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giovedì, Aprile 25, 2024

L’idea di Salvatore Lauro: “Bond Ischia per rilanciare il turismo”

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L’ex senatore con l’istituto Agostino Lauro chiede di sfruttare, facendo rete, il Fondo Nazionale del Turismo appena lanciato dalla Cassa Depositi e Prestiti

Per sostenere il sistema turistico dell’isola d’Ischia, duramente provato dalla crisi pandemica, chiediamo che vengano ideati dei Bond speciali per l’isola, dei Bond Ischia, volti a sostenere le reti d’impresa nate tra gli imprenditori virtuosi durante il lockdown”. Parte dall’ex senatore della Repubblica Salvatore Lauro e dall’Istituto Agostino Lauro, che porta il nome di suo padre, indimenticato pioniere nel settore dei collegamenti marittimi, una nuova proposta per tenere a galla le economie dell’isola e valorizzare, attraverso nuovi strumenti di sostegno già previsti su scala nazionale, le idee sviluppate dai giovani del territorio.

“Con l’ausilio della giunta neo-eletta della Regione Campania e forti delle reti d’impresa create attorno alla piattaforma Ischia 4.0 – prosegue Lauro – chiederemo contributi ad hoc per un comparto economico che si regge sul turismo e che, mai come in questi mesi, ha stimolato i giovani dell’isola e le start-up a inventare nuovi modelli di business per far fronte alle difficoltà legate al Covid-19, che come sapete sono ancora particolarmente rilevanti”.

A cosa si riferisce in particolare Salvatore Lauro? “Insieme alle opportunità legate al cosiddetto Recovery Fund, il Fondo per la ripresa di 750 miliardi che l’Unione europea a fine luglio ha messo sul piatto per rilanciare le economie dei 27 Paesi membri travolte dalla crisi del Covid-19 e che prevede una voce ad hoc per le isole minori, Ischia ha tutte le carte in regola per mirare alle opportunità del Fondo Nazionale del Turismo, appena lanciato – con una dotazione di 2 miliardi di euro – dalla Cassa Depositi e Prestiti. Il Fondo si inserisce nella strategia del Gruppo CDP a supporto del turismo, settore chiave per l’economia italiana, visto che rappresenta il 13% del Pil e il 15% dell’occupazione. Ecco, le energie positive dell’isola devono fare sistema per chiedere dei Bond pensati proprio per l’isola, che vive di una stagionalità turistica importante e che, purtroppo, quest’anno dovrà fare i conti con i mancati introiti legati in particolar modo agli inesistenti flussi turistici internazionali. Questo – prosegue Salvatore Lauro – è un momento importante, direi decisivo, in cui abbiamo il dovere di scongiurare il tracollo economico dei nostri territori attingendo con intelligenza ai fondi messi a disposizione a livello italiano ed europeo in soccorso a un sistema turistico che, senza dubbio, ha pagato un dazio elevatissimo alla pandemia”.

Proprio in queste ore, peraltro, il Ministro per i Beni e le Attività Culturali e per il Turismo, Dario Franceschini, ha sottolineato come “grazie a Cassa Depositi e Prestiti nasce un potente strumento per sostenere lo sviluppo del settore turistico, uno degli assi portanti dell’economia nazionale al quale il Governo ha riservato attenzione sin dal principio dell’emergenza Covid. Parte importante di questo settore è il tessuto imprenditoriale dell’ospitalità italiana, un comparto ricco ed eterogeneo. Molte sono le realtà a conduzione familiare così come le piccole catene alberghiere che costituiscono una delle caratteristiche originali del turismo nel nostro Paese, dove il viaggiatore si sente autenticamente accolto. Si tratta di un patrimonio messo a rischio dalla emergenza pandemica, le cui conseguenze hanno colpito in particolar modo un settore strategico dell’economia nazionale quale è il turismo. Per difendere questo vero e proprio bene, il decreto Rilancio ha stanziato risorse importanti per prevenire il depauperamento dell’ospitalità alberghiera italiana, evitando acquisizioni che ne compromettano il carattere identitario. Risorse che presto saranno disponibili nel contesto del Fondo Nazionale del Turismo”.

La creazione del Fondo Nazionale del Turismo si inserisce nella più ampia strategia di Cassa Depositi e Prestiti a supporto del sistema turistico con iniziative per la formazione, grazie alla “Scuola italiana di ospitalità”; l’innovazione e la digitalizzazione, attivando la leva del Venture Capital puntando su startup e PMI innovative; il consolidamento del settore in partnership con primari operatori e le attività nel real estate per promuovere l’evoluzione del business model alberghiero, tramite la separazione tra la proprietà immobiliare e la gestione.

“Ischia, che è un sistema economico turistico maturo e produttivo, tra i principali del Paese Italia, ha tutte le carte in regola per ottenere sostegni validi per rimettersi in piedi”, conclude Salvatore Lauro. “Mi farò promotore di azioni sinergiche, che privilegino le nuove generazioni, affinché – con l’ausilio della politica regionale e locale, dalla quale mi aspetto profonda collaborazione, le imprese turistiche del nostro territorio possano trovare, con i Bond Ischia, modi e termini efficaci per non restare ferme al palo. I tempi sono brevi e bisogna presentare progetti concreti: questo è il momento vero per verificare se gli isolani sono realmente in grado di fare sinergia, o Ischia farà la fine di Venezia, il cui centro storico è in vendita a ben definiti gruppi esteri”.

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