lunedì, Novembre 10, 2025

Lo sfogo di Virginia: «All’esame non ci si può giustificare con “il traghetto ha fatto ritardo”»

Il grido d’allarme di Virginia Iacono fotografa l’ennesima ferita aperta nei trasporti marittimi campani: orari disattesi, scali non comunicati e ritardi cronici che trasformano la vita quotidiana di studenti e lavoratori in un percorso a ostacoli. La denuncia della giovane pendolare mette a nudo una realtà che non può più essere ignorata

Gli ultimi articoli
pubblicità elettorale

Virginia Iacono è una studentessa ischitana che ha sollevato l’ennesimo e, forse, inascoltato appello affinché l’isola possa avere un servizio di trasporto marittimo adeguato alle esigenze del 2025. Il racconto di Virginia è dettagliato e provato e la riflessione si aggiunge a tante altre: non si può sostenere più un servizio così vitale con le regole del mercato.

Serve una rivoluzione politica che dia ai trasporti marittimi la dignità del servizio pubblico in tutte le sue sfaccettature: rotte chiare, orari di percorrenza chiari, modifiche chiare. E, soprattutto, una pianificazione efficace che tenga conto delle esigenze degli utenti e non più delle “pezze a colori” di una Regione Campania con una “falla enorme” sui trasporti marittimi.

Lo sfogo di Virginia

Mi chiamo Virginia Di Iorio, sono una ragazza dell’isola, una studentessa universitaria che ogni giorno fa da pendolare per raggiungere l’università. Quotidianamente prendo il traghetto Medmar con partenza da Casamicciola Terme alle 6.20. Ogni giorno la stessa routine sveglia alle 4, uscita di casa alle 5.30, traghetto alle 6.20. Su ogni sito consultabile, quella corsa dura un’ora e prevede l’attracco alle 7.20 a Pozzuoli.

Tutti i giorni, nella realtà dei fatti l’attracco avviene non prima delle 7.30, 7.35 e non addirittura alle 7.40. Inoltre, nel mese corrente più volte è capitato che la corsa aggiungesse, in modo non dichiarato né ufficialmente sui vari siti, né tantomeno detto in biglietteria o all’imbarco, lo scalo a Procida comportando così un ritardo totale di mezz’ora con conseguente sbarco alle 7.50.
Parliamo di una corsa presa da studenti e lavoratori soprattutto che hanno bisogno di quel contatto con la terra ferma e mezz’ora di ritardo comporta non presentarsi a lezione, non essere ammessi ad esami e doversi giustificare a lavoro. Ho contattato la Medmar per far presente che un comportamento del genere è irrispettoso a dir poco. So che un lieve ritardo una tantum possa capitare a tutti ma qui è abitudine.

Si parla tanto di Ischia come isola turistica ma troppo poco di quanto l’isola e l’isolano siano isolati. Per arrivare in Facoltà dall’istante in cui sono uscita da casa ci ho messo 4 ore, il tempo equivalente di fare con mezzi pubblici andata e ritorno Napoli-Roma e penso che tanti come me siano stanchi della situazione, situazione per cui non vi è alternativa.
Alla fine, però, un po’ di serietà nell’informare anticipatamente le persone di un eventuale variazione di rotta e di modificare gli orari sui siti in modo che siano coerenti con la realtà non costerebbe tanto eppure le persone e utenti di un servizio che pagano non meritano neanche questo.

LA NOTA ALLA MEDMAR

“Gentilissimi, vi contatto a causa degli enormi disservizi che state fornendo. Io sono “un’utente fissa” della vostra corsa da casamicciola terme a pozzuoli delle 6.20. Benché su OGNI SITO, sia scritto che il traghetto parta alle 6.20 per attraccare alle 7.20, OGNI GIORNO la corsa porta più di 15 minuti di ritardo attraccando alle 7.35 (quando va bene). Da inizio settembre, già è capitato tre volte che la corsa specificata effettuasse scalo a Procida NON PREVISTO, comportando un ritardo di 30 minuti rispetto agli orari indicati e quindi un attracco alle 7.50. Sinceramente è un’enorme mancanza di rispetto questa situazione. Un ritardo occasionale può capitare a chiunque ma qui è un’abitudine. Noi, isolani o meno, paghiamo un servizio.

Chi prende la corsa delle 6.20 è pressoché un disperato che ha i minuti contati per arrivare a lavoro o in università e un ritardo di mezz’ora per uno scalo di cui nessuno sa nulla perché non ufficializzato, né tantomeno comunicato in biglietteria o nei giusti tempi online è qualcosa di insostenibile. Vi scrivo perché questa situazione non può proseguire in questo modo. Per rispetto verso i vostri utenti vi si chiede di modificare gli orari delle corse in modo che siano coerenti con i ritardi quotidiani che portate SU OGNI CORSA e di informare ufficialmente qual ora dobbiate aggiungere scali.

Arrivando con un’ora in ritardo a lavoro o in università non ci si può giustificare con “il traghetto ha fatto ritardo per le sue esigenze”, a lavoro nessuno ti giustifica e negli esami nessuno ti tollera arrivando a non far sostenere appelli per cui uno studente si è preparato e ha sofferto non poco”

  • Articolo realizzato dalla Redazione Web de Il Dispari Quotidiano. La redazione si occupa dell'analisi e della pubblicazione fedele degli atti e dei documenti ufficiali, garantendo un'informazione precisa, imparziale e trasparente. Ogni contenuto viene riportato senza interpretazioni o valutazioni personali, nel rispetto dell’integrità delle fonti e della veridicità dei fatti.

    Visualizza tutti gli articoli

Iscriviti alla newsletter

Resta informato e non perderti nessun articolo

contenuti sponsorizzati da Geozo

1 COMMENT

  1. da aggiungere che tutto cio’ è dovuto alla velocità del naviglio , in media intorno a 11/13 nodi, lumache ,basta qualche minuto di ritardo alla partenza che i tempi diventano insopportabili per fare da sponda a sponda ovvero le poche miglia che ci separano dalla terra ferma .

LEAVE A REPLY

Please enter your comment!
Please enter your name here

Iscriviti alla newsletter

Resta informato e non perderti nessun articolo

Gli ultimi articoli

Stock images by Depositphotos