venerdì, Luglio 11, 2025

Mario Basentini: “I concorsi dell’EVI sono validi, andiamo avanti”

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Dai dubbi sollevati sui concorsi pubblici alle risposte con pareri legali, Mario Basentini, presidente dell’EVI, ricostruisce punto per punto la vicenda che ha acceso il dibattito istituzionale. Nell’intervista chiarisce il ruolo del Consorzio, difende la trasparenza delle procedure, affronta il contenzioso con il CISI e fa il punto su lavori, assunzioni e prospettive future. "Non abbiamo mai avuto incertezze sulla correttezza del nostro operato – afferma – ma abbiamo chiesto un ulteriore parere per rispetto delle istituzioni e dei cittadini"

Dopo mesi segnati da tensioni istituzionali, dibattiti giuridici e discussioni accese tra enti consortili, il presidente dell’EVI, Mario Basentini, ha scelto di rompere il silenzio. Lo fa con un’intervista franca e articolata, in cui affronta tutti i temi caldi che hanno animato il dibattito pubblico nell’ultimo anno e mezzo.
Dai concorsi pubblici messi in discussione da pareri legali contrapposti, al contenzioso con il CISI, fino alle recenti assunzioni stagionali e ai lavori infrastrutturali più urgenti sull’isola, come la condotta di Sant’Angelo e il corso di Lacco Ameno. Uno spazio di confronto e chiarimento, ma anche uno sguardo sul futuro politico e amministrativo di un territorio complesso e delicato come quello ischitano.

Benvenuto al presidente dell’EVI, Mario Basentini. È un po’ come se Giorgia Meloni venisse intervistata da Repubblica, almeno in questo ultimo anno e mezzo. E riconosciamo, diciamo pure tra virgolette, il coraggio di condividere questo momento anche con un giornale che ha sempre assunto posizioni molto chiare. Veniamo subito al dunque, o magari riavvolgiamo il nastro: tra il CISI e la nuova presidenza, soprattutto dopo il cambio del rappresentante di Serrara Fontana, e l’EVI sembra che si stia vivendo una battaglia a colpi di pareri pro veritate. L’avvocato Maffettone ha sostenuto che i concorsi dell’EVI non siano validi. Voi avete risposto con un altro parere, pro veritate, a firma dell’Avvocato Laudadio. Sembra un match tra Sinner e Alcaraz, o forse un altro…?
“No, non esageriamo. Anzitutto grazie per l’invito: è sempre un piacere parlare con Lei, direttore, con cui c’è un rapporto di amicizia di vecchia data. Al di là delle posizioni che hai legittimamente espresso, anche critiche ma sempre costruttive, per me è sempre stato piacevole confrontarmi. Ti ringrazio per questa opportunità. Sul presunto conflitto, anche stamattina leggendo i giornali, vedo raccontate guerre che sinceramente non riscontro. I rapporti personali sono ottimi, sia con i sindaci che con l’avvocata Lucia Rosa, Rossella, Buono, con la quale ci siamo incontrati di recente per un lungo e proficuo confronto. Sui concorsi, è vero che ci sono valutazioni diverse, ma da parte nostra non c’è alcun dubbio sulla validità delle procedure adottate. I bandi sono stati trasmessi al CISI e ai sindaci molto prima della loro pubblicazione, avvenuta a febbraio. È sembrato un po’ strano che le perplessità siano emerse solo dopo 3-4 mesi. Comunque, ci siamo affidati a una società esterna, abbiamo fatto le nostre valutazioni come organo amministrativo e chiesto un parere al professor Laudadio. Martedì 10 giugno, l’Assemblea ha deliberato un indirizzo chiaro: se le procedure sono corrette, si può andare avanti. Quindi, credo che tutto finirà per il meglio”.

Domanda spontanea: chi paga Maffettone? E chi paga Laudadio?
“Maffettone è stato incaricato dal CISI. Ha seguito anche il contenzioso con l’EVI, oggetto della nota sentenza del Consiglio di Stato di cui anche voi avete parlato. Possiamo tornarci sopra se vuoi”.

