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L’immunità elettorale | #4WD

By Redazione Extra

April 22, 2020

Ribadiamo la necessità di garantire agli elettori l’inalienabile diritto a esprimersi nei tempi più rapidi possibili, compatibilmente con l’andamento dell’epidemia. Pertanto ritenendo, per quanto è possibile prevedere oggi, che l’estate sia la stagione più sicura dal punto di vista epidemiologico, ribadiamo la necessità di allargare la finestra di voto, come da noi richiesto, al mese di luglio“.

L’ottimo consigliere regionale Armando Cesaro, al di là di ogni critica del tutto qualunquistica e fuori luogo, ha prontamente messo a nudo la partecipazione del presidente campano De Luca (unitamente al veneto Zaia, al pugliese Emiliano e al ligure Toti) alla stesura e alla firma di un documento assolutamente inopportuno, presentato al Governo per invocare tornate elettorali amministrative a così breve distanza dal culmine della pandemia in Italia, con la scusa che d’estate si voterebbe in maggior sicurezza.

Ma quel che lascia ancora più perplessi è la faccia tosta di questi quattro signori i quali, piuttosto che preoccuparsi di sollecitare Conte e compagni ad alimentare concretamente le speranze di assoluta sopravvivenza di famiglie e imprese italiane con provvedimenti seri e degni di considerazione, si sono invece concentrati sulla possibilità di mettere a frutto l’ipervisibilità da coronavirus in vista di una più agevole riconferma da parte del rispettivo elettorato.

De Luca in particolare, diventato l’emblema del lockdown ad ogni costo non solo in Campania ma su tutto il territorio nazionale, l’uomo dei proclami da lanciafiamme, da chiusura dei confini, da quarantena obbligatoria all’intero comune di Saviano con tanto di blocchi di cemento ai limiti del territorio, non ha resistito al fascino del secondo tentativo, accodandosi al coro dei colleghi-petentes (stavolta a parti invertite) e beccandosi il secondo ceffone da Palazzo Chigi. Se ne parlerà da settembre in poi, se tutto va bene! Intanto, noi tutti avremo modo di pensarci su. O almeno, lo si spera.