazione di interesse alla presente procedura».

La domanda è: perverranno o meno tali manifestazioni di interesse o ancora una volta l’iter per assicurare la refezione scolastica andrà per le lunghe, costringendo ad affannose rincorse e soluzioni dell’ultima ora? Di sicuro, visti i tempi con cui ci si è mossi, si partirà in ritardo.

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