Però, a chi ascolta, può sembrare una situazione paradossale: come un figlio che fa causa al genitore, e il genitore paga gli avvocati di entrambi. Anche se, è lecito, un CdA o un ufficio di presidenza ha il dovere di difendere il proprio operato
“Se ti riferisci ai bandi di concorso, è chiaro che, a fronte di dubbi sollevati più volte dal liquidatore unico, noi che non avevamo alcun dubbio abbiamo ritenuto comunque opportuno richiedere un parere al professor Laudadio. È stato impeccabile, dal punto di vista professionale. L’obiettivo era avere una conferma esterna della bontà del nostro operato. Per quanto riguarda il contenzioso tra CISI ed EVI sulle quote consortili, è un contenzioso nato prima dell’attuale CdA ed era già davanti al TAR. Dopo che il TAR ha dato torto all’EVI, abbiamo dovuto appellarci al Consiglio di Stato. Prima, però, avevamo avanzato anche una proposta transattiva scritta via PEC, tutto documentabile. Ora la pronuncia del Consiglio di Stato ha aperto scenari nuovi: si è entrati nel merito. Vedremo come affrontare la questione, sedendoci a un tavolo con sindaci e con il liquidatore Buono”.

Avete annunciato la sospensione delle prove concorsuali, anche in attesa del CdA e dell’Assemblea del CISI. Tuttavia, si vocifera che ci sia stato un problema con la Commissione.
“È vero. Ieri mattina abbiamo ricevuto le dimissioni del dottor Michele Scognamiglio, componente della Commissione, per motivi personali. Ho già convocato il CdA per martedì 17 alle ore 11: tra i punti all’ordine del giorno ci saranno il bilancio 2024 e la procedura concorsuale, inclusa l’integrazione della Commissione. La sospensione è dovuta esclusivamente a questa defezione. Tutto il resto prosegue: avevamo già avviato la calendarizzazione delle prove per gli operai, e poi sarebbe seguita quella per tecnici e addetti commerciali. Attendiamo l’ufficializzazione del deliberato dell’Assemblea, ma avendo già avuto anticipazioni, siamo pronti a procedere martedì prossimo”.

80 candidati per il concorso da operai: un dato interessante. Forse fare concorsi seri porta partecipazione.
“Assolutamente. In totale abbiamo ricevuto 313 candidature per tutti i bandi. Un dato significativo, che dimostra la grande richiesta di lavoro. Quando si parla di contratti a tempo indeterminato con 14 mensilità, non è un’opportunità che capita ogni giorno sull’isola. L’avvio dei concorsi era una delle nostre priorità, e nonostante le difficoltà, ci stiamo riuscendo”.

Non avevamo dubbi sulla correttezza dei concorsi, ma abbiamo chiesto un parere esterno per rispetto e trasparenza

Su 313 candidati, quanti sono residenti sull’isola?
“La stragrande maggioranza, assolutamente sì. Non ho i numeri precisi qui, ma posso dire con certezza che la gran parte dei candidati è isolana”.

L’altro tema caldo è quello delle assunzioni: i famosi interinali, ora diventati stagionali. Non tutto è chiaro.
“Grazie per la domanda, provo a fare chiarezza. Fino a dicembre-gennaio 2024/2025, sulla base di pareri legali, era possibile prorogare i contratti di somministrazione fino al 30 giugno 2025. Ma a inizio anno è intervenuta una novità normativa, seguita da una circolare esplicativa del Ministero del Lavoro il 27 marzo. Di fatto, non era più possibile prorogare i vecchi contratti. Un nuovo parere legale ha confermato questa interpretazione, e l’Assemblea del CISI ci ha dato indicazione di non procedere alla proroga. Abbiamo quindi avviato una nuova procedura selettiva, a cui hanno partecipato quattro società. Abbiamo scelto l’offerta economicamente più vantaggiosa e individuato i profili di interesse. La società ha stilato una graduatoria, e il CdA ne ha preso atto. I contratti sono stagionali, con scadenza al 30 giugno, prorogabili fino al 30 ottobre. Erano necessari per garantire continuità in attesa della conclusione dei concorsi”.

