Luigi Balestriere | “Ci mancherà il suo stile, la sua arguzia, la sua competenza, la sua sensibilità, la sua professionalità, la sua umanità. Ci mancherà tutto di lui. Barano, Ischia, l’isola intera, senza distinzioni di alcuna natura, oggi si riscoprono più povere, perdono una monumentale figura di elevato spessore culturale e umano. Un luminare nel campo medico, un punto di riferimento, un sicuro orientamento nella realtà, nella complessa e articolata geografia che si snoda nei rapporti sociali e professionali.

Conoscerlo è stato un onore, una di quelle figure imponenti che lasciano profondamente il segno, di quelle che non si dimenticano, che insegnano, formano, rassicurano, colmano i vuoti, curano il corpo e l’anima. I suoi toni pacati, rassicuranti accompagnavano i suoi pensieri profondi, i suoi consigli. Ascoltando la sua voce, si aveva l’impressione che le parole s’inchinassero, quasi seguissero un percorso segnato nel pentagramma di note caratterizzate da una sensibilità che si percepiva anche dalle tonalità. I suoi concetti e le sue indicazioni avevano effetti curativi anche sui dubbi e sulle incertezze. Rasserenava anche un suo saluto, un cenno con la mano.

La sua scomparsa lascia davvero una voragine nella comunità, che è attonita, smarrita, sconcertata e frastornata. Uno di quei terribili vuoti che il tempo non riuscirà a colmare, ma la sua figura sarà scolpita nella storia di Barano e dell’isola intera, impressa nei ricordi di chi lo ha conosciuto. E lì vivrà. Per sempre.

Un signore d’altri tempi, uno di quegli uomini di cultura e umanità che un’epoca ne dona pochissimi.

Datur hora quieti, Dottore.”