martedì, Dicembre 10, 2024

Liberato un gheppio, festa grande alla “Scotti”

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Una mattinata nel segno della natura. E della libertà. Quella riacquistata da un giovane esemplare di gheppio, liberato dai responsabili ischitani dell’Enpa, l’ente nazionale per la protezione degli animali, alla presenza del Corpo Forestale dello Stato.
E’ stata una vera e propria festa quella a cui hanno preso parte gli studenti, assai entusiasti, della scuola media “Scotti” di Ischia, alla presenza del dirigente scolastico Lucia Monti.
Il piccolo rapace era stato recuperato qualche giorno fa a Forio, impaurito e incapace di volare. Consegnato alle amorevoli cure della veterinaria Cigliano, non ha mostrato fratture o ferite particolari. Così, dopo qualche ora, è stato reimmesso in libertà, non senza un colpo di scena. Nel piazzale del plesso scolastico, infatti, il gheppio si è mostrato impaurito. Meglio, dunque, dopo averlo presentato alla popolazione studentesca (che non ha mancato di immortalarlo con gli smartphone), rilasciarlo a Fondo d’Oglio, in zona Cretaio, dove l’uccello ha guadagnato la zona boschiva.
“I ragazzi hanno mostrato entusiasmo e interesse per una specie forse nuova ai loro occhi, ma che è parte integrante dell’avifauna dell’isola e che va dunque tutelata e salvaguardata, in particolare dai bracconieri”, hanno commentato Luigi Di Meglio e Lina Paolella.
p.r.

12 COMMENTS

  1. Che il gheppio sia un uccello di specie giustamente protetta e “sacro” , così come tutti gli altri rapaci, è cosa molto nota tra i cacciatori.
    Ciò che evidentemente non sa chi non è per nulla esperto,è il pericolo che può rappresentare un rapace impaurito (non pochi cani ci hanno rimesso gli occhi) attraverso i suoi artigli ed il suo fortissimo becco capace anche di staccare un dito come nulla fosse.
    Capisco “l’insegnamento” che si intende dare a dei bambini verso un rispetto più che giusto nei confronti della fauna protetta nonchè in estinzione e di importanza assoluta per l’ecosistema, al contario, ciò che non mi è chiaro è come sia possibile che insegnanti e genitori possano esporre dei ragazzi a tali enormi rischi…immaginate se invece di volare si fosse diretto verso il viso di un bambino…immaginate.
    Per favore, se proprio si vuole forgiare alla “non violenza” (evitando che un domani diventino dei cacciatori)dei giovani fanciulli, fatelo con un pettirosso…mai più con un rapace, potreste far piangere qualcuno per tutta la vita.
    Un suggerimento al dirigente scolastico, la prossima volta chiami qualche esperto ancor prima di promuovere delle iniziative così rischiose.
    Antonio Buono
    dirigente Liberacaccia

    • E forse dovremmo chiamare lei signor Antonio? O forse uno dei suoi amici cacciatori!
      La sua mi sembra la logica di Paperino.
      Lei sembra essere una persona colta perció capirá il mio sarcasmo ma non credo sia proprio opportuno prendere consigli da lei anche se senza metterlo in dubbio la sua conoscenza sul soggetto é di sicuro molto superiore a quella di molti.
      Ma sarebbe controproducente per la prossima generazione di protettori di animali di prendere consigli da qualcuno che infatti gli animali li ammazza per passatempo. Lei da persona intelligente di sicuro capirá la logica delle mie parole.
      Comunque grazie del consiglio.

  2. Povero animale ….
    Trovarsi di fronte una marea di umani , manco fosse un circo ….che ha fatto di male…
    Si parla male dei cacciatori e poi si usa un povero rapace per propaganda.
    Il tentativo di liberarlo a pochi metri dalla strada poi ….
    Per fortuna non è finito sotto le ruote di un auto ….
    Mi meraviglio della forestale e della dottoressa Cigliano, che hanno permesso questo teatrino .

