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venerdì, Aprile 19, 2024

L’isola d’Ischia ha già dimenticato il dramma di Casamicciola

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Se “fare presto” è sinonimo di “per me è solo un problema”

Da giorni, il dibattito sui tempi con cui lo Stato sta reagendo a Casamicicola sembra sia andato in un’unica direzione, quella sbagliata. In qualche modo (anche se non è stato così) si è rispettato il tempo di ricerca dei dispersi e, dopo i funerali, si è pensato che tutto potesse essere risolto nel giorno di qualche giorno. Della serie “basta togliere un po’ di fango” …

In verità, e su questo sono pronto a scommettere (se mai scommettessi), l’unico problema di molti è solo quello del proprio fastidio personale. Se mai si fosse verificata la frana che ha portato alla chiusura della SS270, nessuno si sarebbe preoccupato di Casamicciola.

L’isola d’Ischia ha già dimenticato il suo dramma del 26 novembre. Senza dirlo in maniera esplicita ma leggendo le reazioni e posizionandole su una possibile linea temporale, sembra che la colpa di sia di Casamicciola. È così, ma è facile pensare che se loro costretti a percorrere la strada che da Lacco Ameno fa il giro dell’isola è colpa della terra fragile di Casamicciola!

Famiglie con i morti? Problemi loro! Migliaia di metri cubi da smaltire? O problemi loro o possibile affare per qualcuno! 300 e oltre sfollati? Problemi loro! Quello che altrove continua ad essere motivo di preoccupazione e le telefonate di vicinanza sono ancora diverse, qui da noi diventa un problema.

Mi sembra di vivere in un incubo se penso che il mondo della scuola sia fermo a giornate di sciopero “giustificato” e nessuno, ancora, abbia ancora chiesto ad EAV di realizzare corse scolastiche dirette e riservate! Mi sembra una follia pensare che per mesi, a Procida, l’EAV abbia portato gratis i turisti della “Capitale”. Mi sembra una follia che ancora oggi si litighi per la DAD o per la DID e non ci sia una reazione chiara e ufficiale per comprendere quale sia l’esigenza di mobilità sull’asse Lacco Ameno-Ischia verso Liceo, Telese e Mennella che, tra l’altro sono uno vicino all’altro.

150 metri di pericolo, quasi sicuramente dovuto ad opere abusive, stanno mandano in tilt un’isola intera. Penso alle assurdità lette e sentite in questi giorni e mi chiedo quale colpa abbia commesso Casamicciola Città? E non riesco a rispondere perché l’immenso dramma che abbiamo vissuto è tutto ridotto e declassato ad un problema di viabilità e la frana assassina dell’Epomeo è solo una concausa. L’isola litiga e si dispera per un po’ di nebbia (assurdo davvero) non perché sono morti 12 fratelli e sorelle, non perché è venuto giù l’Epomeo, ma perché non si può passare sotto la Casa Cantoniera.

E, quando qualcuno riaprirà quella strada, sarà tutto dimenticato. Anche i 12 morti che già alla Marina, forse, sono solo un ricordo. Questo mare di finta preoccupazione si agita perché viene toccato. Purtroppo (e lo dico con rammarico e rabbia) questa volta non si può chiudere il danno tra Via Spezieria e Via Fango. Non ci è andata bene come con il Terremoto. Li ce la siamo cavati con due semafori. Questa volta, invece, il problema è più ampio, è legato ai capricci di qualche privato (dall’alveo La Rita alla villa sopra la Casa Cantoniera) e ai disagi di tizio e di caio. Sempre che sia mal tempo. Perché, sia chiaro, se è buon tempo, poi il problema è il semaforo e la fila.

1 COMMENT

  1. Giusto,siamo un popolo di pecoroni che in questi frangenti mostra ancora una volta la vera faccia dell’ovis man che siamo

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