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Maledette pensiline | #4WD

By Redazione Extra

August 31, 2022

A Campagnano, nei pressi della fermata EAV lungo la salita che proviene dalle case popolari, è stata installata una pensilina in ferro con copertura in policarbonato bianco per gli utenti in attesa dell’autobus che ritorna verso il centro. 

L’assenza di adeguate attese per i tantissimi fruitori -residenti e turisti- delle linee su gomma ex Sepsa su tutta l’Isola risale agli anni ottanta, quando ne furono installate alcune di colore verde e giallo, sempre in lamiera e, quindi, soggette in breve al normale logorio del tempo. Da allora ad oggi abbiamo assistito anche al tentativo di installare dei display con il collegamento gps ai singoli veicoli per comunicare a chi è in attesa, proprio come in città, il tempo di arrivo dell’autobus di loro interesse, oltre a recentissimi faretti a ricarica solare per evitare l’attesa al buio. Ma una fermata che ripari dalla pioggia e dal sole battente, ahimé, oltre poche apparizioni a macchia di leopardo a cura di qualche singolo comune, resta dalle nostre parti una chimera da terzo mondo.

Anche nei pressi del nuovo parcheggio ex Jolly, poco dopo l’insediamento da sindaco di Enzo Ferrandino del 2017, fu installata una struttura esteticamente discutibile in ferro e pvc, con tanto di stemmi della Città (non del Comune, ah ah ah), che il nuovo primo cittadino definì “assolutamente provvisoria” ma “primo passo per risolvere il problema dei tanti viaggiatori astanti”. Sono passati cinque anni, ma quell’orrore in pieno centro può tranquillamente considerarsi definitivo, così come lo diventerà -probabilmente- quello più recente di Campagnano.

Proposta: nel ricordo di un esteta come Sandro Petti, i sei Comuni ischitani approvino un prototipo di pensilina in varie dimensioni, realizzata in pali di castagno con tanto di bougainville, la cui copertura in materiale plastico potrebbe essere tranquillamente abbellita e resa invisibile da gradevoli pagliarelle e le pareti interne decorate con riproduzioni di paesaggi dei principali artisti ischitani. Sarebbe veramente un bel segnale di riqualificazione del territorio. Per tutti.