Dopo anni di battaglie sindacali e intense trattative, i marittimi ottengono finalmente il riconoscimento che meritano: la Convenzione sul Lavoro Marittimo (MLC), il principale strumento internazionale a tutela dei lavoratori del mare, è stata modificata per definire ufficialmente i marittimi come “lavoratori chiave”.
Un cambiamento epocale, che avrà un forte impatto anche sulla vita e sulla carriera dei tanti marittimi di Procida, isola con una secolare tradizione marittima.

Il risultato è frutto di una settimana di negoziati serrati a Ginevra, presso l’Organizzazione Internazionale del Lavoro (OIL), durante i lavori del Comitato Tripartito Speciale (STC), in cui governi, armatori e rappresentanti dei marittimi hanno discusso e approvato 16 modifiche fondamentali alla MLC. È stata determinante l’azione della Federazione Internazionale dei Lavoratori dei Trasporti (ITF), che ha guidato il Gruppo dei Marittimi all’interno delle negoziazioni.
Il riconoscimento dello status di “lavoratori chiave” rappresenta un cambiamento sostanziale, non solo simbolico. Significa che i marittimi, compresi quelli di Procida, avranno finalmente diritto a:
Priorità negli spostamenti internazionali, anche in situazioni di emergenza. Accesso garantito e semplificato all’assistenza sanitaria. Maggiore protezione legale e sociale, in particolare durante crisi globali come la pandemia di Covid-19.
Un riconoscimento che arriva dopo anni difficili: durante la pandemia, decine di migliaia di marittimi rimasero bloccati sulle navi per mesi, senza possibilità di sbarcare o ricevere cure adeguate. Le nuove modifiche mirano a impedire che simili ingiustizie si ripetano.
Non si tratta solo di riconoscimento formale. Tra le novità più rilevanti approvate vi sono:
Migliori condizioni per il congedo a terra, un diritto essenziale per i marittimi che trascorrono lunghi periodi in navigazione, lontano dalle famiglie.
Protocolli sanitari rafforzati a bordo, per garantire cure adeguate e prevenire emergenze sanitarie.
Norme contro la violenza e le molestie: un’importante innovazione che punta a rendere il lavoro in mare più sicuro e rispettoso, eliminando comportamenti inaccettabili.
Tutti temi di vitale importanza per i marittimi procidani, che da generazioni affrontano con coraggio la vita dura di bordo.
Particolare attenzione è stata dedicata anche all’orario di lavoro e di riposo, un problema spesso sottovalutato. Verranno avviati studi congiunti tra l’OIL e l’Organizzazione Marittima Internazionale (IMO) per rivedere i limiti attuali e combattere l’affaticamento, una delle cause principali di incidenti in mare.
Inoltre, è stata introdotta una norma vincolante che obbliga i governi a garantire il trattamento equo dei marittimi in caso di incidenti o sospetti reati. Una riforma fondamentale contro la criminalizzazione ingiustificata dei lavoratori del mare, troppo spesso trattati come capri espiatori in caso di incidenti. Come ha dichiarato Mark Dickinson, vicepresidente della sezione marittimi dell’ITF: “Il trattamento riservato ai marittimi durante il Covid-19 non è stato dimenticato. Abbiamo lavorato per assicurarci che non si ripeta. Ora, il Codice della MLC riconosce i marittimi come lavoratori chiave, con obblighi chiari per gli Stati membri.”
Alla fine della settimana di lavori, sono state presentate altre cinque risoluzioni, tra cui l’estensione del mandato del gruppo di lavoro tripartito OIL-IMO per occuparsi di temi cruciali come l’abbandono dei marittimi e la crisi delle competenze nel settore.
“L’industria marittima sta affrontando una crisi di reclutamento e mantenimento del personale. I marittimi non si uniranno a un settore dove gli abusi non vengono combattuti e la stanchezza è la norma. Abbiamo bisogno di un’industria in cui i diritti vengano rispettati.”
Parole che risuonano forti anche per Procida, dove il mare non è solo un mestiere, ma un’identità culturale. Garantire a questi lavoratori una carriera sicura, rispettosa e dignitosa significa difendere una parte fondamentale dell’anima dell’isola.
La Convenzione sul Lavoro Marittimo nasce nel 2006 per unificare quasi 70 standard internazionali sul lavoro marittimo. Dal 2013 è entrata in vigore, diventando il principale strumento di protezione dei marittimi a livello globale.
Con queste nuove modifiche, la MLC si consolida come una vera Carta dei Diritti aggiornata alle sfide contemporanee.
Per i marittimi di Procida, questo cambiamento rappresenta molto più di un aggiornamento normativo: è il riconoscimento ufficiale del loro valore, della loro resilienza e della loro insostituibile importanza per il commercio globale e per la società.
Un passo avanti che onora il passato di un’isola di navigatori e costruisce un futuro più giusto per le nuove generazioni.