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venerdì, Aprile 19, 2024

Mara (Carfagna) e Massimo (Garavaglia)

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Io credo che le occasioni e le opportunità quando non vengono colte mostrano, soprattutto, il fallimento di chi doveva riceverle in una maniera percentuale più grande di quelli che, invece, dovevano assecondarle e facilitarle.
Spesso si sentono le lamentele verso chi ha di più, verso chi sta meglio e non sento mai una presa di coscienza o un’analisi che metta in evidenza i propri errori. Bene, fatta questa piccola premessa, avendo ben considerato che la provenienza territoriale non serve a produrre buoni politici, penso che i ministeri di Mara Carfagna e di Massimo Garavaglia (turismo con portafoglio, wow!) siano l’occasione che non dobbiamo perdere.
Dobbiamo sfruttare, Domenico De Siano e Severino Nappi. Senza troppi problemi, senza troppe sovrastrutture mentali. Basta con la domanda “cosa ha fatto da senatore per Ischia?”. Basta! Questo è l’alibi di chi, comunque, ha bisogno di Giugliano per essere eletto.
Noi cosa abbiamo chiesto? A cosa hanno detto no? A quale nostra proposta non hanno dato importanza. A quale promessa o impegno sono venuti meno?
Beh, fino a quando non chiediamo qualcosa di chiaro, certo, realizzabile, non saremo mai in grado di poter capire gli altri cosa possono fare per noi.

Mara Carfagna è il ministro del Sud ed è un’amica di Ischia. Quante volte è stata chiamata in causa? Quante volte è stata investita di un nostro problema. La storia ci dice che quando lo abbiamo fatto (i docenti terremotati trasferiti) si è impegnata ed ha onorato le promesse fatte.
Chi inizia a smuovere le acque? Chi inizia ad aprire chrome e a scrivere una mail?
Massimo Garavaglia, invece, di turismo si è occupato quando era impegnato nella politica locale, come assessore all’economia crescita e semplificazione in Lombardia, e porterà nel settore la sua competenza in fatto di conti e di gestione.
Quale sindaco supera la visione locale e inizia ad aprire dialoghi istituzionali, tavoli ufficiali e iniziative concrete? Questa è l’ennesima occasione che ci è posta a portata di mano.
E questa può essere anche l’occasione di dare qualche risposta locale.
Che ci sia feeling tra il sindaco di Ischia, Enzo Ferrandino, e il senatore Domenico De Siano mi sembra sia un fatto scontato. Il cuscinetto Gennaro Scotti a questo serve, a rendere i contatti più comodi.
Rilanciamo un appello alla Carfagna, diretto, immediato, schietto per il sud e per le isole del sud? Comprendo bene che oltre il faro della Pagoda esiste anche tutto il resto del mondo, ma nessuno ha mai dimostrato che guardarsi il suo è sbagliato. Qualcuno, stando meglio, lo chiama provincialismo. Beh, se interessarsi del proprio territorio è provincialismo, che provincialismo sia. Abbiamo bisogno di fare presto e di fare bene.


D’Ambra: “possiamo diventare validi interlocutori di Draghi”
«Sia a titolo personale, sia come presidente dell’associazione Federalberghi delle isole di Ischia e Procida –Luca D’Ambra fa sapere anche ai lettori del Dispari dopo numerose censure -, mi compiaccio della rapida soluzione della crisi di governo, grazie all’autorevolezza di Mario Draghi. Condivido la sua scelta di ministri “politici”, anziché “tecnici”, come invece ci si aspettava, perché politico è il compito di un esecutivo e dei suoi rappresentanti: per le funzioni amministrative ci sono i sottosegretari, i dirigenti, i funzionari. Esprimo la mia fiducia nella competenza e nelle capacità del premier, che, come primo provvedimento, ha ripristinato il Ministero del turismo, la cui funzione era stata, evidentemente, fin qui trascurata, in un Paese come il nostro, a spiccata vocazione turistica, per la sua storia, il suo patrimonio archeologico e artistico, i suoi paesaggi. Un Paese in cui, ancora nel 2019, il turismo produceva 232,2 miliardi di euro, corrispondenti al 13,2% del PIL nazionale, e impiegava 4,2 milioni di persone, pari al 14,9% dell’occupazione totale. A partire dal 2020, il COVID-19 ha drammaticamente falcidiato introiti e posti di lavoro nel comparto turistico, per il quale non si prevede una vera ripresa, almeno fino al 2024.

Il conferimento del portafoglio al Ministero del turismo dimostra una precisa volontà di venire in soccorso a questo settore, fino a poco tempo fa così economicamente significativo, per l’Italia, e che racchiude in sé potenzialità ancora maggiori, specie se (e anche questo sembra un orientamento del governo Draghi) il ministro Massimo Garavaglia instaurerà una fattiva collaborazione con altri dicasteri, quello della cultura in primis, ma anche quelli dell’ambiente, dell’economia, dello sviluppo economico, del lavoro, degli affari esteri. Approfittiamo di questa attenzione che il nuovo esecutivo sembra riservare all’ambito turistico, per diventare suoi validi interlocutori: consultiamoci, confrontiamoci, uniamoci nel rappresentare le nostre idee e le nostre esigenze, non solo nell’interesse della nostra categoria, ma anche in quello dei turisti, dei cittadini, del territorio. Non abbiamo molto tempo e, questa volta – conclude il presidente -, non possiamo permetterci errori, per noi e per le generazioni future, che tanto paiono stare a cuore al neopresidente del Consiglio. Auguri al nuovo governo. Auguri a tutti noi, in vista di un felice rinnovamen

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