A Lacco Ameno si fanno gli imbrogli e a Barano se le danno, quasi, di santa ragione! E’ questa la sintesi, estrema, di quello che è accaduto ieri mattina presso il municipio di Barano. Tonino Abbondante e Crescenzo Ungaro si sono quasi picchiati dopo un alterco, violento, in merito all’affaire fogne di Lacco Ameno. “Mariuolo” avrebbe gridato il primo ai danni del secondo e da li in poi l’indecoroso spettacolo.

Come ricorderanno i più, Crescenzo Ungaro era il responsabile dell’UTC di Lacco Ameno (poi cacciato in molo dai laccaioli e assunto con un contestato articolo 100 a Barano). Tonino Abbondante, invece, il deux ex machina di una delle ditte più attive sull’isola, la Santoro.

In occasione della gara per l’affidamento dell’appalto inerente la realizzazione dell’impianto fognario, Abbondante aveva denunciato – segnalato per essere più precisi – all’ANAC alcune difformità in merito al progetto e ad alcune ingerenze di una ditta locale e quasi in odore di società con alcuni potenti politici di Lacco Ameno.

Una questione che non è stata chiara e che non è piaciuta alla Santoro cosi da segnalare le anomalie all’Autorità Anticorruzione. Secondo Abbondante, infatti, la direzione dei lavori lacchesi affidata alla Cianciarelli non sembra essere del tutto lineare. Una parola tira l’altra e le grida, si sono udite fin da Via Corrado Buono, nonostante l’ufficio tecnico di Barano sia un coacervo di porte e porticine.

Chissà quando potremo chiudere la vicenda fogne di Lacco Ameno. Chissà quando le forze dell’ordine termineranno i sopralluoghi e i sequestri al Municipio. Chissà, quando, sarà fatta chiarezza su questo appalto nato male e terminato male. Aziende politiche, aggressioni al comandante dei vigili urbani, l’EVI che prende le distanze (Non collegate le vostre fogne ai nostri impianti), sversi di merda in mare e tanto altro, divieti di balneazione in piena estate e una storia bruttissima fatta di politici e tecnici cattivi.