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sabato, Aprile 20, 2024

Li trattiamo male perché ci credono. Sandra Malatesta

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Ho appena letto di una bimba di 16 mesi morta da sola in casa, dopo che la madre aveva deciso di andare per sei giorni dal suo uomo (che non è il padre della bambina). Altre volte l’aveva lasciata sola per due o tre giorni. Lei interrogata ha mostrato freddezza. Ha detto che prima di uscire l’ha lavata, cambiata, le ha messo acqua e biberon pieni vicino. Ma non può essere. Non può essere.
Sedici mesi cammina, dice parole, si relaziona. Perché? Lei non l’amava e ha detto che si è ritrovata incinta di molti mesi senza che lo sospettasse. E io non posso pensare a quella bimba innocente. Avrà vagato per casa o l’ha lasciata in una culla dalla quale non poteva scendere? Solo la pazzia può in parte farci comprendere questa atrocità. Ho come l’impressione che i bambini stiano diventando un bersaglio per tanti e per tante cose. E c’è la guerra che spesso colpisce i piccoli, e chi si separa pensa di punire il coniuge e uccide i piccoli figli, e chi li picchia ferocemente, e chi pretende che facciano sempre quello che vogliono i grandi, e le malattie.

La nostra mente forse non ha più ben separati i cassetti dei sentimenti da quelli del non amore, del caos, dell’egoismo. Le cellule nervose che hanno quella bella forma a stella con tanti piccoli filamenti intorno e uno solo più lungo e grande (cilindrasse o assone), che porta il segnale incontrandosi in posti che si chiamano Sinapsi con un altro “assone”, staranno perdendo l’orientamento, deve essere così.
Ho visto poi un video dove si vedeva arrivare una macchina che si fermava, e dalla quale usciva un uomo. Quest’uomo ha aperto il portabagagli ed è balzato fuori un bel cagnone che lo ha seguito felice sicuro di fare una passeggiata. Invece l’uomo lo ha legato alla recinzione di un rifugio e senza guardarlo nemmeno è andato via. Il cane lo guardava ma non si dimenava. Due giorni al caldo fino a che è stato salvato da giovani volontari del rifugio. E io che ho amato gli studi sul cane fatti da Konrad Lorenz, e io che so quanto il loro cervello fatto a paratìe come quelle di un gommone, riesce a cancellare il male.
Ho un cane da 11 anni che mi ha fatta piangere mangiando i miei fiori, abbaiando forte e sempre, io che amo quegli occhi così belli e dolci, non sono riuscita a imprecare, ma ho pianto in silenzio provando un dolore non dolore che quasi mi faceva compagnia per spingermi a reagire. Quante volte mi sono arrabbiata con il mio cagnone, quanto volte l’ho sgridato forte, non gli ho dato retta mentre lui come un bambino, mi guardava dal basso all’alto sobbalzando quando dicevo: “Sei un cane cattivo”, ma mai ho pensato di fare quella cosa assurda. Lui non parla. Si fida di me se gli dico vieni, lui viene e poi? Lo lego mentre pensa che stiamo forse giocando e me ne vado?

Ma fa parte delle nostre vite, ma abita con noi, ma ci fa festa, ma ci ama ma lo amiamo. Bambini e animali trattati in modo assurdo solo perché “ci credono”. E tutti noi grandi e nel mio caso quasi vecchia, adesso dobbiamo cambiare rotta. Adesso è il momento di agire, di denunciare. Con tutta sincerità vi dico che io voglio bene agli animali, ma non riesco come tante persone ad essere troppo ossessiva e asfissiante verso di loro. Non saprei fare del male a nessuno, forse me lo lascerei fare, e il mio cane mi ama così tanto che mi fa sentire in colpa. Sta le ore seduto a guardarmi lavorare a maglia e io capisco che forse lui sa che mi è tanto caro. Amo la normalità in tutto e quello che ho visto e sentito oggi non è normalità, ma assurdità.
E tu che hai legato il tuo cane lasciando lì solo, devi passare notti in bianco sudato e accaldato. Non ti sei liberato di lui, lui se riesce a fuggire torna da te perché ti ama. E tu che per sei giorni hai lasciato quella bimba sola, ti sarai anche divertita con il tuo uomo, ma appena prenderai coscienza, dovrai sicuramente essere aiutata per anni, guidata, e solo allora forse potrai capire che una bambina deve essere amata e curata, nel frattempo lei non ti sorride, lei non circola per casa, lei non c’è e tu hai voluto così. Non avrei mai pensato che avere una vita più comoda rispetto agli anni bui del dopoguerra, avrebbe reso le nostre vite fragili al punto da chiudere i sentimenti quando non ci servono e aprire la pazzia quando pensiamo di riuscire a fare qualcosa che non potevamo fare per colpa di….

E mi spaventano questi improvvisi gesti folli spesso in persone normali e mi viene da pensare: “Potrebbe succedere anche a me? Con i raptus improvvisi non si scherza nessuno di noi è al sicuro, ma in questi due casi niente raptus, tutto pianificato con lucida freddezza che spaventa, perché è talmente perfetta e distaccata che ci fa pensare ai robot pianificati in laboratori e che non hanno anima”
Sandra

1 COMMENT

  1. Il contenuto dell’articolo suscita in ognuno di noi un interrogativo. Che cosa è capace di fare il nostro cervello ? Veramente si resta scioccati, silenti. Altro non riesco a darmi spiegazioni.
    pietro

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