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venerdì, Aprile 19, 2024

Mazzata Erg per gli impianti di Casamicciola Terme: Tegola da 400mila euro

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Ida Trofa | Riaffiora come una vena petrolifera appena trivellata, la spinosa questione dell’inquinamento del sottosuolo sul Corso Luigi Manzi a Casamicciola Terme. E non è solo un improbabile perifrasi. Una tegola da quasi 400 mila euro per la Erg petroli giunta al termine di una lunghissima querelle giudiziaria cominciata agli inizi a degli anni 2000. Anzi una querelle non del tutto chiusa.

A distanza di quasi 20 anni, Comune, ERG e suoi gestori costretti a ricorrere nuovamente in giudizio. Una vicenda annosa che nella cittadina che fu termale ha fatto epoca tra piazza Marina con il caso della scomparsa AGIP e il Corso con la superstite ERG. Analoghe vicende, stesse perdite nel sotto suolo, destini avversi e diversi.
In particolare il sindaco Giovan Battista Castagna cosi tratteggia la necessità di nominare l’avvocato Giuseppe Poli per la tutela degli interessi legali dell’ente. La decisone nel corso della Giunta comunale per la nomina del legale, dalla quale si è opportunamente assentato l’Assessore Stanislao Senese, potenzialmente in conflitto di interessi per i noti legami di parentela con i gestori. Ma veniamo alla questione. Come scrive l’esecutivo Castagna: “Nell’anno 2009 i Sigg. Morgera Stanislao + altri convenivano in giudizio l’allora ERG Petroli. La Società Senese Nunzio e fratelli sas ed il Comune di Casamicciola Terme per la declaratoria di responsabilità conseguente all’inquinamento nel sottosuolo da idrocarburi.

Il Comune resisteva nel giudizio affidando I° incarico di rappresentanza dell’ente all’avv.Gelsomino Sirabella. Il 21 gennaio 2021 l’Avv. Sirabella comunicava che la Società Italiana Petroli. già ERG PETROLI sas aveva proposto appello alla Sentenza nr.6012/2020 del Tribunale di Napoli sezione Ischia che ha disposto /a condanna in solido della ERG Petroli e la Senese Nunzio e fratelli sas e rigetto della domanda nei confronti del Comune di Casamicciola Terme“. Una condanna al pagamento della società petrolifera di quasi 400mila euro per danni cagionati ad alcune attività commerciali e cittadini posti in posizioni limitrofe al punto di distribuzioni carburanti. Realtà che per il pericolo di inquinamento furono destinatarie di provvedimenti di chiusura da parte del comune di Casamicciola Terme stesso per ragioni di salvaguardia della incolumità pubblica.

Un provvedimento improvvido firmato da un solerte funzionario comunale dell’epoca, ora in pensione, che ha di fatto impedito anche che la questione si risolvesse al meglio per tutti e senza la condanna a cifre blu per l’accertato inquinamento da idrocarburi. E meno male che il comune è stato sollevato da ogni pagamento in soldoni! In tal senso il governo locale ha, anche per questo, ritenuto necessario nell’interesse e per la tutela dell’Ente, alla luce dell’esito positivo del giudizio di I°grado, resistere in appello innanzi alla Corte di Appello di Napoli al ricorso proposto dalla Italiana Petroli.

La difesa all’avv.Poli Giuseppe, dunque si tornerà a dibattere, a breve sulla mancata tenuta dei serbatoi di carburante, in maniera talmente rilevante, scrivono i giudici del tribunale, “che traspirando si era diffuso nel sottosuolo fino a giungere al pozzo sul cui pelo di acqua vi era una abbondante quantità di sostanza oleosa, nera e infiammabile, che emanava odore, inquinando la zona, rendendo inagibili gli immobili, creando danno alla salute e pericolo di infiammazione, per cui il Comune di Casamicciola disponeva la chiusura dell’esercizio commerciale attiguo fino al risanamento dei serbatoi e del sottosuolo.“ In ciò è stato richiesto il risarcimento dei danni cagionati agli immobili, alla salute e attività commerciale alle falde acquifere.

La condanna al risarcimento di 366.922,00 mila euro
E’ fresco di stampa il provvedimento di condanna, in solido al pagamento dei danni e delle spese legali a carico della ERG Petroli e dei suoi conduttori al centro del paese. Cifre blu avverso il cui pagamento in favore dei vicini e delle limitrofe aziende, la ERG stessa si oppone. Al punto da rendere necessaria la difesa anche da parte dell’ente locale. Secondo il giudice unico Olimpia Criscuolo del Tribunale di Ischia “Sussiste la responsabilità solidale del gestore, che avrebbe dovuto segnalare con immediatezza le perdite alla società titolare degli impianti, che avrebbe dovuto evitare, con la normale diligenza nel praticare la manutenzione, il verificarsi degli eventi dannosi, sospendendo il versamento dei liquidi nei serbatoi, che presentavano le perdite. La circostanza che i serbatoi siano stati risanati e gli inconvenienti siano stati eliminati
successivamente, come emerge dalle perizie tecniche eseguite nel corso del procedimento, conferma la responsabilità risarcitoria delle società che gestiscono l’impianto“.

La esistenza del fenomeno dannoso, la rilevanza è stata confermata dagli elaborati tecnici, scrive il giudice, “che hanno riscontrato la sussistenza di sostanze dannose per la salute, la impossibilità di utilizzo degli immobili per la loro destinazione di uso“.
Dunque per la dottoressa Criscuolo “Ricorre la responsabilità solidale delle società convenute, le quali hanno contravvenuto all’obbligo di espletare le loro attività con diligenza attenendosi al principio del “naeminem laedere”. Accertato, quindi, il nesso di causalità fra la condotta omissiva e gli effetti inquinanti, sul piano del diritto al proprietario concedente è (nel caso specifico la società Erg Petroli spa) incombe l’obbligo di manutenzione straordinaria dell’impianto; mentre il conduttore (Senese) aveva obbligo di darne avviso. Concedente ed il conduttore coerentemente avrebbe potuto eseguire i lavori e conseguirne poi il rimborso. Secondo tali assunti le società Erg spa e Senese Nunzio e F.lli sas, in solido fra loro, vanno condannate al risarcimento dei danni in euro 310.000 per danni all’immobile, in euro 37.422 per il mancato godimento del deposito, ed in euro 19.500 per il lucro mancato nel periodo di chiusura dell’esercizio, oltre interessi e svalutazione dalla domanda al soddisfo, trattandosi di debito di valore“.

Le società ERG Petroli spa e della Senese Nunzio e Fratelli sas, solidalmente fra loro e, per l’effetto, le condanna al pagamento, in solido fra loro, della somma complessiva di .euro 366.922,00 oltre interessi e svalutazione monetaria dalla domanda al soddisfo. Euro 35.000 per onorario, giustificato con la complessità dell’attività istruttoria, euro 500 per spese, oltre alle spese di perizie, relazioni e della CTU. Salvo il Comune di Casamicciola Terme per carenza di legittimazione passiva nella determinazione degli eventi dannosi e che ora si vede costretto a ricorrere per evitare condanne future.

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