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venerdì, Aprile 19, 2024

Lutto, l’isola piange Roberto Pio Zollo

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Se ne è andato, in silenzio, questa mattina Roberto Pio Zollo, Maresciallo Maggiore della Polizia Municipale di Forio e persona molto amata sull’isola anche per i suoi trascorsi nel mondo dello sport.

Scrive Luciano Castaldi: ” Dai balconi ci si passava facilmente ogni cortesia. Ricordo l’invito a guardare insieme, dinanzi alla tua TV a colori, la finale di Coppa dei Campioni, quella della sconfitta amara contro l’Amburgo. E poi quello di andare a giocare a basket. “Ti vedo bene come lottatore sotto canestro”. Il virus della passione per lo sport che mi ha dato tanto, lo devo a te. Sapevi parlare bene, e non solo di sport.

E io volevo essere come te. Carismatico, senza mai moti d’ira. Io, invece, così facilmente infiammabile… Un giorno, dal balcone, mi passasti un primo manuale per allenatori, “Il mio credo cestistico” di Dan Peterson. Lo conservo come fosse una reliquia. Sempre, mi sono ricordato che da quel balcone mi è arrivata soprattutto aria di libertà. L’invito cioè a pensare sempre con la propria testa. A non piegarsi ai prepotenti e agli arroganti. Grazie Pio.”

Anche l’ASD Forio Basket ha un pensiero per Zollo: “Pio Zollo ci ha lasciati. Il Forio Basket perde un socio fondatore, un appassionato, un coach ….un amico. Partecipiamo tutti con affetto al dolore della famiglia ricordandone l’impegno, la dedizione e il suo amore per lo sport e per i ragazzi.”

“Da oggi – scrive Fernando Calabrese -, il Corpo della Polizia Municipale di Forio è più povero. Il Maresciallo Pio Zollo ci ha lasciato!
Sei stato un collega di lavoro, un sindacalista aziendale appassionato, criticabile quanto si vuole, ma hai sempre lottato per una migliore condizione di lavoro del comparto della Polizia Municipale e del ramo impiegatizio. Dal carattere per certi versi spigoloso e sanguigno, ma sempre appassionato e sincero, non hai goduto dei “favori” e della necessaria comprensione da parte di chi poteva e doveva capire i tuoi disagi ed il desiderio di una migliore ed efficiente condizione lavorativa, più protesi al dialogo che “all’io sono”.
I tuoi comportamenti, che in qualche occasione sono sembrati ostili altro non erano, a mio parere, che una esplicita richiesta di essere maggiormente compreso, una pretesa di maggiore fiducia e di ascolto. Di contro, però, spesso sei stato più vessato che compreso! Quante delusioni ma anche quante belle soddisfazioni abbiamo condiviso nelle tante rivendicazioni sindacali !!
Addio caro amico e collega. Mi confortano la fede e la certezza che ora riposerai in una dimensione fatta di luce, di giustizia e di pace eterna!🙏🙏🙏🙏”

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