Chi è rimasto fuori ha fatto ricorso?
“Sì, abbiamo ricevuto tre ricorsi su dodici somministrati. Sei sono stati assunti, tre no, e tre non hanno presentato ricorso. È comprensibile: se qualcuno ritiene che un proprio diritto sia stato leso, è legittimo che si rivolga alla giustizia. Poi, naturalmente, ci difenderemo”.

Parliamo di lavori pubblici: Sant’Angelo. Dopo polemiche e scontri, i lavori si stanno finalmente facendo.
“Ti ringrazio per la domanda. La condotta di Sant’Angelo era una priorità assoluta. I sindaci ci hanno chiesto di intervenire sin dall’insediamento. C’erano perdite in più punti, che da anni causavano fuoriuscite di liquami. Ci siamo insediati a febbraio, e dopo diverse riunioni con il Comune di Serrara Fontana, abbiamo preso l’impegno di avviare i lavori entro 100 giorni. Il progetto si articola in tre fasi: una già eseguita, una in corso e l’ultima dopo San Michele, tra settembre e ottobre. C’erano difficoltà tecniche, anche legate alla tutela della Posidonia, ma abbiamo rispettato i vincoli e appaltato i lavori. Con il sindaco Irene Iacono e l’ex vicesindaco Rosario Caruso c’è sempre stato un rapporto cordiale. Abbiamo impugnato l’ordinanza del Comune a malincuore, solo per tutelare il CdA. I lavori erano obbligatori, sulla base di una delibera CISI, e oggi sono in corso come previsto”.

L’altro intervento: corso di Lacco Ameno. Un lavoro importante, nato male, ma cruciale.
“Sì, la scorsa estate abbiamo già affrontato un’emergenza per la fuoriuscita di liquami in corso Angelo Rizzoli. L’ingegnere Franco Trani è intervenuto prontamente. Ora siamo in una nuova fase di lavori, anche grazie al ruolo di soggetto attuatore per la ricostruzione post-emergenza. Il progetto iniziale non era stato seguito da EVI, ma dal Comune. Oggi stiamo cercando di risolvere un problema atavico con tecniche moderne. E ci stiamo riuscendo”.

Si dice spesso che la sua posizione da presidente sia in bilico. C’è qualcosa di vero?
“Fa parte del gioco. È normale che ci siano opinioni diverse. Dopo un anno e mezzo, è giusto che i soci si interroghino sull’efficacia dell’organo amministrativo e del presidente. Anche io sto facendo delle valutazioni. Non ho mai percepito segnali concreti di sfiducia. I rapporti con i sindaci sono ottimi. Certo, sono stato nominato dalla politica, e le dinamiche le comprendo. Ma non vedo oggi motivi reali per pensare a sostituzioni. Vedremo cosa accadrà nelle prossime settimane”.

Guardando più avanti: Gianluca Trani, presidente del Consiglio comunale di Ischia, sembra essere una figura chiave per il 2027.
“Con Gianluca c’è un rapporto di amicizia autentica, al di fuori della politica. Una cosa rara. Sicuramente c’è la disponibilità a mettersi al servizio del Paese e del progetto politico-amministrativo. La sua leadership, anche se silenziosa, è evidente. Ma mancano ancora due anni: bisogna essere prudenti e, perché no, anche un po’ scaramantici”.
Già, prudenti.

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  • Articolo realizzato dalla Redazione Web de Il Dispari Quotidiano. La redazione si occupa dell'analisi e della pubblicazione fedele degli atti e dei documenti ufficiali, garantendo un'informazione precisa, imparziale e trasparente. Ogni contenuto viene riportato senza interpretazioni o valutazioni personali, nel rispetto dell’integrità delle fonti e della veridicità dei fatti.

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