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venerdì, Aprile 19, 2024

Maria Rosaria Mazzella: “Arriva il web nelle classi ma si studia anche il latino: siamo al passo con i tempi”

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Elena Mazzella | Ci accoglie con il volto sorridente, lo sguardo dolce e materno e con la sicurezza di chi ha la capacità di fare squadra per il bene degli alunni, Maria Rosaria Mazzella preside del comprensivo Anna Baldino.

Il plesso comprensivo del comune di Barano d’Ischia, dedicato alla prima donna ischitana laureata, si conferma al passo con i tempi nel campo dell’informatizzazione e dell’innovazione, sapendo tuttavia ben mantenere l’equilibrio con i metodi classici di insegnamento.

Aule ricavate da vecchi depositi rivivono rinnovate per accogliere alunni e studenti nel migliore dei modi, come nel caso dell’aula Girasole o delle aule biblioteca, dedicate a tutti gli alunni che tra una lezione e l’altra abbiano bisogno di spazi per potersi ritrovare.

Abbiamo chiesto alla preside Mazzella, che arriva a Barano nel 1997 dove inizia il suo brillante percorso innovativo sempre fedele alla sua sensibilità verso le esigenze dei bambini e dei ragazzi, di illustrarci di persona tutti i progetti innovativi che da qualche anno sono stati adottati.

Preside, l’istituto A. Baldino è una delle scuole che, grazie a interventi edilizi importanti, versa in uno stato migliore rispetto agli altri plessi isolani. L’offerta formativa che offre è abbastanza importante, ci parli un po’ delle novità di questo nuovo anno scolastico

“L’anno scolastico inizia con la necessità di copertura dei posti, poiché sono rimasti ancora molti posti vacanti, come capita nella piccola isola dove non c’è una scelta da parte di chi è in terraferma per evidenti ragioni logistiche ed organizzative di costi a loro carico. Per ora siamo riusciti a coprire tutti i posti con i docenti di ruolo. Fungeranno da tutor e accoglieranno i nuovi docenti al fine di rendere partecipi i nuovi doventi delle offerte formative, delle modalità organizzative e per farli sentire “a casa”.

Preside quanti sono gli studenti complessivi del Comprensivo, che comprende due sedi un po’ lontane tra di loro (una a Fiaiano e una a Barano)? E quali sono le difficoltà di gestione?

“In totale sono 550 circa dislocati nei due plessi, tra elementari e medie. Fortunatamente grazie all’informatizzazione tramite la rete, tutte le circolari e le notizie viaggiano in rete, grazie ad una classe virtuale. Siamo stati destinatari di un progetto nazionale proprio per creare classi virtuali tra gli alunni, comunicazione interne tra docenti e diffusività delle lezioni. Poiché gli alunni sono abituati a navigare in rete e gestire le varie piattaforme social, sono propensi ad usare piattaforme specifiche per gestire i colloqui con i docenti, anche in forma individualizzata. Attraverso Edmodo, la piattaforma che mette in rete gli alunni e i docenti, quando gli alunni fanno i compiti a casa, se hanno difficoltà possono approfondire contenuti e modalità di svolgimento. Si tratta di un progetto sperimentale per il quale abbiamo avuto circa 12mila euro di finanziamento per poterlo potenziare. Chiaramente si tratta di un’attività utile anche per i docenti che hanno la possibilità di scambiare materiale scolastico in una forma più agile grazie a questo sistema virtuale collegato.

Sia chiaro che questa comunicazione virtuale non esclude il contatto fisico con docenti e alunni: i colloqui e gli incontri continueranno a svolgersi nella più classica della metodologia scolastica. Nelle varie commissioni partecipano docenti di infanzia, primaria e medie, fedele alle norme di tutti i comprensivi in cui gli ordini e gradi comunicano tra loro specialmente nelle fasi di passaggio dall’infanzia alle prime e dalla quinta alla prima media. Ciò ci consente di realizzare un curriculum unico per l’alunno che comprende i vari passaggi dalla scuola dell’infanzia alla terza media.

Preside ci spieghi meglio come è strutturato il progetto nello specifico

“Abbiamo adottato una sperimentazione, che ho avuto modo di osservare a Milano, che permette di attingere dalle realtà virtuose idee che poi consentono di essere contestualizzate nella scuola.

Il progetto consiste nel portare gli alunni di quinta elementare nello stesso plesso delle scuole medie, e precisamente vicino agli alunni frequentanti le classi di prima media. Di conseguenza si articola un progetto di prestito professionale: per alcuni laboratori il docente delle medie integra le due classi (quinta e prima media) in cui gli alunni più grandi diventano dei veri e propri tutor per i bambini della quinta elementare. Una sorta di accompagnamento che dura tutto l’anno”.

E quali sono stati gli esisti di questa condivisione completa?

“All’inizio abbiamo avuto un po’ di resistenza, come per ogni innovazione. Ma con soddisfazione ho registrato successivamente che i genitori erano soddisfatti di questa integrazione. Questo ha fatto in modo che il passaggio degli alunni dalla scuola elementare a quella di grado superiore, in genere sempre un po’ difficile e drammatico, non risultasse drastico in quanto si ritrovano in un ambiente a loro familiare. Nell’ultimo triennio, anche grazie a questo progetto, ci siamo allineati agli esiti nazionali per l’italiano e matematica, segnale importante e motivo di soddisfazione. Molto spesso la scuola vuole fare di tutto e di più perdendo il vero senso della mission scolastica. Sostengo che dare l’alfabetizzazione di base, potenziare le competenze linguistico-espressive, biologico-matematiche, è fondamentale. Potenziare le competenze logico matematiche significa anche farlo attraverso l’educazione al pensiero critico attraverso vari laboratori.

Nel passato questa è stata la scuola che ha introdotto in via sperimentale il corso di latino, che tra l’altro riscontrò un buon esito. Ritorna questo corso?

“Si, nel passato il corso si fece con un professore interno e l’ho riattivato da quando sono arrivata in questo plesso. Sotto la guida della professoressa Franca Di Meglio l’approccio è stato molto significativo perché si sono attualizzati i contenuti partendo dalle derivazioni dei nomi. Il laboratorio è unico ed è frequentato dagli alunni di terza media, sia che si iscriveranno al liceo che non. Questo perché per noi è importante l’educazione al pensiero logico, così come sosteneva il professore Malagoli che amava dire: se si riflette a dire è nominativo o accusativo, un giorno mi dovrò chiedere pure se faccio il medico, è un adenoma o un tumore? Questo per testimoniare il fatto che stimolare al pensiero logico è importantissimo in qualsiasi ambito”.

Preside il numero degli iscritti in questo nuovo anno scolastico riconferma quello degli anni scorsi?

“Devo dire che gli iscritti sono di sostanziale tenuta, con richieste di iscrizioni anche da altri comuni che accettiamo volentieri dando comunque priorità ai residenti di Barano.

E’ mia abitudine salutare di persona tutti gli anni i nuovi alunni iscritti, augurando loro un buon anno scolastico e una buona permanenza in questa nuova comunità in cui facciamo squadra per loro”.

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