    • Il fine giustifica i mezzi.
      Questo non é teatro ma bensí educazione per una futura generazione di persone che ameranno gli animali e faranno di sicuro meglio di noi.
      Brava Dottoressa Cigliano.

  3. il gheppio l’ho trovato io nel mio giardino,non nego che anch’io mi meraviglio di questo”teatrino” penso che era più opportuno liberarlo nella montagna,spero che stia bene e che svolazzi libero senza che qualche bracconiere lo uccida,perchè il gheppio attacca per DIFESA o per FAME e mai per SPORT come fate voi cacciatori

  4. Gentile Graziella, le diro’…in realta’ lei, cosi’ come Vittorio, ha evidenziato quella “insana teatralita'” che non da oggi crea dei seri interrogativi a chi, come me, cerca da sempre di dare un senso nonche’ un “ruolo” ai vari “commedianti”.
    In altre parole, viene da chiedersi: quale tipologia di dialogo giammai si potrebbe avere con gente che ad ogni occasione non fa altro che parlare di bracconaggio quando poi la propria sigla, a priori, sottolinea la salvaguardia di tutti gli animali? E soprattutto perche’ tutte queste foto “impettite” assieme alle forze dell’ordine dinanzi a dei banali quanto limitati “corpi di reati”…e poi, perche’ le scuole? Ma davvero si ha tanta arroganza di pensare di mettere dei bambini sulla retta strada “anzitempo”…magari ancor prima che dei genitori cacciatori possano loro inculcare malsane idee….ma allora davvero c’e’ ancora qualcuno convinto che l’arrs venandi sia uno sport…ma allora davvero c’e’ in giro gente convinta che noi cacciatori siamo dei veri assassini capaci solo di ammazare uccelli come mero trofei e fine a se stessi?
    Perdonate, con tutta l’ umilta’ dovuta, essere cacciatori oggi ancor piu’ di ieri e’, per chi ha la fortuna di esserlo, un privilegio, non di certo una disgrazia.

  5. Per Tony ….
    Il fine giustifica i mezzi ?
    Quale è il fine è quali sono i mezzi ?
    Sacrificare un rapace per indottrinare i bambini ?
    Lascia stare la Cigliano, che è l’unica persona seria della scena ambientalista isolana .
    Tra l’altro ha rifiutato le cure di un rapace trovato in località borbonica proprio ieri …,
    Adducendo la motivazione che un Vet privato non può prendere in cura un rapace ….
    Infatti è stato trasferito al frullone da un semplice cittadino ….
    Oggi invece ci troviamo davanti ad un gheppio liberato dopo le ” amorevoli ” cure ….
    Ma che forse c’è un po’ di walt Disney in questa storiella ?
    Accettiamo i rapaci che fanno notizia e rifiutiamo quelli anonimi ?
    Se il fine giustifica i mezzi ….
    Allora che siano mezzi legali , perché qualche violazione c’è ..
    È comunque se troviamo un rapace ” impaurito e incapace di volare ” senza apparenti lesioni e dopo poche ore decidiamo di liberarlo ( come da testo di raicaldo) in mezzo ad una folla schiamazzante di bambini … Lasciami dire che trattasi di una penosa forma di protagonismo gratuita , penalizzante per l’uccello in questione .
    Tra l’altro penso che una volta liberato nel fondo d’ olio… Sia rimasto lì in attesa di morire .
    Un uccello può avere tanti problemi , non solo pallini in corpo…
    Escludere ferite da arma da fuoco non significa che stia bene .
    Forse trattenerlo in osservazione dopo il mancato volo sarebbe stato meglio ….
    Probabilmente domani sarà cena per zoccole e gatti… Ma questo importa poco !!!
    I bambini l’hanno visto!! Le foto sul dispari ci sono !!!!
    Povero gheppio ….

