Al grido “Gratteri, Gratteri”, i manifestanti si sono riuniti in piazza Matteotti, davanti agli uffici della Procura della Repubblica di Catanzaro, con striscioni e cori a sostegno dell’attività dei magistrati ma, per volere del comitato organizzatore, senza bandiere e simboli di partito.
Gli studenti accorsi numerosi in piazza hanno esposto cartelloni con frasi e slogan contro la ‘ndrangheta, come “La mafia non si combatte con la pistola ma con la cultura”, “Il silenzio è mafia”, “Infettiamoci d’onestà” e “Liberi di crescere liberi”. “Qui per il coraggio di Gratteri, la Calabria e il suo domani”, si leggeva in uno striscione esposto tra la folla, che non ha raccolto solo calabresi. All’iniziativa per la legalità e contro la ‘ndrangheta, che ha riempito la piazza catanzarese, hanno partecipato, infatti, manifestanti provenienti da tutta la Calabria e da altre regioni.
Davanti al disegno di una Calabria smontata come un puzzle, sulla quale campeggiavano le parole-chiave per “ricostruire la Calabria” (“lavoro”, “legalità”, “trasporti”, “sanità”, “istruzione”), lo scrittore Pino Aprile, tra i promotori dell’evento, ha letto un messaggio inviato da Nicola Gratteri ai manifestanti.
(ITALPRESS).