L’ulivo di Papa Giovanni Paolo II è finito nel dimenticatoio: malato e scorticato, resta nel disinteresse, “solo”, sul piazzale del Soccorso a Forio.
Mentre in altri paesi i simboli di eventi così importanti vengono valorizzati e tutelati, da noi sono abbandonati e lasciati nell’incuria più totale. Nessuna manutenzione, nessuna valorizzazione e, sopratutto, nessuna tutela per un albero che, non solo in quanto tale, è un bene prezioso della comunità, quanto è l’essenza e l’immagine di un evento, la presenza di un Uomo, il Capo della Chiesa, il pastore di un popolo la cui origine e matrice sono senza dubbio cristiane.
Le sue foglie ed i suoi rami davano ombra al Pontefice, la bellezza e la forza di quel simbolo di pace furono l’essenza di una giornata che sarebbe dovuta essere indimenticabile per tutti. Ogni luogo dovrebbe ancora parlare di quel giorno ed invece né le autorità politiche, né quelle religiose hanno sentito il bisogno di tutelare e salvaguardare questa pianta, l’ulivo di Papa Wojtyla. Una pianta bellissima e rigogliosa che si è trasformata, ora, in uno scopettino inclinato in una aiuola spoglia e ripulita alla buona.
Era il 5 maggio 2002. A breve cadrà l’annuale ricorrenza. L’auspico è che per quella data qualcuno pensi a quell’albero abbandonato lì sul piazzale che accolse e salutò, con la sua folla immensa, il Santo Padre nella sua visita pastorale ad Ischia.