  6. Tra l’altro di evince dal ” reportage ” Che il selvatico in questione non sia vittima di bracconieri ….
    Come non lo sono altri , vittime di fili della luce e di ingestione di veleni vari ….vedi topi avvelenati ….
    poveri topini , a proposito,…. Che fanno di male ?
    Hanno la sola sventura di nascere in un mondo che prima era il loro ed ora è degli umani …
    Che differenza c’è fra un topo ed un rapace ?
    Sono entrambi esseri viventi ! Sono animali !
    Se domattina chiami L’ enpa per denunciare il ritrovamento di un topino in trappola ti ridono in faccia ….
    Prova a portare un povero topino al veterinario….
    È una forma di razzismo , o no ?
    Io amo i topini , perché li uccidete?
    Che colpa hanno ?
    Stanno nelle fogne ? Noi abbiamo creato le fogne!!!
    Non i topini!
    In un mondo giusto il topino vale come un rapace ….e chi ama la natura non fa distinzioni razziali .
    Un coniglio , un topo , un rapace , un piecuro….
    Tutti uguali .
    Quindi tirate le somme e cercare di capire dove certa gente vuole arrivare ….
    Poi c’è il discorso legale ….a breve .

    • Hai pienamente ragione.
      Ma il fatto sta´che é stato bello e per i bambini almeno credere che si sia fatto qualcosa di giusto per un povero animale.
      Voi dite che é stato teatro? Allora come dceva il grande Eduardo.
      “Teatro significa vivere sul serio quello che gli altri nella vita recitano male”

  7. Analizziamo gli eventi …
    La signora Graziella rinviene un gheppio incapace di intendere e di volare .
    I supereroi enpa lo affidano alle cure di un veterinario
    Il veterinario rilascia il rapace perché giudicato di sana e robusta costituzione.
    La forestale insieme all’ enpa rilascia ( o meglio tenta)il volatile a due metri dalla strada a più alto tasso di mortalità umana dell’isola ( via m.Mazzella)
    Il rapace risulta incapace di volare , come da filmati vari ( tele Ischia in primis) , viene lanciato in aria , sbatte a terra , tenta una fuga di pedina e viene ricatturato .
    Giusto ?
    Oggi il teatro ha insegnato ai nostri figli che possiamo usare i rapaci per giocare a fare gli ambientalisti….per una bella foto su Facebook….
    Ora analizziamo l’evento da un punto di vista strettamente legale :
    La fauna protetta per legge ( mi correggeranno se erro ) non può essere affidata , se non temporaneamente, ad un istituto non autorizzato .
    Vanno prestati i primi soccorsi e poi inviata al centro autorizzato di competenza( ospedale veterinario frullone )
    In questa sede si provvede a diagnosi, piano terapeutico e prognosi.
    La reintroduzione verrà poi affidata a personale qualificato , in ambienti idonei …. Non per strada .
    Insomma ci sarebbero gli estremi del reato penale alla pari di un atto di bracconaggio o giù di li.
    Maltrattamento di animale protetto dalle severe leggi statali ed europee…. Di solito i signori delle belle parole dell’ente nazionale protezione animali si prodigano per la salvaguardia dei rapaci .
    Se poi ci mettiamo anche la presenza del corpo forestale , ci troviamo quantomeno dinanzi ad una nota di demerito provocata dalla troppa faciloneria.
    Ed i bambini sono vittime di questo teatro , tornano a casa dopo aver visto un adulto giocare con un esserino debole .
    Li portassero nei boschi a vedere la natura , a riconoscerne i suoni, gli odori …. Come hanno fatto i nostri nonni con i nostri padri e i nostri padri con noi ….
    Ci sarebbero da analizzare altri aspetti illegali legati alla attività animalista isolana , ma non ledono la dignità animale come in questo caso, quindi mi fermo qui .

  8. La prossima volta chiamate i geni della doppietta così insegneranno ai bambini come si impallina un animale indifeso o meglio ancora una specie protetta per il solo scopo del divertimento e/o passatempo,tradizione tramandata da nonni padri zii ecc ecc.

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